Avevamo, abbiamo, tre senatori. Non ne avremo più

Accordo a Roma, da 315 senatori si scende a 100

L'accordo per il Senato è fatto e già si sa che nella nuova assemblea di Palazzo Madama saranno in 100, di cui 5 di nomina del Presidente della Repubblica, ma non più a vita bensì per 7 anni. Grosso modo un senatore ogni 600.000 abitanti tranne i soliti privilegiati visto che gli aostani ne manderanno a Roma uno pur avendo neanche 130.000 abitanti. Oggi la Valtellina, intendendo anche la Valchiavenna, ha tre rappresentanti e cioè, in ordine alfabetico, Crosio, Del Barba, Della Vedova. Già in passato, quando di solito se ne mandavano giù due, un DC e un PSI (salvo una volta in cui il PSI non ce l'ha fatta) era capitato di avere sei parlamentari. Al Senato uno per uno DC, PSI, PSDI; alla Camera un DC , un PSI, un PCI. E fu bene perchè si era nel periodo della calamità, durissimo da affrontare con forti opposizioni in quel di Roma, alla fine superate con il varo della Legge Valtellina che ebbe una notevole dotazione: 2400 miliardi di cui 1800 per noi e 600 per le zone alluvionate confinanti.

Quanto alla Camera è difficile ipotizzare un suo dimagrimento visto che i parlamentari guardando con preoccupazione quei 215 posti in meno, tanti sono quelli che vengono a mancare al Senato, non digerirebbero facilmente un giro di vite a Montecitorio. Non solo ma è già in sotterranea rivolta la struttura di Palazzo Madama, circa 800 dipendenti come abbiamo già tempo fa illustrato. Meglio non scontrarsi anche con quella della Camera...
Un deputato dovremmo riuscire a portarlo a casa. Non dimentichiamo poi che la provincia ha avuto due consiglieri regionali – poi l'elezione di Costanzo è stata revocata per un aspetto formale – solo per alchimie di statistica elettorale.

Qualche bel tomo quando si parla di queste cose., a parte le espressioni demagogiche, dice che non conta niente, averli o non averli i rappresentanti laggiù. Il mondo è bello perchè è vario. Noi siamo ancora di quelli che non credono all'elefante che vola ma che preferiscono, guarda un po', che in tutti i luoghi che contano ci sia uno dei nostri. Con tutto il rispetto per i lombardi, i genovesi piuttosto che i senesi o i napoletani o persino i sudtirolesi, meglio uno di loro a casa che non uno dei nostri. Il colore politico viene dopo.

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