Contributi esterni
Lettera aperta al Ministro della Salute - Pro tempore
On Francesco Storace
Ufficio di diretta collaborazione
Lungotevere Ripa 1 -
00153 ROMA
Oggetto: Richiesta di chiarimento
Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, insiste.
“Medici e farmacisti debbono far capire ai cittadini che
il farmaco generico - equivalente equivale alle
specialità griffate e consente di risparmiare risorse da
impiegare per la immissione di farmaci innovativi ad
alto costo”.
Facciamo finta che fin qui il ragionamento possa stare
in piedi.
Ma quando il medico convenzionato oltre al principio
attivo perde “tempo prezioso” a specificare la marca del
generico-equivalente che (secondo scienza e coscienza
... sua!) è più adatto al caso clinico, o peggio ancora
si “spreca” apponendo anche la scritta “farmaco non
sostituibile” allo stesso generico, mi assale un
terribile dubbio.
Avanzo qualche timida e sommessa ipotesi di risposta:
1. Esiste una reale e sostanziale differenza tra il
farmaco griffato ed i vari farmaci generici -
equivalenti con lo stesso principio attivo: se c’è lo si
dica chiaramente, per cortesia!
2. Le mie modeste basi culturali e scientifiche sono
inadeguate?
3. Posso mettere in dubbio le basi culturali e
scientifico del medico?
4. Sono ingenuo a ipotizzare che ci possa essere
qualcosa di torbido “dietro l’angolo”?
5. .......................
In caso Lei ritenga fasulle o inattendibili le ipotesi
prospettate nei primi quattro punti, La prego di porre
nella casella N° 5 il Suo illuminato ed illuminante
parere che senza discussione, ma non certo senza averlo
soppesato, terrò per buono.
Cordiali saluti
GdS 30 XI 2005 - www.gazzettadisondrio.it