Berlusconi, Letta, Renzi.. Ma, per fortuna, oltre Colico ci sono Provera, Crosio, Del Barba, Della Vedova, Del Tenno, Parolo
Nello sfacelo romano qualcuno si salva. Fra questi certamente i nostri parlamentari – ai quali associamo i nostri rappresentanti in Regione. Prima di svolgere tale assunto qualche considerazione sulla situazione politico-istituzionale.
Il centro-destra e la sua immagine a nebulosa, di quelle galassie a spirale che sembrano arrotolarsi su sé stesse, non è in grado di esprimere una linea politica convincente tale da canalizzare il consenso in forma non disarticolata. Aveva la possibilità Berlusconi quando si trovò con una maggioranza parlamentare mai stata così ampia. Ruppe con Fini. Scrivemmo allora: “vittoria tattica, sconfitta strategica” e così fu, ed oggi siamo all'epilogo di quella rottura. Da allora la storia del centro destra è una storia di divisioni, solo tamponata dall'esito elettorale ultimo, determinato però in larga misura dall'inopinata discesa in campo di Monti nella illusione, instillatagli da qualcuno interessato e da altri dilettanti della politica assurti a consiglieri del principe, di calamitare consensi al punto da poter guidare un esecutivo di centro-sinistra. Bersani e PD non hanno certo di che ringraziarlo per questa sua scelta che prima giurava non avrebbe mai fatto. La vicenda attuale è obiettivamente intricata e non già per il prossimo esito della vicenda giudiziaria del Cavaliere, che, comunque la si metta, deve fare i conti, pena o sostituti di pena, con l'interdizione dai pubblici uffici. Aleggia lo spettro dell'arresto, della traduzione in carcere che potrebbe esserci quantomeno in linea teorica e con il tentativo in corso della leadership politica di un settore importante dell'elettorato italiano come 'vaccino' risolutore. Ilo vero problema è che Berlusconi solo oggi è arrivato alle cinque della sera. Ha sempre sperato, illudendosi, che un intervento politico potesse rimediare ed evitare le conseguenze giudiziarie. A suo tempo scrivemmo una cosa fin ovvia se si sta lontano dal Palazzo e si guardano le cose in maniera disincantata e il più possibile obiettiva. All'indomani della sentenza della Cassazione scrivemmo che il cammino verso nuovi orizzonti istituzionali, foss'anco un assessorato di Pedesina o Menarola – per la verità nei mini-Comuni ci sarà solo il Sindaco per cui diciamo invece assessore ad Arcore – era chiuso. Preso atto di questo nessuno gli avrebbe impedito, anzi ne avrebbe avuto vantaggi, di svolgere attività politica con uno spazio notevole, perfino con spazi alla demagogia, alla leadership del centro-destra. Chiosavamo manifestando serissimi dubbi che il Cavaliere avrebbe seguito questa strada. E' quello che sta accadendo. E siccome le lancette, o il display, della sveglia procedono inesorabilmente verso il momento del trillo la stessa condizione psicologica diventa determinante nelle decisioni. Ad oggi la fisionomia del centro-destra, che gli analisti indicano avere nelle proprie file la maggioranza degli italiani, sol che questi decidessero di andare tutti a votare, assomiglia all'Italia dei secoli bui quando la penisola era disseminata di staterelli per giunta in competizione fra loro. Oggi il PdL in due tronconi. Altri due, al minimo, in Scelta Civica. Altri due sulla destra, sintetizzando e La Russa e Storace. A parte, con sua specificità ma certo non di sinistra, la Lega.
Tutti insieme avrebbero sicuramente la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Rischiano di finire in una serie di gruppi senza prospettive.
Parafrasando Vincenzo Monti Se Messenia piange, Sparta non ride, se il centro-destra piange il centro-sinistra non ride. Quel che è successo nelle settimane scorse è incredibile perchè significa che la dirigenza ha perso il polso e il controllo della periferia (che poi, viste le città e zone coinvolte, non è tanto periferia.
