Seconda Assise dei Consigli delle 11 Camere di Commercio della Lombardia
 Seconda 
 Assise dei Consigli delle 11 Camere di Commercio della 
 Lombardia
 organizzato da Unioncamere Lombardiaa Brescia.
 Quasi 300 amministratori delle 11 Camere di Commercio 
 lombarde riuniti a Brescia l’8 novembre per discutere di 
 competitività e sviluppo del sistema imprenditoriale 
 regionale di fronte alle sfide della crescita e della 
 globalizzazione.
 Il sistema delle Camere di Commercio lombarde punta a 
 rafforzare il suo ruolo di protagonista e promotore dello 
 sviluppo locale e di garante della trasparenza di mercato, 
 forte della presenza nei Consigli e nelle Giunte camerali di 
 quasi 300 rappresentanti di associazioni imprenditoriali di 
 tutti i settori economici, lavoratori e consumatori.
 L’Assise è un momento di confronto, informazione e 
 riflessione strategica per rafforzare l’identità comune, 
 sviluppare la consapevolezza del ruolo delle Camere e 
 verificare le possibili linee di azione ulteriori per 
 rispondere sempre di più alle esigenze e agli interessi 
 complessivi delle imprese e dei consumatori lombardi. Punto 
 nodale della giornata gli strumenti per stimolare la 
 competitività e il riposizionamento del sistema produttivo 
 lombardo alla luce dell’evoluzione del quadro economico 
 internazionale e la necessità di nuove forme di aggregazione 
 fra piccole e medie imprese per meglio rispondere alle 
 esigenze della concorrenza mondiale.
 Ad un anno dal primo appuntamento di Como ecco quindi il 
 secondo con l'apertura dei lavori di Francesco Bettoni, 
 Presidente Unioncamere Lombardia, seguita dai saluti 
 del Presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli e 
 del Vice Sindaco di Brescia Luigi Morgano.
 Sul tavolo due filoni di discussione. Il primo è il processo 
 di riforma istituzionale e il ruolo delle Camere di 
 Commercio, con la relazione di Giulio Sapelli, ordinario di 
 Storia Economica dell’Università degli Studi di Milano e un 
 intervento di Carlo Sangalli, Presidente di Unioncamere 
 Italiana. Al centro dell’analisi il ruolo delle Camere, 
 quali autonomie funzionali, nei rapporti con imprese, 
 istituzioni e territorio.
 Il secondo filone di discussione: la competitività 
 della Lombardia di fronte alle sfide del mercato globale, 
 con una relazione introduttiva di Alberto Quadrio Curzio, 
 Preside della Facoltà di Scienze Politiche e Ordinario di 
 Economia Politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore 
 di Milano, con l'analisi dei nodi del “sistema Lombardia” in 
 relazione in particolare a internazionalizzazione, 
 innovazione, ricerca, sviluppo del capitale umano, credito e 
 attrazione del territorio.
 Poi il dibattito coordinato da Massimo Mucchetti, 
 editorialista del Corriere della Sera, con Renzo Capra, Presidente e Amministratore delegato di 
 ASM Brescia, Andrea Granelli, Direttore dell’Istituto di 
 Economia dei media della Fondazione Rosselli e docente di 
 Sistemi e tecnologie della Comunicazione dell’Università La 
 Sapienza di Roma, Fabrizio Onida, ordinario di Economia 
 internazionale dell’Università Bocconi di Milano, Umberto 
 Paolucci, Presidente di Microsoft Italia, Lanfranco Senn, 
 Direttore del Certet Bocconi e docente di Economia regionale 
 dell’Università Bocconi di Milano, Emilio Zanetti, 
 Presidente di BPU Banca.
 Il Sistema Camerale lombardo è costituito da 11 Camere di 
 Commercio, 20 Aziende speciali, 26 sedi distaccate nei 
 territori provinciali, un Centro Estero ed Unioncamere 
 Lombardia. 
 Nei Consigli delle Camere di Commercio lombarde sono 
 presenti 292 amministratori in rappresentanza dei settori 
 dell’agricoltura (20), artigianato (56), commercio (44), 
 consumatori (11), cooperazione (11), credito e assicurazioni 
 (12), industria (71), organizzazioni sindacali (11), servizi 
 alle imprese (32), trasporti (12) e turismo (12). Gli 
 amministratori che siedono nelle Giunte Camerali sono 
 complessivamente 97. 
 Nel 2004 le 11 Camere lombarde hanno investito 64 milioni di 
 euro in iniziative di promozione allo sviluppo, circa il 33% 
 dei complessivi 193 milioni di spese correnti.
 Vittoria Castagna-Floriana 
 Caracciolo
GdS 10 XI www.gazzettadisondrio.it
