Provera: 5 anni in Europa spesi bene
Alla vigilia della conclusione del suo mandato di europarlamentare, iniziato poco meno di cinque anni fa dopo essere stato eletto nella lista della Lega Nord per la I Circoscrizione Italia Nord Occidentale, Fiorello Provera si è rivolto ai suoi convalligiani, ai 17.857 che gli hanno espresso la loro preferenza (su un totale complessivo di 27.708) e a tutti gli altri, alle persone che sono dietro ai numeri di cinque anni fa, quando stava per concludere il suo quinquennio alla guida della Provincia.
Politica
Un bilancio personale positivo il suo, “perché ho fatto tutto ciò che potevo fare”, nell’auspicio di aver soddisfatto le aspettative degli elettori. Provera ha iniziato da quanto aveva concordato con Umberto Bossi al momento della candidatura: sdoganare la Lega dall’ambito localistico, dare spazio agli interessi della montagna. Per raggiungere il primo obiettivo ha intessuto relazioni con importanti partiti quali il Pfo austriaco di Heinz-Christian Strache, il Front National francese di Marine Le Pen e l’israeliano Likud,.
Feld
Ha creato una fondazione, Feld (Fondazione europea per la Libertà e la Democrazia), quale luogo di discussione politica, di cui rimarrà presidente anche al termine del suo incarico di europarlamentare.
Montagna
Per difendere gli interessi della montagna e dei cento milioni di cittadini europei che la abitano e per varare una specifica politica per queste aree ha fondato l’Intergruppo Montagna e fatto approvare a larghissima maggioranza una risoluzione che ha portato per la prima volta nell’aula di Strasburgo la voce della montagna.
Esteri: energia e immigrazione
Da vicepresidente della commissione Affari esteri, una delle più strategiche del Parlamento europeo, si è impegnato per far comprendere la straordinaria importanza della politica estera che risulta fondamentale in due ambiti specifici: l’energia e l’immigrazione. Per la prima, per avere la garanzia di forniture stabili durante le crisi diplomatiche; per la seconda, per frenare un esodo che sta mettendo a dura prova il nostro Paese. Per entrambe è necessario avere relazioni buone e costruire alleanze.
Ragioni del NO
Interrogato sul motivo della sua mancata ricandidatura, ha risposto con schiettezza: “Non mi sono candidato perché in dissenso con alcune posizioni del segretario federale Matteo Salvini, in particolare sul ‘no euro’. Si può vivere in piedi o in ginocchio, io ho scelto di vivere in piedi”. Ha aggiunto che la prossima legislatura, con l’atteso arrivo di un 30% di euroscettici, rappresenta una straordinaria occasione per cambiare le istituzioni europee e per dare più potere ai popoli, dipenderà dagli eletti, oggi c’è troppa burocrazia e il Parlamento europeo non è in grado di tradurre la volontà dei popoli, concludendo: “Io sono per l’Europa dei popoli”.
Scheda
A lui la parola: “Nato a Vigevano e mi considero valtellinese d’adozione. Medico pediatra per professione e vocazione, sono entrato in politica con la Lega Nord nel 1990: da allora ho svolto ininterrottamente la mia attività acquisendo competenze ed esperienza in materia di politica internazionale. Sono stato due volte deputato e due volte senatore: ho fatto parte di organismi internazionali come l’Unione Europea Occidentale, il Consiglio d’Europa e l’Osce. Ho presieduto una commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e, dal 2001 al 2006, ho ricoperto la carica di presidente della Commissione affari esteri del Senato (aggiungiamo: eletto e poi rieletto sempre all'unanimità in una Commissione di cui facevano parte i 'bi', ex Presidenti del Consiglio, ex Ministri ecc. - ndr). Ho fondato la Copam, un’organizzazione di volontariato che opera nei Paesi in via di sviluppo, attraverso la quale ho promosso numerose iniziative umanitarie. Sono stato insignito di importanti onorificenze e di una laurea honoris causa dai governi di Romania, Albania e Somalia. Ho partecipato a missioni di monitoraggio di elezioni politiche in vari Paesi e ho guidato missioni ufficiali negli Stati Uniti, in Albania, Algeria, Argentina, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Colombia, Venezuela, Eritrea, India, Libia, Giappone, Romania, Russia, Slovenia e Ungheria. In Parlamento ho proposto numerosi progetti di legge in ambito sanitario (a favore del trapianto d’organi, a tutela dei disabili) e di politica estera (nuova legge per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Sono stato relatore al Senato della legge di ratifica del trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Nel 2004 sono stato eletto presidente della Provincia di Sondrio con il 70,1% dei voti. Al termine della mia esperienza amministrativa, nel 2009, mi sono candidato alle Elezioni Europee per la Lega Nord, nella circoscrizione Italia Nord Occidentale, ottenendo oltre 27 mila voti di preferenza. A Bruxelles sono stato nominato primo vicepresidente della Commissione affari esteri del Parlamento europeo e membro delle delegazioni per le relazioni con gli Stati Uniti e la Cina”.
Al di là delle posizionipartitiche, da valtellinesi possiamo essere soddisfatti di come siamo stati rappresentati, sia chi lo aveva votato chi aveva scelto diversamente.