Consiglio dell'Unione Commercio Turismo: la crisi e i commercianti valtellinesi

Relazione del Presidente del Curto. Le iniziative in provincia. L'abusivismo. Si della Confcommercio alle nuove norme regionali

È sempre più FORTE, DETERMINATO E CONCRETO L’IMPEGNO DELL’UNIONE Cts a sostegno delle imprese associate, attraverso iniziative e progetti a favore degli operatori del commercio del turismo e dei servizi della nostra provincia.

«Il perdurare della crisi in atto – ha spiegato il presidente dell’Unione Marino Del Curto in occasione del Consiglio generale di lunedì 11 novembre – sta mettendo a dura prova la capacità di resistenza dell’intero tessuto economico e anche i nostri operatori soffrono, tanto che BEN IL 10% DELLE AZIENDE DICHIARA DI ESSERE IN DIFFICOLTÀ A PAGARE TASSE E CONTRIBUTI. L’Unione è al fianco delle imprese e non lascerà nulla di intentato per essere loro di aiuto fattivo e tangibile, sia con iniziative proprie sia partecipando a nuove proposte e progetti, in collaborazione con altre rappresentanze economico-istituzionali presenti sul territorio, a sostegno del Sistema Valtellina».

Ampia e sempre più diversificata è la gamma delle attività portate avanti dall’Unione nel corso del 2013: dall’iniziativa ‘antiburocrazia’ realizzata in collaborazione con Free Work Servizi, che ha visto la predisposizione dall’inizio dell’anno a oggi di circa 800 DOCUMENTI DI VALUTAZIONE RISCHI (procedure standardizzate), offerti gratuitamente alle imprese grazie alle importanti risorse economiche e umane messe a disposizione dell’Unione (con un impegno pari a ben 60mila euro) oltre a 128 servizi di pari valore assegnati a chi si era già munito del documento, a interventi mirati a vantaggio delle singole categorie, come le oltre 100 pratiche completamente gratuite a favore degli agenti e rappresentanti di commercio per il rinnovo dell’iscrizione in Camera di Commercio, solo per citare gli esempi più recenti.

FONDO FIDUCIA VALTELLINA, DISTRETTI DEL COMMERCIO, RETI IMPRESA, ENTRA IN VALTELLINA - La riunione del Consiglio generale ha consentito anche di affrontare un’analisi delle difficoltà finanziarie delle imprese del nostro territorio e, in particolare, di aggiornare i dati relativi al Fondo ‘Fiducia Valtellina’, a circa 13 mesi dalla sua introduzione. «Rinnovo il mio ringraziamento – ha dichiarato il presidente Del Curto – a Provincia di Sondrio, Camera di Commercio e Banche locali per il loro sostegno attraverso il Fondo ‘Fiducia Valtellina’ che, ad oggi, vede presentate ai nostri uffici 649 domande di finanziamento, di cui 598 già deliberate, per un controvalore complessivo di oltre 38 milioni di euro. Rimane a oggi disponibile ancora circa la metà dei contributi inizialmente stanziati da Provincia e Camera di Commercio, sufficienti a garantire il perfezionamento di almeno 40 milioni di euro di finanziamenti. Per un concreto sostegno alle nostre imprese, «l’Unione e Sofidi – ha sottolineato il presidente Del Curto - hanno altresì messo a disposizione un fondo di 500mila euro per andare ulteriormente incontro al bisogno di liquidità delle attività in maggiore difficoltà».

Altre iniziative che vedono l’impegno e il coinvolgimento diretti dell’Unione sono i DISTRETTI DEL COMMERCIO: sui progetti presentati a giugno e luglio (distretti Tirano, Valmalenco, Sondrio e Valchiavenna) sono stati recentemente concessi contributi per un totale di 300mila euro; le RETI DI IMPRESA, con particolare riferimento ai progetti ‘InSondrio’ e ‘Valtellina in tavola’, iniziative pilota per mettere in rete le imprese rispettivamente del commercio del capoluogo e della ristorazione valtellinese (filiera corta con i produttori locali), per le quali sono stati appena assegnati i finanziamenti regionali; il progetto ‘ENTRA IN VALTELLINA’, reso possibile grazie agli importanti contributi messi a disposizione dalla Regione Lombardia (circa 806mila euro per le 3 edizioni), dalla Camera di Commercio di Sondrio (465mila euro per le tre edizioni) e dalla Provincia (175mila euro per la prima edizione), e realizzato in collaborazione con la nostra Unione. Nelle tre edizioni del bando sono stati realizzati 54 corner Valtellina (ossia spazi dedicati alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici) in esercizi commerciali, bar e ristoranti presenti su tutto il territorio della provincia di Sondrio. Di essi 19 sono attivati nell’ultima edizione (2011).

