Crosio al Ministro: ma 'sti 50 mln per la 38 a Tirano ci sono o no?

Tangenziale di Tirano, dal senatore Crosio: «Il Governo deve dimostrare che i soldi ci sono. Le parole non bastano» «A parole i soldi ci sono, ma noi siamo montanari diffidenti e vogliamo vederli anche sulla carta: l’esclusione della tangenziale di Tirano dalle 25 opere prioritarie finanziate dalla Legge obiettivo ci preoccupa molto. Non siamo tranquilli, anche perché la promessa di Delrio di valutare con le Regioni le altre opere da inserire nel Def, peraltro non mantenuta, sa molto di presa in giro considerata la sottoscrizione di un accordo di programma con l’elenco di quelle strategiche». Così il senatore Jonny Crosio che, dopo aver lanciato l’allarme, nell’aprile scorso, non sentendosi rassicurato dal ministro Delrio che, ad oggi, non ha dato seguito ai buoni propositi di approfondire la questione con le singole Regioni per aggiungere all’elenco delle 25 le altre opere strategiche, ha presentato un’interrogazione. Al ministro chiede se il confronto con le Regioni c’è stato e se, soprattutto, nel nuovo elenco delle opere strategiche figura anche l’accessibilità alla Valtellina con la variante di Tirano e il finanziamento di 90 milioni di euro, come previsto dal contratto di programma dell’Anas per il 2015. «Questa volta non ci accontenteremo di parole perché la partita è vitale per la provincia di Sondrio, in particolare per Tirano - precisa il senatore Crosio -. Non ci faremo prendere in giro. Quello di Renzi è il primo governo a non ritenere prioritaria la viabilità della Valtellina: dal 2001 ad oggi, tutti gli esecutivi che si sono succeduti l’hanno confermata tra le opere della Legge obiettivo. Tutta Italia si è accorta dell’inserimento improvviso della tramvia di Firenze: l’ennesima prova di un presidente del Consiglio che continua a fare il sindaco e a foraggiare la sua città. Con la mia interrogazione chiedo una risposta chiara ed esaustiva ma non solo, voglio che il governo confermi gli impegni assunti senza venire prima a chiedere soldi al territorio che ha già dato, in maniera del tutto straordinaria. Che Renzi e, con lui, chi non difende gli interessi della valle che lo ha eletto, troppo impegnato a compiacere il suo segretario per pensare a noi, non pensino di fare giochetti: la nostra gente non li perdonerebbe».

 

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