Dare una mano ai giovani amministratori comunali, oggi tanti

Notevole infatti è stato il rinnovamento nelle recenti elezioni amministrative

L'iniziativa dell'ANCI
Iniziativa dell'ANCI con l’obiettivo di formare i giovani amministratori valorizzandone le potenzialità, mirando a far acquisire loro valori, obiettivi e strumenti idonei a governare al meglio il proprio territorio rivolta agli under 35 impegnati, o che intendono impegnarsi, nell’amministrazione delle città e dei Comuni italiani. Sono 30 i posti disponibili di cui 5 sono a disposizione di giovani laureati che hanno intenzione di assumere questi ruoli in futuro. Prova di selezione per i possessori dei requisiti il 12 e 13 giugno.
Il Corso di formazione specialistica in amministrazione comunale di 208 ore, preceduto da un corso di inserimento residenziale di 44 ore in occasione dell’Assemblea dell’Anci Piccoli Comuni ad Arona (No) dal 6 luglio.  Vari saranno i temi trattati: diritto amministrativo, economia industriale e economia aziendale, curati rispettivamente dall'Università degli studi di Torino, dall'Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e dalla Seconda Università degli studi di Napoli. Altri moduli saranno trattati dall’Anci sui temi dei diritti, dell’ICT, delle smart cities, della semplificazione e dematerializzazione amministrativa ecc.

Va tutto bene per carità ma su questa iniziativa non si possono non manifestare serie perplessità. Innanzitutto a fronte di alcune decine di migliaia di giovani nei Consigli Comunali si fa una iniziativa per 30. Inevitabilmente per 30 privilegiati rispetto a tanti loro colleghi. In secondo luogo i contenuti. Così come indicati sanno molto di accademico, tanto di teorico, poco di pratico. Meno università e più amministratori di lungo corso. Meno, per fare un esempio, economia industriale e economia aziendale, ma più nozioni di vita quotidiana partendo dal bilancio che nei Comuni è di competenza, quindi da seguire oggi settimanalmente o quasi per evitare di fare gli assestamenti a novembre, tenendo sott'occhio la gestione dei residui, facendo in definitiva una gestione non 'appaltata' agli uffici. La strada dovrebbe essere diversa se si vuole fornire un supporto a tanti giovani entrati nelle amministrazioni. Vediamola.

Iniziativa valtellinese
I Consigli Comunali sono pieni giovani gran parte dei quali inesperti. Un corso in parte con le presenze ma anche in streaming e partendo da una scelta di concretezza a nostro avviso potrebbe prevedere cinque incontri, il sabato onde consentire il massimo di partecipazione, a titolo di esempio così articolati

a) La 'macchina' comunale (Consiglio, Giunta, revisori dei conti ecc.)

b) Le competenze, di amministratori e uffici ma anche di area vasta

c) Bilancio (spiegato 'al popolo' nell'ottica degli amministratori non dei ragionieri)

d) Urbanistica (spiegata 'al popolo' nell'ottica degli amministratori non dei tecnici)
e) Servizi alla persona.

Essenziale in una iniziativa di questo genere la definizione di un Comitato 'scientifico' accuratamente scelto in funzione delle finalità e quindi con poca teoria e molta pratica. Al termine dei cinque incontri sollecito agli amministratori perchè presentino domande, osservazioni e simili onde in un pomeriggio conclusivo cercare di ottenere il massimo riscontro lasciando alle spalle l'inesperienza ovvia e naturale di chi si affaccia la prima volta sull'impegno amministrativo.

La SEV in pista
Ci diceva il Presidente che la SEV sta seguendo la stessa strada con una proposta di 7 incontri.
Ci pare di dover insistere comunque oltre che sulla preminenza della pratica anche sull'uso dello streaming con collegamenti telefonici, tipo l'iniziativa delle “miniconferenze del Vittoria” di qualche tempo fa, per andare incontro a quanti non sono a Sondrio e avrebbero difficoltà a partecipare direttamente.
GdS

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