Sondrio. Scorre il Burraco sui binari della solidarietà. In tanti hanno risposto
“Panem et circenses”. Un tempo gli imperatori in crisi di consenso elargivano al popolo briciole di pseudo prodigalità “dis-traendo” l’attenzione pubblica dai loro pubblici misfatti nell’arena spesso insanguinata. Oggi, invece, quel “panem et ludos” può garantire quella “concordia” coniugata dall’evangelio francescano, per dare sostentamento e sodale comprensione al popolo dimenticato di ogni angolo del mondo. Ed è così che anche un semplice torneo di Burraco, (sfuggito ormai di mano al più scafato psicologo) può diventare veicolo di generosa comprensione per mettere mano alla tasca per un bene comune. Perché salvare un altro, a volte è come salvare se stessi. E’ quanto accaduto al Grand Hotel Della Posta di Sondrio, assiepato da 104 agguerriti concorrenti che si sono ritrovati gioiosamente insieme in una sfida all’ultima “pinella”, all’insegna del “divertiamoci per aiutare”, il motto dell’Associazione “Giuliana Cerretti per l’Oncologia” a cui è stato devoluto l’intero incasso della serata di 2635 euro. Garibaldina e trascinante l’organizzazione de “I magnifici 4” (Valeria, Laura, Ludovica e Rino) che, dopo una lauta cena, hanno amministrato il gioco scandito da tempi e regole implacabili. Grande fermento e concentrazione nelle fasi più concitate del gioco, fino all’ultima “danese” che ha proclamato la coppia vincitrice. Ma tutti sono stati protagonisti della serata solidale anche attraverso una ricca lotteria con una lunga estrazione a premi. E molti sono stati baciati dalla dea bendata. E anche molto miope, visto che ha sostato in lungo e in largo in un tavolo in fondo alla sala dove ci si è quasi vergognati per l’assiduo andirivieni degli steward per la consegna dei premi. Tutto consumato in grande allegria. Sano divertimento condito dalla riflessione iniziale del dottor Alessandro Bertolini, Direttore SC Oncologia Medica dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) della Valtellina e Alto Lario. Il Presidio di Sondrio combatte la sua battaglia quotidiana contro gli oltre 600 casi all’anno che affollano il reparto. Tumori ai polmoni e alla mammella, soprattutto, su cui incidono pesantemente gli errati stili di vita. “C’è una prevenzione primaria che si combatte evitando fumo, alcol e ogni tipo di abuso alimentare, fuggendo la sedentarietà, e c’è poi una diagnosi precoce che ci permette di intervenire rapidamente alla prima insorgenza del male. Ora abbiamo in trattamento 115 pazienti e grazie all’associazione “Giuliana Cerretti” abbiamo acquistato una PAXMAN, una nuova macchina in grado di contenere la caduta dei capelli nelle pazienti soggette a chemioterapia. E ora eccoci pronti per il raddoppio con l’acquisto di un nuovo macchinario contro l’alopecia presente solo in 5 ospedali della Lombardia” ha spiegato il dottor Bertolini. La Paxman, che presenta innegabili effetti positivi sulle pazienti affette da tumore, (non è utilizzabile per i tumori ematologici e nei pazienti con metastasi cerebrali o in quelli sottoposti a radioterapia dell’encefalo) è nata in Inghilterra, grazie alla generosità di un proprietario di un’azienda di sistemi di refrigerazione per lo stoccaggio della birra, che ha vissuto la drammatica esperienza accanto alla propria moglie ammalata di cancro. L’associazione “Giuliana Cerretti” è scesa nuovamente in campo per l’acquisto di una seconda macchina “salvacapelli” (Dio solo sa quanto è importante la capigliatura per una donna) e, anche grazie ad un semplice torneo di Burraco la macchina della solidarietà è nuovamente in moto, perché donare fa bene al cuore e alla mente.
Nello Colombo