Incidente aereo nell’ascolano: prosegue il lavoro del CNSAS

Sono ancora al lavoro – e l’impegno proseguirà anche nei prossimi giorni – i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, chiamati a intervenire sul luogo del crash aereo che ha coinvolto martedì pomeriggio due Tornado dell’Aeronautica Militare. Sono 70 i tecnici del CNSAS impegnati nelle operazioni di ricerca dei due piloti ancora dispersi. Fanno parte dei servizi regionali di Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Umbria.

Le squadre del Soccorso Alpino ieri hanno perlustrato ampie zone collinari dell’ascolano, in un perimetro di circa dieci chilometri quadri, identificato come area primaria di ricerca dall’Aeronautica Militare. Gli uomini del CNSAS hanno istallato un campo base operativo, per coordinare le operazioni delle squadre impegnate sul campo, nel comune di Venarotta (AP).

Il Soccorso Alpino, nel corso di una perlustrazione in un’area boschiva, ha rinvenuto ieri mattina un flight recorder – una “scatola nera” - di uno dei due Tornado precipitati. Tutti i resti dei due velivoli identificati nel corso delle ricerche dagli uomini del CNSAS – come concordato con l’Aeronautica Militare – vengono fotografati e georeferenziati (sono raccolte con precisione le esatte coordinate della posizione del reperto).

Oggi, venerdì 22 agosto, continueranno dalle prime ore della mattina le operazioni di ricerca, con l’ausilio degli elicotteri dell’Aeronautica, con cui il CNSAS ha in atto da molti anni un protocollo di intervento nei casi di incidente aereo, militare o civile.

In una delle immagini in allegato un sopralluogo aereo dei tecnici del CNSAS: in una delle foto un operatore del Soccorso Alpino appena recuperato dalle zone di ricerca interessante dall'incendio, ancora con tracce di fuliggine