IL TURISMO – Un settore decisamente strategico per la nostra realtà locale, su cui l’Unione sta puntando moltissimo - investendo non solo economicamente, ma anche in termini di idee, progettualità e risorse umane - è il turismo. «Cinque anni fa – ha spiegato il presidente Del Curto – ci siamo dati l’obiettivo di dotare il turismo della nostra Valle di un’unica regia, di questo ci siamo fatti carico ‘riappropriandoci’, per così dire, di un compito per sua natura nostro, che negli ultimi anni era invece andato in capo alla politica. Si tratta di un processo lungo, che vedrà un impegno sempre più crescente da parte della nostra organizzazione. In questo percorso si inserisce la recente nomina di Giovanna Muscetti, già presidente di Destinazione Valtellina (braccio pubblico), alla presidenza di Valtellina Turismo, il braccio privato del progetto di promo-commercializzazione della nostra offerta turistica».

A conclusione della riunione, in segno di vicinanza agli associati, in questo momento particolarmente difficile, il Consiglio generale, nell’approvare il bilancio preventivo 2014, ha altresì stabilito che per il quinto anno consecutivo le quote associative rimarranno invariate.

-------------  Legalità. Abusivismo

Del Curto: «Fondamentale il rispetto della legalità. Sì ai controlli, ma svolti in primis contro chi opera senza regole e alimenta la concorrenza sleale»

L’abusivismo e la contraffazione diffusi minacciano l’esistenza delle aziende in regola e minano le fondamenta dell’intero sistema economico

«Il RISPETTO DELLE REGOLE E DELLA LEGALITÀ è fondamentale e, con la crisi economica in atto, è divenuto una vera e propria NECESSITÀ, così come è indispensabile e urgente che I CONTROLLI VENGANO SVOLTI INNANZITUTTO CONTRO CHI OPERA SENZA REGOLE E ALIMENTA LA CONCORRENZA SLEALE. Ci risulta, anche da numerose segnalazioni di nostri associati, che accade invece il contrario, che ad essere controllate sono le ‘solite’ aziende in regola, mentre chi è fuori regola non viene sottoposto a verifiche, continuando così a sottrarre indisturbato quote di mercato a chi opera nella legalità e rischia di chiudere anche a causa delle mancate vendite e della conseguente riduzione dei ricavi provocate dal dilagare dell’abusivismo e della contraffazione».

È un fenomeno allarmante quello su cui ha richiamato con forza l’attenzione il presidente dell’Unione Cts Marino Del Curto, in occasione del Consiglio generale, riunitosi nel tardo pomeriggio di lunedì 11 novembre. «Una nostra recente indagine interna – ha spiegato Del Curto – conferma le DIFFICOLTÀ CRESCENTI delle imprese del commercio del turismo dei servizi della nostra provincia, messe a dura prova dall’ulteriore CROLLO DEI CONSUMI registrato nei primi dieci mesi del 2013, da una BUROCRAZIA, una PRESSIONE FISCALE e una serie di INCOMBENZE NORMATIVE sempre più bizantine, pressanti ed esose (vedi adeguamenti alle norme di sicurezza, formazione obbligatoria ecc.), per non parlare della nuova applicazione della TASSA RIFIUTI CHE PREFIGURA UNA VERA E PROPRIA STANGATA CON AUMENTI generalizzati e, nel caso specifico di alcune categorie di aziende (bar, ristoranti, dettaglio ortofrutta e fioristi), DEL TUTTO SPROPOSITATI. In una situazione come questa, è evidente che la CONCORRENZA SLEALE di chi non rispetta le regole rappresenta un vero e proprio COLPO DI GRAZIA».

