Nel Carnevale di Venezia, c’è Casanova
 Il Carnevale 
 già impazza in Italia e figuriamoci se quello di Venezia, 
 ricchissimo quest’anno di bellissime commistioni culturali con 
 la Cina, non diventerà un luogo del cuore, proprio per l’uscita 
 nei cinema(17 febbraio 2006) di quel Casanova di Lasse Hallstrom 
 che tanto ci ha fatto divertire e rilassarci durante Venezia 62.
 Di questo film, ne hanno detto di tutti i colori( si sa i 
 critici amano le storie difficili e pesanti e questa, invece, è 
 leggera come l’aria, frizzante, comica, amorosa, avventurosa, 
 pensosa, fresca come gli attori che la interpretano: tutti 
 giovani, belli, sani, ridenti…)
 E non è vero affatto che la Venezia che vi appare è simile a Las 
 Vegas (quando mai!) e che i vari monsignori sono simili a 
 marionette( il clima inquisitore che regnava allora e che faceva 
 strage anche delle cose più innocenti, era orribile), oppure che 
 la storia non ha nulla a che vedere con quella di Fellini (per 
 fortuna, altrimenti a cinema non ci andrà più nessuno).
 Il Film
 Felice erede dei suoi più celebri predecessori, il Casanova di 
 Lasse Hallström si muove tra i canali di una Venezia bella e 
 sognante, com’era una volta.
 Abbandonato dalla madre che fantastica di fare l'attrice, il 
 giovane Giacomo impara a convivere con quell'assenza che ha 
 lasciato dietro di sé una scia di cipria e di profumo. Un 
 profumo che, raggiunta l'età dell'amore, ritroverà nei letti di 
 infelici consorti. Ma letto dopo letto e canale dopo canale, 
 Casanova finirà per invaghirsi di Francesca, una giovane 
 femminista, decisa ad affrancare mogli e cortigiane dalla 
 prepotenza maschile. Liberatosi poi dal suo complesso edipico, 
 Giacomo, tra verità e bugie, travestimenti e rivelazioni la 
 innamorerà fino a sposarla.
 Il film diretto da Lasse Hallstrom, girato interamente nella 
 città sull'acqua con Heath Ledger e Sienna Miller, prodotto 
 dalla Disney, è una storia immaginaria che racconta alla maniera 
 delle 'Memorie' amori, equivoci, scambi di persona, promesse di 
 matrimonio, persecuzioni della Santa Inquisizione, scherzi da 
 commedia allegra. Il regista svedese, con il suo 'Casanova' ha 
 un merito ed un primato: ha dimostrato che si può girare la vita 
 del più celebre seduttore della terra senza mostrare un seno, un 
 sedere, senza far vedere nemmeno un centimetro di pelle umana, 
 maschile o femminile che sia.
Scheda tecnica
 Casanova
 Titolo originale: Casanova
 Nazione: USA
 Anno: 2005
 Genere: Commedia
 Durata:108’
 Regia: Lasse Hallstrom
 Sito ufficiale: casanova.movies.com
 Cast: Heath Ledger, Lauren Cohan, Charlie Cox, Natalie Dormer, 
 Stephen Greif, Jeremy Irons, Tommy Körberg, Sienna Miller
 Distribuzione: Buena Vista
 Data di uscita: Venezia 2005; nei cinema 17 febbraio 2006.
Trama:
 Casanova (Heath Ledger), in fuga dall'inquisizione incontra e si 
 innamora perdutamente di una fanciulla che è autrice di testi 
 eretici libertari, l'affascinante bellezza veneziana Francesca (Sienna 
 Miller). Per la prima volta in vita sua rifiutato da una donna, 
 mentre l'Inquisizione lo cerca per arrestarlo, Casanova, 
 attraverso una serie di abili travestimenti e astuti inganni, 
 tenta di avvicinare Francesca e tra mille divertenti avventure, 
 alla fine riesce a sposarla.
Il regista Lasse Hallstrom
 Nato in Svezia nel '46 , dove inizia la carriera di regista 
 lavorando per la tv nazionale. Ha diretto molti video musicali 
 in particolare per il celebre gruppo svedese ABBA, di cui ha 
 girato e montato il film nel 1977.
