UN REGALO INDESIDERATO, PER LA VITA: I BAMBINI ESPOSTI A SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE PRIMA DELLA NASCITA
 Nel sangue delle *donne incinte e nei cordoni ombelicali* dei 
 loro 
 bambini sono presenti sostanze chimiche pericolose che 
 provengono da 
 oggetti che usiamo tutti i giorni. Attraverso il cordone 
 ombelicale 
 questi veleni raggiungono il feto che viene così, suo malgrado,
 contaminato. Alcuni di questi composti chimici causano problemi 
 nello 
 sviluppo fisico e mentale degli animali e possono essere 
 pericolosi 
 anche per l'uomo.
 E' quanto emerge da uno studio commissionato da WWF e 
 Greenpeace e per
 il quale sono stati esaminati otto gruppi di sostanze chimiche 
 in 
 campioni di sangue prelevati da 42 madri e 27 cordoni ombelicali 
 di 
 volontarie dell'University Hospital Groningen (Olanda). La 
 ricerca, 
 pubblicata oggi all'interno del rapporto /A present for 
 life 
 /(disponibile su www.greenpeace.it <http://www.greenpeace.it/> e
www.wwf.it <http://www.wwf.it/> ) contiene anche i commenti di 
 due 
 pediatri e di un tossicologo.
 I bambini si nutrono attraverso il cordone ombelicale e 
 sono esposti a 
 tutte quelle sostanze tossiche contenute in prodotti come le 
 plastiche 
 di vinile, i prodotti per la pulizia, profumi e oggetti 
 elettronici. *È 
 incredibile constatare che alcuni veleni sono presenti nel 
 nostro sangue 
 in ogni momento della nostra vita, addirittura nel momento in 
 cui si è 
 più vulnerabili, quando ancora non si è venuti alla luce.* I 
 governi 
 devono obbligare le industrie a sostituire questi contaminanti 
 con 
 sostanze più sicure sostiene Helen Perivier, responsabile 
 campagna 
 inquinamento di Greenpeace.
 Le sostanze chimiche in questione sono presenti in innumerevoli
 articoli, dai contenitori per il cibo agli oggetti di 
 elettronica, dai 
 pesticidi ai deodoranti al dentifricio. Sony, H&M, Nokia, Ikea e 
 altre 
 aziende si sono impegnate a eliminare dai propri prodotti le 
 sostanze 
 chimiche tossiche. Si va dai muschi artificiali impiegati nei 
 profumi a 
 composti a base di fluoro usati per impermeabilizzare i vestiti 
 e per le 
 superfici antiaderenti, come il teflon. Sono anche stati trovati
 ritardanti di fiamma, che si sospetta provochino problemi di 
 apprendimento e comportamentali negli animali e l'antibatterico 
 triclosan, che le leggi europee giudicano altamente velenoso per 
 gli 
 organismi acquatici. Circa il 50% dei campioni di sangue 
 contenevano 
 triclosan in una concentrazione che andava dai 0,5 a 5,0 
 nanogrammi per 
 grammo. Gli effetti di basse dosi di veleni chimici sullo 
 sviluppo dei 
 bambini rimangono ancora sconosciuti.
 È di vitale importanza eliminare qualsiasi appiglio che 
 consenta alle 
 industrie di continuare a usare sostanze chimiche 
 pericolosissime, 
 quando esistono alternative più sicure. Se, come sostengono le
 industrie, questi composti chimici sono veramente tenuti sotto
 controllo, come è possibile che siano presenti in bambini 
 non ancora 
 nati? afferma Karl Wagner, direttore della campagna DetoX 
 del WWF.
 La nuova normativa europea sulle sostanze chimiche, il REACH, 
 offre 
 all'Europa una grande opportunità di prendere le misure 
 necessarie per 
 proteggere le persone e l'ambiente dai composti chimici 
 velenosi e 
 responsabilizzare chi li produce.
 *Greenpeace e il WWF chiedono ai parlamentari europei di fare
 innanzitutto gli interessi della salute pubblica e 
 dell'ambiente, 
 facendo in modo che le sostanze pericolose vengano identificate,
 eliminate e obbligatoriamente sostituite con alternative più 
 sicure*.
Greenpeace
 GdS 10 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it