«I recenti sequestri operati nella nostra provincia dalle forze dell’ordine e le ripetute situazioni di irregolarità riscontrate, per esempio, a carico di taluni ambulanti che non rispettano le norme e vendono prodotti contraffatti, di pubblici esercizi che effettuano intrattenimenti senza autorizzazione o di agriturismi gestiti di fatto come ristoranti, sono un’ulteriore conferma che – ha evidenziato Del Curto – abusivismo, contraffazione, mancanza di rispetto delle regole sono fenomeni purtroppo diffusi anche sul nostro territorio». Una realtà decisamente drammatica, che richiama in modo esplicito il quadro a tinte fosche delineato da Confcommercio nella Giornata di mobilitazione nazionale contro l’abusivismo e la contraffazione ‘LEGALITÀ, MI PIACE’.

Un’indagine condotta da Confcommercio evidenzia che: in Italia 7 esercizi su 100 sono abusivi, nei mercati del Mezzogiorno è abusiva 1 attività su 3, il giro d’affari del mercato abusivo ammonta a 8,8 miliardi di euro, il volume di vendite sottratto agli esercizi in regola è del 4,9%. A causa dell’abusivismo commerciale e della contraffazione commercianti, ristoratori e operatori dei servizi ogni anno si vedono sottrarre 17 miliardi e 200mila euro di fatturato.

Purtroppo, in tempi di difficoltà economiche, l’acquisto di prodotti illegali e/o contraffatti e di servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati è un fenomeno IN COSTANTE CRESCITA. Confcommercio evidenzia, infatti, che “un consumatore su 4 (il 25,6%) dichiara di aver acquistato nell’anno in corso almeno una volta un prodotto o un servizio illegale”, con punte che, stando sempre alle rilevazioni confederali, toccano i livelli più alti in settori quali abbigliamento, accessori, pelletteria, scarpe, occhiali, alimentari, cosmetici, farmaci, elettronica ed elettrodomestici. Per non parlare delle nuove frontiere dell’illegalità che ‘viaggiano’ online sempre più speditamente (per esempio, vendite non autorizzate di servizi turistici e di prodotti di ogni genere tramite internet ecc.). E sempre più frequente è la ricerca del cosiddetto ‘affare’: in cambio di quello che erroneamente viene considerato come un risparmio immediato mentre in realtà consiste nell’acquisto di un prodotto e/o un servizio intrinsecamente diversi rispetto a quelli forniti da chi è in regola, molti consumatori sono inclini ad acquistare prodotti che comportano reali e gravi RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA, e alimentano un meccanismo perverso, foriero di danni certi e irreversibili al tessuto economico-sociale. «Illegalità, abusivismo e contraffazione – ha concluso Del Curto – sono una piaga inaccettabile, che va combattuta e contrastata unendo le forze, nel nome dei tanti imprenditori onesti e rispettosi delle regole che rappresentano la parte sana dell’economia del nostro territorio e del nostro Paese».Una prima valutazione sulle nuove linee approvate dal Consiglio Regionale: per Confcommercio Lombardia: un buon testo per il commercio lombardo 

Milano, 12 novembre 2013. Una valutazione complessivamente positiva: la esprime Confcommercio Lombardia, dopo l’approvazione odierna da parte del Consiglio Regionale lombardo delle nuove linee per il commercio.

A caldo – rileva Confcommercio Lombardia – si può dire che è’ un buon testo. Le linee guida prendono atto dello stato di difficoltà del commercio lombardo. Si valorizza la funzione del commercio di vicinato attraverso i Distretti del commercio (supportati anche con risorse comunitarie e oneri di urbanizzazione) e si introducono criteri che consentono un maggior equilibrio nella rete distributiva. Bisogna naturalmente aspettare il varo delle modalità attuative da parte della Giunta Regionale.

Vi è inoltre attenzione – prosegue Confcommercio Lombardia – alla valutazione dell’impatto complessivo sul territorio di grandissime strutture di vendita e alla salvaguardia dei centri storici.