Cambiano le cose nel delicato settore funerario
LOMBARDIA: REGOLAMENTO PER IL FUNERARIO
Il 27 ottobre 2004 il Consiglio regionale lombardo ha approvato
il Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali.
L'approvazione dell'atto - relatrice Antonella Maiolo (Fi) -
consente l'attuazione della legge regionale su “attività e
servizi necroscopici, funebri e cimiteriali” n. 22/04. Il testo
è stato predisposto da un gruppo di lavoro in cui erano presenti
tutte le componenti: imprese funebri, cremazionisti,
rappresentanti dei Comuni e della sanità. Le norme riguardano
l'organizzazione dei servizi cimiteriali “la cui gestione può
essere curata direttamente dal Comune o affidata a terzi”. Il
Regolamento contiene disposizioni riguardanti l'inumazione, la
tumulazione e la cremazione dei cadaveri. Stabilisce inoltre che
la dispersione delle ceneri potrà avvenire ”unicamente in aree a
ciò appositamente destinate all'interno dei cimiteri, in natura
o in aree private”. Il Regolamento disciplina poi le aree e
spazi di sepoltura destinati agli animali di affezione. Il
Regolamento entrerà in vigore 3 mesi dopo la pubblicazione sul
Bollettino Ufficiale della Regione e quindi presumibilmente a
febbraio 2005.
NUOVE DIMENSIONI E AGGREGAZIONI PER IL FUNERARIO
Entro il 31 dicembre 2006, per effetto dell'articolo 113 del
D.Lgs.vo 267/2000, i Comuni saranno chiamati ad una vera e
propria rivoluzione che rimetterà in discussione il loro livello
di presenza nella gestione di servizi nei quali storicamente
hanno operato in monopolio (cimiteri e crematori), e dovranno
scegliere se e come intervenire nell'attività funebre, in piena
concorrenza con il mondo imprenditoriale privato. Se combiniamo
gli effetti della legislazione sui servizi pubblici locali con
quella specifica dei servizi funerari contenuta nell'Ac 4144 -
che si prevede sia approvata entro il 2005 - vedremo come ci si
richiedano separazioni societarie tra attività in monopolio e
altre in concorrenza per settori contigui, o anche la
incompatibilità totale e quindi la separazione proprietaria tra
attività funebre e gestione di Servizi mortuari sanitari ed
obitori. La legislazione dei servizi pubblici locali prevede
anche la separazione obbligatoria tra proprietà delle
infrastrutture ed esercizio del servizio, lasciando la scelta se
la gestione manutentiva della infrastruttura debba andare da una
parte o dall'altra. Combinando queste due legislazioni, in parte
anticipate da alcune leggi regionali, si ha nell'immediato un
effetto “spezzatino” e nel medio lungo termine, se si vogliono
garantire efficienza ed efficacia, la necessità di una
aggregazione per segmenti omogenei, come ormai si sta
registrando i tanti altri comparti dei servizi pubblici locali.
Sarà questa la sfida del settore funerario dei prossimi anni!
Mauro D'Ascenzi (x)
(x) Presidente Federgasacqua /
Sefit
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