Valmadre, questione chiusa? La posizione dell'AOVV. La nostra
Scriviamo rattristati, così come siamo usciti dall'ex Preventorio – a suo tempo nel quadro di una lotta strategica alla TBC, un gioiello grazie anche al dimenticato Podestà Gunnella – oggi più anonimamente 'Padiglione Est' dell'Ospedale di Sondrio.
C'era la conferenza stampa convocata all'improvviso in tarda mattinata. Motivazione: “Al centro dell'incontro vi saranno le comunicazioni dei vertici aziendali in merito alla vicenda delle dimissioni del Dott. Giuseppe Valmadre“.
Rattristati, sì, per coerenza con quello che abbiamo sempre sostenuto, in ogni sede, anche e comunque su tutti i giornali diretti e su quelli cui ho collaborato. A suo tempo l'abbiamo chiamato 'il modello inglese”. Gli inglesi, così come chiunque abbia nel suo DNA l'imperativo categorico di manifestare il complesso di superiorità, non piacciono ma il loro metodo merita attenzione e seguito.
Tutti sulle mura
Presto detto. A fronte di problemi seri per il Paese la Regina convoca Premier e Leader dell'opposizione. Dopo tre quarti d'ora escono e sono concordi. Sia il lungo sciopero dei minatori, sia il mandare la flotta a 20.000 km di distanza per riprendersi le isole rivendicate dall'Argentina, sia in altre rilevanti occasioni. Versione moderna del nostro ”Tutti sulle mura”. In provincia ne abbiamo per fortuna un buon elenco a partire dalla crisi Fossati del 1975, 2200 lavoratori coinvolti. Per contro quando taluni hanno trovato il modo di essere divisi in provincia, Mortirolo alle stelle per lo sport, ma come passo. Il buco sotto, il traforo, - con soldi disponibili! -, è rimasto una pia illusione.
Riguarda tutti
Rattristati in particolare perchè riguarda il settore più delicato, quello della sopravvivenza. Non entriamo, ovviamente, nel merito fermandoci ad una sintetica cronaca con un'aggiunta conclusiva ad uso dei lettori la maggior parte dei quali è iscritta da Madre Natura nel registro dei potenziali inquilini dei nostri ospedali. E facciamo le corna, chi scrive e chi legge.
La conferenza
La sala, pur capiente, vede anche qualcuno in piedi. Lo Stato Maggiore dell'AOVV al tavolo. Con il Direttore Generale dr.ssa Stasi i Direttori sanitario (Saporito), dei Presidi ospedalieri (Bertoletti), amministrativo (Fumagalli), il n. 1 della Medicina De Filippi. Stampa in prima fila e dietro tanti camici bianchi responsabili dei Dipartimenti compresi.
Aleggia la dichiarazione resa alla stampa della disponibilità del dr. Valmadre a ritirare le dimissioni e c'è attesa vista la convocazione-fulmine di questo incontro (alle 12.15 per le 15.30). Il D.G. (non si capisce perchè nell'uso corrente non si debba usare la dizione “La Direttrice” trattandosi di una donna) non ricorre a giri di parole ma entra subito nel vivo. “Devo tutelare 400 medici e 1200 infermieri” che stanno subendo gli effetti negativi dell'amplificazione mediatica di una vicenda che, sottolinea, riguarda un solo medico e le sue dimissioni. Anzi, al riguarda precisa che le dimissioni le aveva già date più volte lo scorso anno.
Media
Per quanto riguarda “l'amplificazione mediatica” il nostro giornale si è limitato a pubblicare unicamente i comunicati pervenuti con una sola nostra noticina a commento, redatta nello spirito di cui si diceva in apertura. E anche della massima che la saggezza popolare ha tramandato nei secoli ovvero che nella realtà non c'è solo il tutto bianco o il tutto nero ma infinite sfumature di grigio, da quello chiaro a quello scuro.
