Vogliono il ricorso alla Corte Costituzionale le Autonomie lombarde

Consiglio delle Autonomie Lombarde pressochè unanime nel chiedere alla Regione che ricorra contro il commissariamento delle Province

E' compatto il fronte delle autonomie locali lombarde rispetto all'ipotesi di commissariamento delle Province prevista nella Legge di Stabilità 2014: il Consiglio delle Autonomie Lombarde (CAL) ha infatti deliberato all'unanimità, con l'unica astensione del Comune di Milano, di chiedere a Regione Lombardia di farsi promotrice del ricorso alla Corte Costituzionale contro il provvedimento, ritenuto di dubbia legittimità costituzionale.

“Una richiesta che accomuna tutti i Sindaci, i Presidenti di Provincia e i rappresentanti degli enti locali ed istituzioni lombarde, a prescindere dall'appartenenza politica – dichiara il Presidente dell'Unione Province Lombarde (UPL) e della Provincia di Sondrio Massimo Sertori – e questo è un segnale importante e di grande responsabilità. Ma soprattutto è un pesante campanello d'allarme contro la minaccia di un Governo centrale che sta tentando di annientare le autonomie locali e con esse la democrazia, con un commissariamento che priva i cittadini del diritto di eleggere i propri rappresentanti imponendo loro commissari di nomina governativa. Sono fiducioso sul fatto che Regione Lombardia prenderà in considerazione l'istanza del CAL”.

In particolare, nel documento approvato dal CAL si sottolinea come “la previsione del commissariamento delle Province nel nostro ordinamento sia ammessa solo in via eccezionale per sanzionare casi gravi di cattivo funzionamento degli enti, come nei casi di infiltrazioni della criminalità organizzata o per motivi di bilancio” e si ricorda come già "l'illegittimità costituzionale dei commissariamenti delle Province sia stata tra l'altro sollevata dal TAR Sardegna nel dicembre 2013".

“Senza contare poi, ed è questo il fatto più grave – sottolinea Sertori - che le disposizioni previste nella Legge di Stabilità ledono il diritto dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti nelle istituzioni provinciali, rappresentative delle loro comunità territoriali e previste come elementi costitutivi della Repubblica nell'articolo 114 della Costituzione. A questo punto vien da chiedersi: se oggi il Governo centrale può commissariare le Province ignorando la democrazia e scavalcando la Costituzione, non potrà forse fare lo stesso domani con gli atri enti territoriali costituzionalmente previsti?”.

 

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