PROBLEMI DELLA PROVINCIA: AGOSTO ELETTROSMOG: LE ULTIME I CONTI DI SONDRIO E IN ITALIA
ELETTROSMOG
IL MINISTRO. L'estate ha portato molti in vacanza. Non ha rinunciato alle ferie neppure la nuova normativa relativa agli elettrodotti che era stata bloccata, nella fase finale del Governo Amato, per il dissidio intervenuto fra i Ministri della Sanità e dell'Ambiente in ordine ai limiti da porre ai valori del campo magnetico ammissibile, più possibilista il primo, più rigoroso il secondo.
La querelle si fermò con la nomina da parte del Ministro della Sanità Veronesi di una commissione di esperti cui fu dato il compito di risolverla, in funzione della tutela delle popolazioni interessate.
A fine luglio è stato annunciato che la Commissione era in vista del proprio traguardo.
Si attendono notizie, anche perché il nuovo Ministro dell'Ambiente, Matteoli, ha dichiarato che le sue decisioni le avrebbe prese solo dopo che tale Commissione avesse rassegnato le sue conclusioni.
L'ANCI. Avevamo dato notizia che del problema delle conseguenze negative dei previsti nuovi vincoli in corrispondenza degli elettrodotti ad alta tensione, pesanti in provincia ma non solo, qualcuno si stava interessando e precisamente i consiglieri nazionali dell'ANCI (l'Associazione dei Comuni italiani) Lorenzo Giana e dell'UNCEM (Unione Comuni Enti montani) Enrico Moratti, nonché il consigliere regionale Gian Maria Bordoni.
A fine luglio ha trattato il problema il Dipartimento Energia e Ambiente dell'ANCI, ritenendo fondata la nostra segnalazione e opportuno un documentato intervento sul Ministero.
I CONTI DI SONDRIO E IN ITALIA
Fra le statistiche apparse nelle ultime settimane, di ogni e qualsiasi genere, vale la pena di riprendere da "Il Sole - 24 Ore" quelle che indirettamente riguardano i nostri soldi, o almeno i soldi dei cittadini di Sondrio, per com vengono amministrati (e, tutto sommato, anche se non tutti coinvolti direttamente, l'argomento può essere di un qualche interesse anche per i valtellinesi non residenti nel capoluogo).
Si tratta di uno studio del Centro di ricerca e studi dell'Università di Castellana che ha passato in rassegna i capoluoghi italiani, escluso solo Lecce che non ha fornito i dati) per analizzare lo stato di salute dei rispettivi bilanci, attraverso l'esame dei conti consuntivi del 1998 perché è quello l'ultimo anno verificato dal Ministero dell'Interno.
17° POSTO PER SONDRIO. Soddisfacente diciassettesimo posto in graduatoria per Sondrio. Svetta Venezia, davanti ad Ascoli Piceno e Padova. Poi la prima lombarda, Bergamo. Le altre della nostra regione: sesto e settimo posto per Mantova e Brescia, Cremona è subito prima di noi, Lodi è subito dopo di noi, 20° posto per Lecco, 30° per Varese, 42° per Como, 51° per Pavia, 84° per Milano.
71° POSTO PER LEVA FINANZIARIA. Si tratta di quanto rimane delle entrate ordinarie al Comune, in miliardi, dopo aver pagato personale e mutui. A Sondrio rimangono 9,6 miliardi. In testa Roma con 916,2 miliardi, davanti a Venezia e Bologna. Tutte le lombarde sono ovviamente davanti a noi, tranne Milano che ha un saldo negativo di 196,1 miliardi.
35° POSTO PER L'AUTONOMIA FINANZIARIA. Si valuta la percentuale delle entrate proprie sul totale, Con il 67,08% Sondrio è al 35° posto. Svetta Padova con 80,92%, davanti a Ascoli Piceno e Mantova. Tutte le lombarde davanti a noi, tranne Pavia, 17 posti sotto con il 64,03%.
19° POSTO PER RIGIDITA' STRUTTURALE. Si tratta del rapporto fra quelle che chiameremo spese fisse vincolate e il totale delle entrate correnti. Ascoli Piceno con il 31,25% conquista la posizione migliore davanti a Aosta e Siracusa. Il 19° posto Sondrio lo conquista con il 37,31% avendo davanti le lombarde Mantova, Bergamo, Lodi, Brescia, e dietro tutte le altre.
8° POSTO PER LA PROPENSIONE ALL'INVESTIMENTO. Si tratta del totale degli investimenti rapportati alla popolazione. Milano svetta con £. 5654600 per milanese, seguito da Siena e Bolzano. Per ogni sondriesi il Comune investiva, sempre nel 1998, 1066500 £.. Con questo valore c'è l'ottavo posto con tutte le lombarde, salvo Milano, dietro.
BENE LA PROVINCIA, 31 COMUNI "VIRTUOSI"
E'stato diffuso dal Ministero dell'Economia il quadro dei Comuni italiani che hanno rispettato il Patto di stabilità 2000, che prevedeva un miglioramento della situazione economica degli Enti.
Senza entrare in dettagli, né tecnici sulla materia, né statistici, riferiamo due dati, il nostro e quello nazionale.
PROVINCIA: 31 Comuni su 78 hanno rispettato questo Patto.
ITALIA: 2146 Comuni hanno rispettato questo Patto.
Ne deduciamo che in provincia si è ottenuto un brillante risultato: 39,7% dei Comuni a fronte del 26,5% in Italia.
GdS - agosto 2001
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