Corridoio 5, Torino-Lione, Val di Susa via obbligata. Come aveva fatto in altra vallata alpina l’Imperial Regno Asburgico in quel di Vienna per risolvere il problema. Imparare PS (grave colpa di PecoraRo Scanio)
 Guerra e demagogia
In Val di Susa guerra, di fatto, contro il corridoio 
 internazionale 5 e Torino-Lione in particolare (la proposta di 
 utilizzare la linea esistente è solo demagogica, anzi tale da 
 illudere i Valsusini).
 Al di là del merito, di ragioni e torti (ad esempio: per una 
 colossale opera di questo genere possibile che non si sia 
 arrivati all’acquisizione amichevole dei terreni senza dover 
 ricorrere agli espropri?), illuminante può essere il ricorso al 
 comportamento, in caso per certi versi similare, tenuto 
 dall’Amministrazione Asburgica in provincia di Sondrio.
Il caso della strada della Valmasino
 In tempi di grandi realizzazioni – la più grande il capolavoro 
 dell’ing. Donegani: la strada dello Stelvio realizzata in 5 
 anni! – l’efficiente Amministrazione austriaca decise di 
 realizzare la strada della Valmasino, valle laterale dell’Adda 
 in Valtellina che termina con lo splendido gruppo alpinistico 
 con pareti strapiombanti di granito del Badile-Cengalo, per 
 raggiungere abitati e acque termali.
 Il Comune di Ardenno inviò subito una supplica a Vienna 
 lamentando che la strada, così come progettata, avrebbe 
 compromesso i migliori terreni agricoli e chiedendo che essa 
 venisse costruita sul versante opposto della valle.
 L’arciduca rispose in un tempo incredibile: un mese (non c’erano 
 fax, e-mail e neppure il telegrafo). In buona sostanza: “Abbiamo 
 esaminato la Vs. proposta. Sul versante destro la strada dopo 2 
 km incontra una grossa difficoltà rappresentata da… Proseguendo, 
 in località … si trova questa situazione (tecnicamente 
 descritta) per cui non c’è nulla da fare”.
 L’Amministrazione non si ferma qui ma cerca autonomamente 
 un’altra soluzione: “Abbiamo dato incarico ai tecnici di 
 studiare una possibile alternativa in versante sinistro. Ma il 
 responso è stato negativo. Non è risultato infatti possibile in 
 quanto … (situazione (tecnicamente descritta)”.
 A questo punto la conclusione: “Non essendoci alternative la 
 strada, indispensabile, verrà fatta secondo il progetto 
 originario”:
 La sorpresa finale, indice della straordinaria efficienza - e 
 delle sue ragioni
 - dell’Amministrazione con la decisione dell’Arciduca: “L strada 
 dunque si fa ma siccome le ragioni del Comune sono state 
 ritenute valide esoneriamo per 30 anni i cittadini del Comune di 
 Ardenno dal pagamento delle tasse”.
Verifiche sì ma poi si proceda!
 Dal Presidente della Repubblica in giù quasi tutti hanno 
 sostenuto la necessità di procedere, salvo alcune forze 
 politiche che pure si proporrebbero anch’esse come forze di 
 governo alle prossime elezioni. Le opposizioni, non quelle 
 dell’ultimo momento come fu per la SS. 36 per il lotto di Colico 
 ritardato di 20 anni, vanno considerate verificando il 
 fondamento di serietà che le motivazioni hanno e, dove si 
 ravvisa e si concorda, stabilendo opportune compensazioni. E poi 
 si procede. In questo come in altri settori perché nella 
 situazione odierna non è possibile, esempio, che a Roma si 
 voglia l’eolico e poi, là dove c’è il vento, si faccia la guerra 
 alle eliche. 
GdS
 GdS 10 XII 2005 - www.gazzettadisondrio.it