 Dopo aver curato la regia di alcuni film svedesi come "Father to 
 Be", "The Roosters" e "Happy We", Hallström trova il successo 
 con "La mia Vita a Quattro Zampe", la storia di un bambino 
 mandato in un paesino di campagna abitato dagli strani 
 personaggi tipici dei film di Hallström, che gli vale la 
 nomination all'Oscar e lo mette in luce negli Stati Uniti.
 Dirige altri due film in Svezia e poi inizia a lavorare 
 oltreoceano con "Ancora una Volta", "Buon Compleanno Mr. Grape" 
 (nomination per Leonardo Di Caprio) e "Qualcosa di cui Sparlare" 
 fino ad arrivare a "Le Regole della Casa del Sidro" e la 
 candidatura a sette premi Oscar.
 Hallström, che continua comunque a dividere i suoi impegni tra 
 Stati Uniti e Svezia, ha sposato nel 1994 l'attrice Lena Olin.
 I suoi film più noti sono:
 (2005) Il vento del perdono
 (2005) Casanova
 (2001) The shipping news
 (2000) Chocolat
 (1999) Le Regole della Casa del Sidro
 (1996) The Golden Hour
 (1995) Qualcosa di cui... Sparlare
 (1995) Lumière and Company
 (1993) Buon Compleanno Mr. Grape( toccante e disperante storia 
 in cui eccelle un Di Caprio giovanissimo e, secondo noi, al 
 meglio del suo genio)…..
DOMANDE & RISPOSTE
 - Signor regista, perché ha girato il film Casanova, visto che 
 ve ne sono altri in giro ed anche pregevoli? 
 Ho voluto girare questo film per alcune ragioni: mi piace 
 l’atmosfera di Venezia; gli sceneggiatori hanno scritto la 
 storia di questo uomo tanto amato dalle donne con una tale 
 creatività che non ho saputo dire di no. E da ciò si deduce che 
 non sono stato ispirato da Fellini. 
 Ha scelto il cast per la loro vis comica? Vi siete divertiti 
 girando questo film?
 I buoni attori hanno inevitabilmente una certa tempistica 
 comica, e Venezia è stata di grande ispirazione per il cast. E' 
 stato anche divertente realizzare il film qui, è stato come 
 girare in un museo. Bellissimi luoghi, bellissima arte, tutto 
 meraviglioso.
 - Come mai ha preferito un attore australiano per una parte di 
 latin lover?
 Heath Ledger è un grande attore, coinvolto nella storia e 
 impegnato. Abbiamo riscritto insieme la sceneggiatura durante la 
 lavorazione del film. Primo o poi anche lui girerà un film. 
 Perché sa bene come si fa.
 Poi sa valutare molto l'amore e l’apprezza di sicuro.
 - Avete avuto difficoltà a girare il film a Venezia e gli 
 abitanti vi sono stati d'aiuto?
 E' stato il periodo migliore della mia vita. Il modo più 
 opportuno per conoscere un posto è lavorarci. È andato tutto 
 bene, c'è stato permesso di girare in posti dove nessuno aveva 
 mai osato. Come, per esempio, per il Carnevale a Venezia.
Due parole su di un seduttore speciale: GIACOMO CASANOVA
 Giovanni Giacomo Casanova, detto in seguito Gian Giacomo, 
 Giacomo e più semplicemente Casanova, nasce veneziano il 2 
 aprile del 1725, come risulta dal suo atto di battesimo redatto 
 il 5 dello stesso mese, e perché la madre, Zanetta Farusso, è di 
 Burano, tanto che è chiamata la Buranella, ma di padre parmense. 
 In realtà è un veneziano doc., poiché è figlio illegittimo del 
 patrizio Michele Grimani. La sua nascita illegittima è certa, 
 indicata dallo stesso Casanova nell’ operetta Né amori, né 
 donne, e dal fatto che un fratello del padre naturale, l'abate 
 Alvise, fu suo tutore durante la minore età e dopo la morte del 
 padre putativo.
 A quattordici anni riceve gli ordini come "abatino", più tardi 
 entra nell'Università di Padova dove raggiunge giovanissimo, a 
 sedici anni secondo la sua autobiografia, il titolo di dottore 
 in diritto civile e canonico. Ricevuta la tonsura nel 1739, 
 cerca una sistemazione prima in Calabria e poi a Roma. Nel 1745 
 è di nuovo a Venezia, protetto dal senatore Matteo Giovanni 
 Bragadin. E da questo momento non si sente più parlare di 
 Casanova come religioso.