Solo pochi anni fa una cosa del genere non sarebbe stata neppure concepibile. Una lotta per il potere, e soprattutto quello locale ove il centro-sinistra la fa quasi da padrone governando ormai la maggior parte delle grandi città ma anche una serie di Enti locali. Il Renzi dell'80% secondo i sondaggi di mesi fa sta subendo un progressivo logorio in quello che sta diventando un arcipelago: Renzi, Letta ma ora in ascesa Cuperlo, Pittella e Civati, possibile sorpresa, con la vecchia guardia che non ha certo incrociato le braccia guardando, affranti, come gli sfilano il Partito, quello che viene da lontano, sotto gli occhi e che non ha l'intenzione di lasciarsi trasportare nelle fauci del rottamat. Qualcuno sostiene che le fibrillazioni sono fisiologiche quando un Partito va ad un Congresso ma dimentica il rischio della risonanza. Per tradurne il significato non nel gergo dei fisici ma in modo accessibile al laureato in archeologia come alla collaboratrice domestica o al posteggiatore abusivo, si cita il caso del ponte. Se un gruppo consistente di soldati sta marciando al passo arrivando al ponte il loro comandante ordina di non marciare più ma di camminare normalmente. Perchè? Perchè le oscillazioni si possono sommare e a un certo punto andare alle stelle costringendo il ponte a subire un carico pazzesco e quindi a finire in alveo. La risonanza politica non ha conseguenze fisiche, le ha politiche. Ogni riferimento a Grillo è puramente non casuale ma causale.
Dalla serie di errori stralciamone tre: Bersani, Berlusconi, Bindi.
- Bersani è entrato nel conclave ('c' minuscola) laico già papa ('p' minuscola). Dall'urna è uscito com'era entrato, anzi peggio. L'esperienza di Occhetto, ignorando che la storia è 'magistra vitae', non è servita a nulla. Dopo peggio di Bertoldo con due errori, al di là delle persone, nella scelta per le Presidenze di Senato e Camera.
– Berlusconi ha fatto coniare uno stereotipo: “la legge è uguale per tutti”. Verissimo ma non si può ignorare quello che ha detto, fra gli altri, un avversario ormai storico del Cavaliere ovvero Casini, che ha parlato di acclarato 'accanimento giudiziario' contro Berlusconi. Di una legge quindi, in questo, non uguale per tutti.
Il lettore può metterci sotto accusa, ma non la meritiamo proprio per avere scritto allora e spesso ripetuto quanto detto in precedenza circa la chiusura di percorsi istituzionali. Persino la più scaldata avversaria del Cavaliere, la Bindi, come altri ha ritenuto un errore la decisione della Giunta sulla decadenza. Non c'era una possibilità diversa ma c'era sul tavolo la richiesta del PdL di adire la Corte Costituzionale perchè si pronunciasse sull'applicabilità retroattiva della legge. Nostro parere è che difficilmente la Consulta avrebbe dato ragione al PdL ma in questo caso il discorso sarebbe stato inevitabilmente chiuso. Su un piatto d'argento è stato consegnato al PdL un messaggio che certamente verrà sfruttato “abbiamo paura che la Corte si pronunci...”. Errore grossolano che alimenta l'attuale campagna di Berlusconi che parla di 'omicidio politico' commesso da un alleato da considerarsi quindi ex-alleato. Con le conseguenze del caso: o crisi di governo o vita durissima per il Governo se crisi non ci sarà.
– Bindi. Termometro indicativo le dimissioni da Presidente del Partito. Ufficialmente per la scelta delle larghe intese. In realtà per quello ma anche per una contraddizione in termini oggi esplosa con la minacciata uscita dal partito, e conseguente riedizione della Margherita, di cui ha parlato chiaro Fioroni. Casus belli la scelta del Partito Socialista Europeo come naturale casa del PD, ma questo era stato categoricamente escluco all'atto della creazione del PD stesso. L'ala ex DC è in forte imbarazzo, in grave difficoltà anche perchè abbastanza confinata in un angolo paradossalmente nel momento in cui sono in auge due personaggi, Letta e Renzi, nati DC e formatisi politicamente nella DC!
