Riassetto Istituzionale, interviene il Presidente degli industriali
Il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Giovanni Maggi, interviene sul tema
È di questo periodo la notizia che l’ipotesi ventilata di un accorpamento della Prefettura
di Sondrio con quella di Bergamo sarebbe un rischio scongiurato, grazie ad un
orientamento diverso emerso rispetto al processo di riassetto istituzionale a livello
nazionale, con particolare riferimento alle Prefetture.
Non possiamo che esserne contenti e sperare che venga mantenuta questa linea perché
l’ipotesi di un accorpamento con Bergamo non era dal nostro punto di vista condivisibile,
soprattutto perché sembrava non tenere conto delle specificità geografiche dei due
territori e in primis, banalmente, delle montagne che separano le due province.
Se è vero che un processo di riassetto istituzionale nel Paese è necessario, questo non
può essere portato avanti senza dare il giusto peso alle caratteristiche dei singoli casi.
Una considerazione che ci porta a dire che non tutti gli Enti devono essere forzatamente
accorpati laddove ci sono validi motivi per mantenere un presidio in loco, come è per
Sondrio.
Non a caso la Prefettura di Sondrio è una delle più antiche d’Italia. Una Prefettura che
svolge un ruolo fondamentale e alla quale fa capo una provincia con caratteristiche
geografiche tali da rendere altamente auspicabile, sia per i cittadini sia per le imprese
che ad essa devono fare riferimento per svariate questioni, che resti una presenza sul
territorio.
La lontananza degli uffici prefettizi implicherebbe non solo un disagio per cittadini e
aziende ma, a nostro modo di vedere, rischierebbe anche di rendere meno fluida la
percezione delle dinamiche territoriali da parte della Prefettura stessa.
Sulla base delle notizie che si susseguono sembra ora che il progetto di riassetto che
riguarda le Prefetture verrà rivisto, rispetto alle ipotesi inizialmente formulate, e che
anche Sondrio possa mantenere la sua autonomia. È quello che auspichiamo.