Domani, 19, sciopero dei bus

CISL: non solo treno ma anche autobus!

Ancora non si intravede l’uscita dal tunnel per gli autoferrotranvieri (oltre 200 nella nostra provincia). Un tunnel rappresentato dallo stallo della trattativa sul contratto di lavoro fermo da 6 anni. Nessun aumento retributivo da 6 anni! Le associazioni datoriali, pur rappresentando una generica disponibilità, rimangono ferme in attesa di finanziamenti aggiuntivi di natura pubblica.

Il giorno 13 marzo u.s. il Governo, che da tempo si è posto quale mediatore per il buon fine della trattativa, ha convocato le parti ma la riunione si è conclusa con un nulla di fatto: in pratica la constatazione di indisponibilità al proseguo della trattativa da parte datoriale.
A fronte della rigidità dimostrata da ASSTRA, ANAV e AGENS (parti datoriali), FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI, congiuntamente ad altre sigle autonome, hanno confermato lo sciopero per il giorno 19 marzo p.v. per l’intera giornata.
Il trasporto pubblico locale è in una fase di sofferenza, non solo a livello nazionale ma anche nella nostra provincia. Infatti, da noi, nonostante una domanda di trasporto pubblico cresciuta negli ultimi anni, anche a causa della crisi che rende dispendioso l’utilizzo del mezzo privato, assistiamo a un offerta di trasporto rigidamente ferma, impostata per lo più sul trasporto degli studenti con scarsa fruibilità da parte di altri possibili viaggiatori, lavoratori che per questo utilizzano, loro malgrado, il mezzo privato.
Sullo sfondo c’è il disagio dei lavoratori del trasporto pubblico con il salario bloccato da oltre 6 anni e una non indifferente responsabilità unita all’aggravio di guidare il mezzo spesso in condizioni estreme. Si pensi, infatti, ai luoghi di transito innevati della nostra provincia che richiedono abilità di guida oltre che uso di attrezzature di non facile utilizzo (catene ecc..).  All’orizzonte c’è poi la nuova impostazione del trasporto pubblico, data dalla legge regionale Lombardia n. 6 del 2012, che prevede la suddivisione del territorio regionale in 5 bacini con istituzione in ciascuno di un’ Agenzia e che vede confluire la provincia di Sondrio in un’unica Agenzia assieme a Como, Lecco e Varese e che vedrà, a breve, una programmazione di bacino assieme all’espletamento delle procedure di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale che non esclude qualche timore circa la possibilità di decremento delle percorrenze chilometriche nella nostra provincia.
Al proposito la CISL ritiene utile procedere ad un confronto con i livelli istituzionali interessati (Provincia e Regione) per fare il punto sul nostro sistema di trasporto pubblico locale e, soprattutto, per individuare possibili ipotesi di rilancio, cosciente del fatto che non è sufficiente intervenire sul solo trasporto ferroviario (la CISL ha accolto con favore le innovazioni recentemente presentate dall’Assessore Del Tenno in tema di trasporto ferroviario delle persone) ma occorre integrare la linea ferroviaria con il trasporto su gomma per dare maggiore valenza a detta forma di trasporto in una provincia, quale la nostra, dove spesso la gente, suo malgrado, utilizza l’auto propria per mancanza di adeguata offerta alternativa di servizio di trasporto mediante autobus.
Dunque, urge una riflessione partendo dalla seguente considerazione: “non solo treno ma anche autobus”
Sondrio, 17 marzo 2014

                                                                                  p. FIT CISL Sondrio/ Referente Trasporti CISL Sondrio
                                                                                                             Michele Fedele

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