Europa: Sertori candidato

Una panoramica internazionale evidenzia il fallimento delle politiche dell'Occidente

Aggiungiamo all'articolo che segue quella che viene definita 'una indiscrezione' che ci hanno girato da Milano. Parrebbe infatti ormai definita la candidatura di Massimo Sertori, Presidente della Provincia in un pazzesco collegio 'monstre' che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per un totale di una quindicina di milioni di abitanti (ci sono 125 Paesi che ne hanno di meno!). Cinque anni fa il valtellinese Fiorello Provera, candidato della Lega, fu eletto con circa 27.000 preferenze. L'ora tarda non ci consente di sentire l'interessato, lo faremo successivamente.
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Il debito
Napolitano ha ricordato che dobbiamo ridurre il debito pubblico non perchè ce lo chiede l'Europa ma pensando ai nostri figli. Affermazione giusta come facemmo quando il debito pubblico, anni '80, superò per la prima volta quota 10.000 miliardi di lire, cifra che allora sembrava spaventosa. Tutto vero ma non abbiamo le mani libere perchè ogni provvedimento che si va a prendere deve avere l'OK dopo esami al microscopio. Il guaio poi è che ormai la democrazia è andata a farsi benedire. Non quella formale, quella reale visto e considerato che dipendiamo da terzi (agenzie di rating, private, quelle che sono state zitte mentre negli USA stava arrivando il finimondo), da funzionari che a Bruxelles concorrono per il Nobel della follia burocratica e addirittura da cosa dice la Costituzione tedesca.

Politica suicida
Il guaio è che stiamo diventando colonia, come Paese ma con una spirale che riguarda l'Europa. Come i polli di Renzo litighiamo con la Russia, invece di integrarci in una Europa più solida che regga il confronto con Cina e India, tenuti d'occhio Brasile e Sudafrica. Una politica estera d'altronde che è rispecchiata nella totale inefficienza della baronessa inglese, ministro degli esteri europea (alto rappresentante ecc ecc). Un chiaro esempio a tre anni dall'exploit dei 'bombaroli' Sarcozy e Cameron e dei loro aerei, i cui risultati vediamo oggi in tutto il loro drammatico splendore:

- Primavera araba: Il premier libico Abdullah Al Thani si è dimesso a Tripoli. Martedì scorso aveva ricevuto l'incarico di formare un nuovo governo. Successivamente però era stato oggetto di un assalto armato che lo ha convinto al ritiro. La fonte della notizia è l'agenzia Al Arabiya.
- Primavera araba: In Egitto alle imminenti elezioni presidenziali verranno accettati osservatori internazionali. Fratelli Musulmani fuori (come prima) e mano forte dell'esercito (come prima)
Primavera araba: In Tunisia, notizia di ieri, il governo ha fatto ricorso a "misure eccezionali" visto che rischiava di non pagare gli stipendi di aprile, dopo averci messo tre anni per approvare la nuova Costituzione del dopo-Ben Ali.

Qualcosa per la verità è cambiato, in peggio, per le nostre aziende che lavoravano là.

Mancava l'Ucraina
L'Ucraina è l'ulteriore cartina di tornasole. La Crimea, russa, donata da Kruscev nel 1954 nella logica dell'URSS, vuole tornare a casa. Votano. I SI arrivano al 97% il che vuol dire che anche i non russi sono d'accordo. Serietà politica vorrebbe che l'Occidente prendesse atto, magari negoziando perchè non arrivino altre secessioni. Dopo i tragici errori dell'Irak, del Nord Africa, della Siria, l'Occidente infila anche qui la strada sbagliata e “fermamente condanna”. E così, per tornare ad argomenti non solo astratti, avremo problemi per il metano, e se riusciranno ad evitarli quantomeno lo pagheremo di più (se si vuole approfondire si vada a questo indirizzo: http://www.galileonet.it/articles/534686dda5717a28c0000005

Migranti
E poi Lampedusa. Ci sono state proteste in Valle, da Sertori ma anche dai Sindaci interessati, per l'arrivo improvviso prima di 50 e poi di 40 migranti. Li stanno smistando in tutta Italia perchè arrivano a frotte e ce ne sono, ha detto il Ministro, 600mila in attesa di imbarco. Direzione Italia. Non in Francia e in Spagna dove quell'accoglienza tanto predicata in Italia là è avvenuta con sparatorie, e non a salve. A suo tempo Maroni aveva stipulato un accordo con Gheddafi e le traversate marine della morte si erano bloccate. Adesso si sono intensificate anche – si dice – dopo avere eliminato il reato 'di clandestinità. Inevitabilmente ne arriveranno in Valtellina altri dando loro alloggio, vitto e qualche soldo. Europa menefreghista. Dato che a Ventimiglia non c'è più il confine tradizionale carichiamo un po' di questi migranti su pullman portandoli uno davanti all'Eliseo, uno a Berlino, uno a Madrid e così via.

25 maggio
Il 26 maggio, giorno che viene dopo il 25, quando cioè ci daranno la scheda che una buona parte di noi voterà piegandola e quindi infilandola nell'urna leggendo le schede depositate il giorno prima e tirando le somme, si vedrà l'aria che tira nel nostro continente non nel concetto di Europa ma avverso l'attuazione concreta di una Europa lontanissima da quella che avevano ideato De Gasperi, Schuman e Adenauer. Dovendosi poi distinguere, cosa che non tutti fanno, fra “Europa” ed €uro con il pasticcio, subito, di inglesi con qualche parente del Nord, dove l'€uro non si sa cosa sia visto che continuano a usare sterline e il resto. Quale comunque sia il risultato una cosa è certa: é da escludersi che “qualcosa debba cambiare”. Infatti non basta. Bisogna dire, con comportamenti conseguenti, “parecchie cose devono cambiare”.

Lettura istruttiva
Abbiamo consultato la Gazzetta Ufficiale – Unione Europea, numero del 10 aprile (ne escono due ogni settimana), ossia 100 giorni dell'anno Domini 2014. In questo periodo ha pubblicato 19 “Direttive” e 133 “regolamenti”, e per le due Direttive e i 15 Regolamenti pubblicati su questo numero della Gazzetta Ufficiale ci sono volute 150 pagine. Se qualcuno vuole divertirsi' (eufemismo) provi a consultarla...

Intanto le liste
Siamo agli sgoccioli per le candidature. Girano voci ma meglio aspettare qualche ora per avere le liste ufficiali.
GdS
 

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