La contesa
Da queste considerazioni di carattere generale torniamo alla conferenza semplificando il linguaggio. Il dr. Valmadre, dice la D.G., si occupava del suo settore, di fatto in autonomia. La nuova organizzazione ha varato una “struttura semplice” a Sondalo e una “complessa a Sondrio. A questa quindi deve fare riferimento quella al Morelli. Digressione anche nella sostanza: non c'é “il” tumore ma “tanti” tumori per cui è necessario interloquire con questo o quell'esperto delle varie discipline. Non c'è qui “l'uomo solo al comando”. Non l'ha detto ma il concetto era invece quello della necessità del “gioco di squadra”, oltre al rispetto gerarchico. Chiaro nel passaggio in cui, dice sempre la D.G., il dr. Valmadre ha detto di poter ritirare le dimissioni – allora criticate per esser state rese note il forma pubblica e non in Azienda - pur di lavorare “in autonomia”.
Tornare indietro? No
No. Non è possibile. Queste le risposte della D.G. A stretto giro non di posta ma di conferenza stampa. Questa volta con l'aggiunta che ora il dr. Valmadre è sotto duplice esame, anche di soggetto indipendente esterno, per il suo operato nel quale l'AOVV ravviserebbe alcune 'criticità'. Alla ovvia domanda di saperne di più la risposta che le conclusioni saranno rese pubbliche con piena trasparenza.
Dr. Bertolini a Sondalo
Frattanto il Responsabile della struttura complessa di Sondrio dr. Bertolini, sospese dall'AOVV le sue ferie, sta lavorando a Sondalo ove in un anno i malati oncologici sono circa 1000 rispetto ai 4000 di Sondrio Tali resteranno senza spostamenti, verso il capoluogo, fra i due nosocomi. Assicurazione quindi per il Morelli e per la sua struttura per la cura dei tumori.
L'appello
Il responsabile del Dipartimento Medicina dr. De Filippi ha letto, e con toni accorati, un breve comunicato, una sorta di appello, sottoscritto da lui e dai “Direttori delle Strutture del Dipartimento di Medicina dell'AOVV” i quali “esausti delle ripercussioni negative della campagna mediatica inscenata a seguito delle dimissioni spontanee del Responsabile della Struttura semplice di Oncologia del Presidio di Sondalo, rivendicano di poter svolgere serenamente il proprio delicato lavoro.
Consapevoli che tale campagna ha creato un ingiustificato danno alla sensibilità dei pazienti oncologici e delle loro famiglie e all'immagine dell'Azienda Ospedaliera tutta, in sintonia con la Direzione Strategica si impegnano a garantire, così come peraltro fatto in questi giorni, gli attuali elevati standard di assistenza, intensità e qualità di cura prestata ai pazienti oncologici in carico ai Presidi aziendali.
La Direzione sanitaria
Il Direttore sanitario dr. Saporito, con un sereno intervento, ha ricordato i tentativi da lui effettuati per far collaborare i due responsabili della struttura complessa di Sondrio e quella semplice di Sondalo. E il dr. Valmadre, ha sottolineato, era stato proprio scelto dal dr. Bertolini. Quanto ai casi clinici “portati alla sua attenzione” stanno seguendo il loro iter di verifica e i risultati saranno resi noti.
Valmadre, questione chiusa?
E così questione chiusa? Salvo code di contenzioso e simili in termini “aziendali” la questione appare chiusa. Il pollice verso per motivazioni e per schieramento non lascia alcun spazio.
Le due questioni che restano
Restano però sul tavolo due questioni, di taglio diverso, che non comportano l'entrare in tematiche particolari come sono quelle agitate in questi giorni attinenti a professionalità specifiche e via dicendo.
Sono tre i soggetti di questa analisi:
l'AOVV,
i 16 Sindaci,
i cittadini “pro-Valmadre” che hanno firmato.
