Squallore al Cimitero di Sondrio
Tempo fa, come poi recentemente da noi ripreso, alcune signore (vedove) avevano segnalato lo stato pietoso dello spiazzo in fondo al Cimitero di Sondrio, lato ENEL. Sono in molti che non passano per l'entrata principale ma per l'entrata da questa parte.
Ci sono le tombe, quelle recenti ma già tante e tutte uguali.
C'è l'accesso alla parte nuova.
Ci sono le cappelle gentilizie.
C'è l'urna cineraria.
Si aggiungono poi le tombe sui gradoni, almeno quelle lato ENEL.
Sono tanti, ribadiamo, che scelgono quella strada. Avevamo appreso con soddisfazione – assai maggiore ovviamente quella delle citate signore – che si stava intervenendo sostituendo le piante ammalorate con gli aceri e sistemando la zona. La volta buona, si pensava. Non è stato così per cui ci tocca, su richiesta di una delle tre citate, segnalare la cosa a Sindaco, assessore e Ufficio Tecnico corredando la presente con una foto, scattata alla vigilia “dei Morti”, che evidenza lo squallore di quello spiazzo per essere a fianco delle tombe, secondo accesso del camposanto. (Red).
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Non è il caso del 40ennale marciapiede di Via Bernina disastrato e diventato una specie di giullarata, a suo modo 'un caso', piccino, diminutivo connesso.
Sì, se piove ci si inzacchera mica male.
Ne sanno qualcosa i ragazzi che vanno a scuola scendendo dal bus in quella specie di stagno in cui finiscono anche le valige dei turisti scendendo dai pullman e i piedi di chi arriva col bus dalla Valmalenco. Ne sanno le mamme con carrozzina, e i portatori di handicap su quel mezzo mobile, che devono scendere in strada, come i pedoni. Esercizio ansiogeno - si provi! - quando passano quei TIR giganti che scendono anche loro dalla Valmalenco sfiorandole. In questo caso si tratta di priorità e visto che sono gli amministratori a decidere cosa si debba fare e non quelli coi piedi bagnati. In Via Bernina ha vinto il no
L'intervento di cui sopra è diverso. Lo ha sintetizzato bene l'ultima delle tre signore, col magone per quell'immagine che denota almeno trascuratezza , “fa morire due volte mio marito”.
Comprensibile lo sfogo. Ma non si può quantomeno e anche se non subito, prevedere un intervento, anche parziale, per trasformare lo squallore in decoro e rispetto per i Defunti? (GdS)