Alex Bellini, il rematore solitaro, é giunto a Gibilterra e si inoltra nell'Oceano
 L'atleta estremo aprichese ha iniziato ieri il passaggio 
 attraverso lo Stretto di Gibilterra dopo 72 giorni di 
 "navigazione". 
 Partito dallo Scoglio dei Mille di Genova Quarto, ha superato il 
 Golfo del Leone, le insidie delle Baleari (dove naufragò lo 
 scorso anno) 
 e ieri ha iniziato la pericolosa navigazione tra lo Stretto, 
 seguito via radio dalle autorità militari. 
 Intanto sono più di 20.000 le persone che lo seguono via 
 internet sul suo sito www.alexbellini.it, leggendo ogni giorno 
 il diario di bordo del rematore solitario.
 Era partito da Genova il 18 settembre. Da quello scoglio di 
 Quarto che fu, prima di lui, di Garibaldi e dei mille. Alex 
 Bellini, dopo la prima esperienza del 2004, ha caparbiamente 
 lavorato ad un secondo tentativo del suo progetto. E oggi 
 l'impresa "Grafoplast Al-One 2005" è al primo straordinario step 
 del suo percorso. Alex Bellini ha raggiunto lo Stretto di 
 Gibilterra e lo sta attraversando in queste ore. Ha remato 
 ininterrottamente ieri per più di 10 ore per lasciarsi alle 
 spalle le coste spagnole e approdare vicino a quelle del 
 Marocco, tagliando così quella pericolosissima striscia di mare, 
 battuta ogni giorno da centinaia di navi e cargo mercantili. Ora 
 Alex Bellini (la sua posizione è visualizzata in pratica in 
 tempo reale sul suo sito www.alexbellini.it) ha superato Punta 
 Cires e punta dritto la prua della sua barca (7,5 metri per 800 
 kg di peso) verso Punta Malabata e Cabo Espartel. A quel punto 
 sarà nel pieno dell'Oceano Nord Atlantico e scatterà così 
 idealmente quella seconda e decisiva tappa del suo lungo viaggio 
 con obiettivo Fortaleza, in Brasile.
 Alex Bellini ha percorso in 71 giorni ben 1430 miglia, pari a 
 2648 km ad una velocità media di 20 miglia (37 km) al giorno. 
 L'allontanamento dalla partenza è pari a 823 miglia (1523 km) e 
 quindi ogni miglio/km di allontanamento è costato 1,74 miglia/km 
 di percorrenza effettiva per un allontanamento medio al giorno 
 pari a 11,6 miglia (21,5 km).
 Dopo una estenuante attesa per le condizioni propizie, di 
 correnti, venti e delle maree, è scattata ieri la delicata 
 "Operazione Gibilterra". Alex Bellini ha compiuto davvero 
 un'impresa nell'impresa e ora è in navigazione lungo le coste 
 marocchine. Il percorso restante, lungo la rotta prevista, è 
 lungo 3288 miglia (6089 km). Ad una pessimistica media in 
 Atlantico di 25 miglia al giorno (46 km) effettivi di 
 avvicinamento alla destinazione, Fortaleza è raggiungibile in 
 131 giorni. Ad una auspicabile velocità di 30 miglia al giorno, 
 Alex giungerebbe a destinazione in 109 giorni. Tutto lascia 
 pensare che in Atlantico la velocità sia nettamente superiore a 
 quella vissuta nel Mediterraneo. Esperienze di precedenti 
 rematori transoceanici indicano in 30 miglia al giorno una 
 velocità normale.
 Nelle immagini satellitari che alleghiamo si può apprezzare il 
 percorso fin qui realizzato, la traversata della Baia tra la 
 Rocca di Gibilterra ed Algeciras, l'immagine dello Stretto che 
 Bellini sta affrontando e l'immagine con la rotta del percorso 
 restante.
 Lo Stretto di Gibilterra rappresenta uno dei traguardi più 
 significativi dell'impresa di Alex. Nessuno lo aveva mai 
 traversato prima, a causa delle notevoli difficoltà e degli 
 imprevisti che riserva, come e più degli Oceani. L'impresa vera, 
 insomma, è proprio l'aver portato a termine la traversata da 
 Genova Quarto a Gibilterra, mai tentata prima da nessuno! 
 "Sono felice - scrive Bellini sul suo diario di bordo - ho 
 raggiunto questo primo traguardo alla faccia di chi rideva e 
 ironizzava. Proprio così: un montanaro dell'Aprica è riuscito a 
 remare per 72 giorni fino ad arrivare e oltrepassare lo Stretto 
 di Gibilterra. Ho sofferto e gioito. Le giornate non sono mai 
 state facili. A volta noiose, a volta dure. Ho battuto 
 nuovamente il Leone, superando quel maledetto Golfo e il suo 
 forte Mistral. Il destino mi ha riportato a Formentera, così 
 vicino al luogo dove sono naufragato lo scorso anno da mettermi 
 i brividi. Ho superato anche quello. Poi la lenta corsa verso 
 Gibilterra e la noia e lo stress di dover aspettare che le 
 condizioni meteo mi permettessero di iniziare ad uscire dal 
 Mediterraneo, sfruttando le maree. Un po' di giorni fa a Malaga 
 me la sono vista davvero brutta - scrive ancora Bellini - 
 sembravo uscito da una lavatrice! Sono riuscito a ripararmi 
 dietro a un molo di un piccolo porto turistico, ad un centinaio 
 di metri dalla spiaggia. E' stata una lunghissima escursione 
 all'inferno. Ho remato non so per quante ore. Dovevo impedire di 
 sfracellarmi ancora sulla spiaggia e il mare era sempre più 
 grande. Che notte. Tanto vicino alla catastrofe, come nella 
 notte di sabato 19 novembre, non credo di essermi mai trovato".
 Un mix di paradiso e inferno. Questo si percepisce dalle foto 
 inviate da Alex Bellini. Tramonti impossibili, delfini e 
 balenottere che accompagnano la sua barca e poi cavalloni 
 incredibili e raffiche di vento che sposterebbero un tir in 
 autostrada. 
 Alex Bellini è approdato a Gibilterra. Ha attraversato lo 
 stretto e sta per entrare nell'Oceano. L'impresa "Grafoplast 
 Alone 2005" prosegue con una iniezione di entusiasmo e forza 
 straordinarie per Alex Bellini e tutto il suo staff.
Marco Callai
 GdS 30 XI 2005 - www.gazzettadisondrio.it