I FIRMATARI
E partiamo da questi. Obiettivamente impressionanti la raccolta delle firme, prima 2000 in due giorni su Facebook e poi quella cartacea con 10.000 in soli 3 – 4 giorni. Non è una cosa da sottovalutare per i risvolti di carattere psicologico, quelli quantomeno dei malati. Per quanto ci siano presenti i limiti di queste iniziative per la carica di emotività che comportano, quale ne sia l'argomento e quale l'Ente o il soggetto pubblico, un'attenzione e un rispetto normalmente sarebbero dovuti. Sennò, anche senza volerlo, si erige un muro o si consolida quello eventualmente esistente. Un esempio significativo. Letto su un giornale quanto dichiarato dalla Direttrice generale “Ho il dovere di tutelare e difendere 400 medici e 1200 infermieri” subito abbiamo sentito un commento. Nessun dubbio che sia quello il dovere della D.G. Ma non ci sono solo 400 medici e 1200 infermieri. In primis il dovere è di tutelare i malati. Ragionando noi a mente fredda e non coinvolti nella questione possiamo dire che quello dei malati è implicito. Ragionando in una situazione indubbiamente “calda” invece contano anche le virgole, conta il trovare occasioni di incontro. Non in questo caso vista la situazione e i suoi sviluppi. A titolo di esempio per stare alla sanità avrebbe potuto essere un atto distensivo far seguito alle 5-6000 firme recentemente raccolte sul problema della cardiologia al Morelli con un incontro alla pari. Comportamento nella sostanza assai diverso rispetto alle consuete forme di comunicazione, utilissime ma in qualche caso alla “ipse dixit” come su un certo tema, sempre a titolo di esempio, capitato non nel Burundi ma nel Comune capoluogo.
MALATI
Altro aspetto negativo che non si può non richiamare. Ci sono malati seguiti dal dr. Valmadre. Non c'è nessun dubbio che oggi anche con altri medici vengano seguiti e curati nel modo migliore. Se viene messa in discussione la professionalità di chi li curava si può però indurre in loro il dubbio di non essere stati seguiti al meglio come dovuto. E può nascere l'interrogativo perchè allora, se stanno così le cose, l'AOVV non sia intervenuta prima mettendoli in mano a medici affidabili.
Per quello che abbiamo sentito, a 360 gradi, come anche altri avranno riscontrato, doveroso riferire che entrambi, Bertolini e Valmadre, sono in grado di offrire garanzia di questa professionalità.
TASTO DOLENTE, I SINDACI
16 Sindaci, da Tirano a Livigno, sono intervenuti. Un pezzo importante della nostra provincia, in particolare nel comparto Sanità per la presenza del Morelli e, per non voler far finta di niente, con relativo dualismo con il presidio del capoluogo in sottofondo.
In una nota ufficiale di risposta dell'AOVV ai Sindaci, pubblicata con una nostra nota, veniva rivolto l'invito ai Sindaci di “farsi promotori di un clima di distensione” e soprattutto quello di “rispettare le scelte meditate e ponderate di questa Azienda”. Abbiamo già commentato questi due punti ma qui dobbiamo soffermarci su un aspetto che va ben oltre la vicenda contingente.
Nello stesso momento in cui si svolgeva la conferenza stampa si celebrava un altro atto sempre riguardante la Sanità, di ben altra importanza ed anche con posizioni di grande responsabilità da parte dei Gruppi politici: la Riforma.
E' l'occasione per dire che nel mentre le due Aziende, oggi AOVV e ASL, si fondono e che il territorio di competenza si allarga, un passo avanti deve essere fatto, istituzionalmente codificato o politicamente definito per quanto riguarda la Governance. In altri termini, affievolita la funzione e l'attività di Governo della Provincia con l'eliminazione della investitura popolare diretta, resta la necessità di rappresentanza delle popolazioni per confronti non episodici o discrezionali. AOVV da una parte e Sindaci dall'altra con un muro in mezzo? Politicamente, istituzionalmente, funzionalmente una sconfitta per tutti e di tutti.
Tornando a noi e alla vicenda contingente restano la soluzione interna dell'AOVV definita, la frustrazione di chi ha firmato pensando di ottenere un risultato peraltro difficile, e il fiasco dei Sindaci invitati a “rispettare le scelte meditate e ponderate di questa Azienda” e cioè di farsi gli affari loro.
Chiudiamo come avevamo cominciato.
All'inizio: Scriviamo rattristati.
Alla fine, qui: Abbiamo scritto, a ragion veduta, rattristati.
Nella foto: al centro la Direttrice Generale dr.ssa Stasi. Alla sua sinistra il Direttore Sanitario dr. Saporito e il n. 1 della Medicina De Filippi. Alla sua destra la Direttrice amministrativa dr.ssa Fumagalli e, non inquadrato, il Direttore dei Presidi dr. Beroletti