Per la Presidenza della Provincia 9 (+2) candidabili. I nomi

A settembre votano per il simulacro della Provincia dopo lo scippo del voto effettuato a Roma ai danni dei cittadini

Ormai ci siamo quasi, considerato che il generale Ferragosto riduce all'osso il tempo di preparazione per le candidature alla Presidenza della Provincia e per il Consiglio Provinciale. Grandi elettori, ricordiamo, Sindaci e consiglieri comunali nonché i consiglieri provinciali uscenti. Un problema è stato sollevato su quella che dovrebbe essere una ulteriore precisazione  e riguarda gli assessori non esterni, ossia quelli che erano stati eletti consiglieri ed entrando nelle giunte hanno dovuto dimettersi dal Consiglio. Problema non da poco e possibile fonte di contenzioso. Grazie all'IVVV si può disporre di una rosa di candidabili (più due 'x', precisa l'Istituto) La rosa, si precisa, è stata formulata sulla base di cinque parametri e non comprende quelle che potrebbero essere le autocandidature.
Queste le prime risultanze in ordine alfabetico dei Comuni:
... per un errore di trascrizione era stato indicato il precedente Sindaco mentre è Fausto Giugni...  (Albosaggia), Giuseppe Occhi (Bormio), Luca Della Bitta (Chiavenna), Tiziano Maffezzini (Chiuro), Marco Negrini (Lanzada), Andrea Ruggeri (Morbegno), Giuseppe Grassi (Sondalo), Franco Spada (Tirano), Fernando Baruffi (Tresivio), Xx1 (z), Xx2 (w).
L'Istituto precisa che non ha da essere considerata esclusione la mancata candidatura del Sindaco di Sondrio Alcide Molteni ma l'incompatibilità di fatto fra i due incarich. L'Istituto precisa ulteriormente che la situazione è del tutto diversa rispetto alle Città Metropolitane, presiedute dal Sindaco del capoluogo, che sono costituite dai Comuni mentre la 'nuova' Provincia non ha questo tipo di rapporto e i suoi organi sono eletti, sia pure in elezione di secondo grado. Infine la rosa è stata composta unicamente esaminando la lista dei Sindaci e non sono state considerate eventuali situazioni di incompatibilità.
Non viene indicato il rapporto fra i 5 parametri citati e il risultato, come per conto di chi sia stato redatto il rapporto, per cui cerchiamo noi di svolgere qualche considerazione che può essere condivisa o meno.
Il primo dato è la presenza nella rosa dei Sindaci capoluoghi di mandamento. A parte il Sindaco di Tirano Spada, che viene dato sponsorizzato dal PD (se così non fosse lo si precisi e pubblicheremo) gli altri non hanno, ad oggi, avuto investiture ufficiali. Certo, in queste scelte deve pesare l'esperienza mentre sono tutti nuovi. Il Sindaco di Chiavenna ne ha ma di carattere locale. In un gradino in più sulla scala, considerati i vari aspetti, sembra di potere trovare il dr. Occhi, Sindaco di Bormio. Gli altri, senza stabilire una graduatoria basata in definitiva su dettagli, hanno carte in regola per un motivo o per l'altro.
L'ultima considerazione riguarda Sertori. L'Istituto ha precisato che il Presidente uscente non è stato preso in considerazione unicamente per aver dichiarato la sua indisponibilità (ed è un peccato).
GdS

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