Ha cominciato bene il suo percorso il nuovo Arciprete Don Christian Bricola
(nella foto: La Collegiata . Il palco con le Autorità civili e religiose mentre parla il Prefetto)
“BENVENUTI”: SONDRIO ABBRACCIA AFFETTUOSAMENTE I NUOVI SACERDOTI. IL NUOVO ARCIPRETE DON CHRISTIAN: “CON TANTA SEMPLICITA’ ED UMILTA’ CHIEDIAMO AL SIGNORE IL DONO DELLO STUPORE.. DI SORPRENDERCI!”
a cura di Angelo De Michielli
Domenica 22 ottobre, nel primo pomeriggio, la città di Sondrio ha accolto affettuosamente, tra copiosi scrosci di pioggia e molti applausi, il nuovo arciprete don Christian Bricola e i nuovi sacerdoti, don Alessandro Di Pascale e don Valerio Livio.
Dopo l’incontro con i giovani degli oratori, di azione cattolica, degli scout, delle scuole, dei lavoratori, ecc., e successivamente la conoscenza con le autorità civili, militari e religiose, è seguito il saluto ufficiale del prefetto Giuseppe Mario Scalia, del sindaco di Sondrio Alcide Molteni e della Comunità pastorale con i coniugi Loretta e Riccardo Speziale che hanno donato ai preti un moschettone, una corda e la foto del pizzo Meriggio, come attrezzatura di cordata augurante un buon cammino.
DAL DISCORSO DEL VESCOVO DI COMO SUA ECCELLENZA OSCAR CANTONI: ..”Essi sono inviati a voi come pastori e in quanto tali si impegnano a rappresentare dal vivo l’immagine di Gesù, buon Pastore, mite umile nel cuore inviato dal Padre non per farsi servire dai fratelli ma dando loro la vita”..
Poi, all’interno della Collegiata, il vescovo di Como Sua Eccellenza Oscar Cantoni, dopo aver presieduto i riti della presa di possesso canonica della parrocchia da parte del nuovo arciprete don Christian, ha dato il benvenuto ai nuovi sacerdoti e ha ringraziato don Marco Zubiani, per la presenza significativa di sette anni come parroco a Sondrio.
Rivolgendosi alla comunità, che affollava la Collegiata come per le grandi feste, il vescovo ha voluto sottolineare che ..”La venuta a Sondrio dei nuovi sacerdoti non è da considerarsi come un semplice cambiamento di gestione o come un normale ricambio di personale dal momento che la Chiesa è una famiglia il cui clima dipende dal rapporto di responsabilità di ciascuno.” ..”Non si tratta quindi di individui capitati qui per caso ma di persone scelte, inviate dalla Chiesa diocesana e disposte a lasciarsi coinvolgere in un’avventura comune che aiuti questa comunità pastorale a sviluppare quello stile di famiglia che permette a tutti di sentirsi a casa. Un clima di famiglia dove nessuno è escluso, dove tutti sono accolti con misericordia, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo.
Ecco allora il buon pastore don Christian, don Alessandro e don Valerio!
Essi entrano umilmente in questa comunità parrocchiale, quasi in punta di piedi e forse anche con un po’ di preoccupazione come giusto che sia per l’avventura che essi cominciano ma con quel desiderio sincero, generoso e appassionato di un impegno comune di annunciare il Vangelo in questa comunità e sostenere il cammino di fede in questo popolo che è disposto ad accoglierli con benevolenza, fiducia e rispetto!
Essi sono inviati a voi come pastori e in quanto tali si impegnano a rappresentare dal vivo l’immagine di Gesù, buon Pastore, mite umile nel cuore inviato dal Padre non per farsi servire dai fratelli ma dando loro la vita”..
..”Nel tempo imparerete a conoscerli e nel susseguirsi dei giorni scoprirete le caratteristiche personali e così potrete condividere i vostri cammini affidando a loro con fiducia la gioia e le difficoltà della vita personale, familiare e comunitaria”..
Il vescovo di Como Sua Eccellenza Oscar Cantoni ha lasciato poi l’assemblea invitando il Parroco don Christian a prendere il posto alla sede della presidenza e si è congedato.
Il nuovo arciprete di Sondrio don Christian presiedendo la Messa solenne, concelebrata da molti preti (nativi della città, del vicariato, amici e compagni di studio dei tre nuovi arrivati) e animata magistralmente dalla corale Rusca, ha proclamato il Vangelo e ha rivolto la sua prima omelia ai sondriesi.
DALLA PRIMA OMELIA DEL NUOVO ARCIPRETE DI SONDRIO DON CHRISTIAN BRICOLA: ..”Con tanta semplicità ed umiltà chiediamo al Signore il dono dello stupore.. di sorprenderci”..
..”Quest’oggi vorrei chiedervi un po’ di pazienza perché voglio parlare a braccio e così vedervi tutti in faccia”..
..”La seconda pazienza che vi chiedo è di non parlare del Vangelo di oggi ma della ‘fede operosa’ della seconda lettura proposta dalla liturgia e tratta dalla lettera di San Paolo apostolo ai Tessalonicesi.. Uno pensa che la fede sia soltanto qualcosa di spirituale, quando in realtà ci fa agire e pensare in modo diverso, in ‘modo operoso’.. perché se uno vuole bene a Gesù non può fare altro che parlare di Lui, anche con le proprie azioni.. che ci costringono ad uscire dal nostro egoismo: a volte è faticoso amare la moglie o il marito, a volte è faticoso amare i figli o i genitori perché sono vecchi, malati e bisognosi di tante cure!..
Don Christian Bricola dopo aver richiamato il tema della “fatica della carità” e che ”fare la carità non è facile” ha aggiunto che un’altra fatica è quella di “costruire la comunione, per amarci gli uni e gli altri.. e per questo occorrono il dialogo, la fatica e tempi lunghi”.
..”San Paolo elogia fede, speranza e carità.. non deve mai mancare la speranza, il confidare nella potenza di Dio.. il bene vince sempre. Dobbiamo sempre rialzarci poiché il Risorto ha già vinto”..
Don Christian ha poi concluso l’omelia con ..” chiedo al Signore ‘il dono dello stupore’, chiedo al Signore che ogni giorno mi faccia incontrare qualcuno che mi testimoni la fede, la speranza e la carità, chiedo al Signore, per il tempo che dobbiamo vivere insieme, la fortuna di sorprenderci perché Gesù è vivo, perché Gesù è in mezzo a noi, Gesù è presente, dobbiamo solo guardarci intorno, guardare gli amici e i fratelli!
Con tanta semplicità ed umiltà chiediamo al Signore il ‘dono dello stupore’, di sorprenderci!”..