“Il futuro è nel grembo di Giove ed agli umani non è dato sapere”.
Non ci è dato sapere come andrà a finire. Nulla ci vieta di formulare una ipotesi che oggi non è considerata perchè nell'immaginario collettivo contano i sondaggi nonostante il flop nelle ultime elezioni.
La gente era sfiduciata al punto di astenersi con percentuali svizzere.47 milioni, 11mila e 309 gli italiani chiamati a votare. Hanno preferito stare a casa 13 milioni 8mila e 785. Molti di più cioè rispetto ai voti conseguiti dai tre maggiori raggruppamenti: 10,047 milioni Bersani, 9,922 Berlusconi, 8,797 Grillo (Monti 3,591). La gravità della crisi è indicata da una percentuale: Bersani, maggioranza relativa, ha avuto il consenso del 21,37% del corpo elettorale, un italiano su circa 5!!!
Andando a elezioni oggi, con il centro-destra abbastanza spappolato, con il PD lacerato, con Scelta Civica vicino all'evanescenza la 'minaccia Grillo' acquista spessore anche senza andare oltre il quasi nove milioni di voti di febbraio e persino se dovesse andare indietro. Questo perchè l'agonia del sistema prosegue e i 13 milioni di scioperanti del voto rischiano di aumentare considerevolmente. E se vince?
DALLO SFACELO ROMANO A UN'ARIA BALSAMICA
Cascano le braccia nel vedere questa disgregazione democratica accentuata dalle difficoltà economiche che determinano una crescente sfiducia in un'Europa – altro che la Merkel! - di anonimi tecnocrati, lautamente pagati – che dettano il loro quinto evangelo agli Stati condizionando la vita di un intero continente alla mercè dei grandi Paesi emergenti che non hanno l'asfissiante ragnatela che avvolge l'intera Europa.
Desiderio d'aria pura, d'aria balsamica. E allora ...aria di Valtellina!
Lo facciamo con una specie di TAC politico-istituzionale ai nostri rappresentanti oltre Colico, a Bruxelles, Roma, Milano.
- L'on. Provera, parlamentare europeo e primo Vicepresidente della prima e più importante Commissione, quella degli Affari esteri, del Parlamento europeo, membro delle delegazioni per le relazioni con gli Stati Uniti e la Cina. Attività molto intensa anche per l'esperienza precedente di Presidente della Commissione Esteri del Senato, due volte eletto (!) all'unanimità.
Pubblichiamo in calce la nota sul suo viaggio, come capodelegazione, a Taiwan.
- Il sen. Crosio, VIII Commissione LL.PP. é frequentemente alla ribalta, anche in ragione di competenze, rappresentando le posizioni del suo Gruppo anche in aula. Su 1775 votazioni elettroniche è stato presente 1714 (e 5 volte era in missione).
Pubblichiamo in calce la nota sulla proposta in merito alla Protezione Civile nelle scuole votata all'unanimità.
- Il sen. Del Barba, segretario della Commissione Bilancio, é frequentemente alla ribalta, anche in ragione di competenze,, ma anche a livello politico, definito 'Renziano'. Su 1775 votazioni elettroniche è stato presente 1640 (e 51 volte era in missione).
Pubblichiamo in calce l'indirizzo di una intervista a lui fatta da Economia e Finanza:
- Il sen. Della Vedova, segretario della Giunta delle elezioni, é frequentemente alla ribalta, in particolare per essere il portavoce di Scelta Civica, oggi dei 'Montiani”. Su 1775 votazioni elettroniche è stato presente 1462 (mai in missione).
- In Regione Del Tenno è quotidianamente alla ribalta per il delicato incarico che ricopre, Assessore alle Infrestrutture e alla mobilità con esperienze locale (Assessore in Provincia) e nazionale (Deputato)
- In Regione Parolo è quotidianamente impegnato per il delicato incarico che ricopre, Sottosegretario per i Rapporti istituzionali, Attuazione del programma e Accordi di programma, Montagna, con esperienze locale (Sindaco e Assessore in Provincia) e nazionale (Deputato).
Contributi ricevuti: Provera a Taiwan, La proposta di Crosio, l'intervista a Del Barba
Provera capo delegazione del Parlamento europeo nella visita ufficiale a Taiwan:
“Volete sapere come sarà il vostro futuro? Andate a Taipei”
L’europarlamentare valtellinese Fiorello Provera, nelle vesti di primo vicepresidente della commissione Affari esteri, ha guidato una delegazione del Parlamento europeo, composta da parlamentari polacchi, greci e bulgari, nella visita ufficiale alla Repubblica della Cina, meglio nota come Taiwan. Su invito del ministro degli Esteri Eugene Chien, alla fine dello scorso mese di ottobre, la delegazione europea ha soggiornato per una settimana nella capitale Taipei visitando altre località dell’isola di Formosa, incontrando membri del governo, rappresentanti dei partiti politici e imprenditori locali.
Lo scopo del governo locale era quello di instaurare rapporti di collaborazione per favorire gli scambi commerciali con i Paesi dell’Unione europea, mentre i parlamentari europei hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino una delle realtà più importanti dell’economia mondiale, all’avanguardia nei settori ad alta tecnologia, con ventitré milioni di abitanti e un Pil pro capite che la colloca al diciottesimo posto nel mondo.
Provera ha incontrato il presidente Ma Ying-jeou e i ministri degli Esteri, dell’Economia del Commercio, esponenti del partito di governo e di quello all’opposizione, i rappresentanti dell’associazione degli industriali e autorità militari: ne è emerso un Paese dalle straordinarie potenzialità dal punto di vista economico ma anche molto civile che punta sulla formazione dei suoi giovani. Un’esperienza molto interessante per Provera che, in veste ufficiale, in questi anni a Bruxelles ha visitato moltissimi Paesi in tutto il mondo, tanto da fargli dire: “Volete sapere come sarà il vostro futuro? Andate a Taiwan perché lì è già arrivato”.
Accolta idea del sen. Crosio: “Anche i volontari della Protezione civile nelle scuole
Il coinvolgimento delle organizzazioni di Protezione civile sul territorio nei corsi di primo soccorso promossi nelle scuole primarie e secondarie di primo grado: è quanto ha chiesto e ottenuto il senatore valtellinese Nord Jonny Crosio con un emendamento trasformato in ordine del giorno e accolto dal Governo in sede di esame del decreto contenente misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca che attende la conversione in legge. Non solo il personale del servizio di emergenza territoriale 118, come nel testo originale del decreto, ma anche i volontari della Protezione civile per formare gli alunni fornendo loro le regole per i comportamenti da tenere nel primo soccorso ma anche per divulgare l’importanza della solidarietà, di coloro i quali mettono al servizio della comunità le loro competenze e le loro esperienze svolgendo un’opera meritoria che riveste una grande importanza.
“I volontari della Protezione civile, sia per le conoscenze e le esperienze che vantano, sia, soprattutto, per il buon esempio che sono in grado di fornire – sottolinea il senatore Crosio, già assessore provinciale alla Protezione civile – sono le persone più indicate per entrare in contatto con gli alunni. Formeranno ragazzi preparati nel primo soccorso ma anche sensibilizzati nei confronti della solidarietà umana, grazie alla quale una comunità cresce e si sviluppa. In particolare, in provincia di Sondrio possiamo contare su una rete coesa e organizzata, formata da persone preparate e motivate, la cui efficacia negli interventi è stata dimostrata sul campo. Entrando in contatto con i ragazzi i volontari potranno far conoscere il loro mondo e stimolarli, da grandi, a fare altrettanto”.Del Barba
Non possiamo pubblicare l'intervista perchè si tratta di pubblicazione riservata. Ne diamo l'indirizzo:
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/11/7/MANOVRA-P...