 Se ha sentito il fascino della carriera religiosa, è certo che 
 il suo carattere appassionato e volubile gli ha impedito di 
 adattarsi a qualsiasi disciplina. Voleva conoscere, 
 sperimentare, ma sempre questo aspetto lo portava a restare 
 fatalmente in superficie, ad accavallare troppi interessi per 
 diventare veramente competente in qualcosa. Secondo alcuni 
 studiosi, pur non essendo più religioso, Casanova fu agente 
 segreto della Compagnia di Gesù. Ma non ci sono conferme. 
 Qualche dubbio si nutre anche sull'affermazione, fatta dal 
 Casanova nelle sue memorie, di essere stato soldato e di avere 
 soggiornato a Corfù come militare e di essere andato a 
 Costantinopoli nel 1745. Bugie integrali? 
 Lascia Venezia nel 1750 e gira per l'Europa, visita la Francia e 
 a Lione si iscrive alla massoneria, torna a Venezia e nel 1755 
 viene imprigionato nei Piombi, il carcere veneziano, 
 dall'Inquisizione con l'accusa di appartenenza a questa setta, 
 magia, libertinaggio e vilipendio alle istituzioni.
 Dopo quindici mesi di segregazione, la notte tra il 31 ottobre e 
 il 1° novembre del 1756 fugge dai Piombi in modo rocambolesco e 
 si rifugia a Parigi. A trentun anni, Casanova riprende a 
 viaggiare. Un po' per piacere personale, un po' perché spesso 
 viene messo al bando. Ottiene molti favori presso i nobili, ma 
 se li fa anche nemici, gioca, si occupa di finanze per i governi 
 presso i quali trova momentaneo asilo, fonda imprese 
 commerciali, giornali, introduce il gioco del lotto in Francia, 
 ci prova in Inghilterra, scrive e pubblica numerose opere. È 
 cittadino del mondo, ha salvacondotti di tutte le nazionalità, è 
 fortunato, ma non ha pace. Tira troppo la corda? 
 Nel 1767 è espulso dalla Francia, nel 1769 finisce in carcere a 
 Barcellona e riallaccia contatti con il governo veneto. Nel 1772 
 torna nella città natale, diventa confidente dell'Inquisizione, 
 ma nel 1782 riprende la via dell'esilio. La colpa è del libello 
 Né amori, né donne, nel quale fa imprudenti rivelazioni sulla 
 società veneziana e del fatto che in dieci anni non ha riferito 
 niente di utile al tribunale. Ha cinquantasette anni, peregrina 
 per le capitali europee: Parigi, Vienna, Dresda, Berlino, Praga, 
 di nuovo Vienna dove incontra il Conte di Waldestein che un anno 
 dopo lo assume come bibliotecario nel suo castello di Dux, in 
 Boemia, dove resterà fino al 4 giugno 1798, giorno della sua 
 morte, osservando e commentando ciò che accadeva in Europa. Era 
 un oppositore feroce della Rivoluzione francese, scrive le sue 
 memorie per vincere la noia e per non cedere alla malinconia che 
 derivava dall'avere pochi soldi, una salute malferma e di dover 
 subire i dispetti dei servitori del conte.
 A quanto hanno lasciato scritto coloro che lo conobbero, era un 
 "Ercole di circa due metri, aveva un colorito africano e due 
 occhi vivaci che, pur essendo pieni di spirito, rivelavano 
 sempre la suscettibilità, l'inquietudine e il rancore, e gli 
 conferivano un po' l'aria feroce di chi è più facile mettere in 
 collera che di buon umore, che sarebbe bello se non fosse 
 brutto!". Sorprendente affermazione, che del resto è sostenuta 
 dallo stesso Casanova il quale diceva di non possedere la 
 bellezza, ma qualcosa di meglio, quel certo non so che, che 
 attira la benevolenza. E ne ha approfittato più che ha potuto, e 
 quanto glielo ha permesso il suo carattere. 
 Amava l'avventura, avere misteri, avere quel non so che di 
 misterioso. Ma era eccessivo, non si riconosceva limiti.
 È stato accertato che nelle sue memorie diminuiva gli anni delle 
 sue conquiste: non erano sedicenni o, massimo, venticinquenni, 
 ma sfogliando e investigando, ecco che le signore avevano 
 quaranta, cinquant'anni. Inoltre, egli era anche ligio alle 
 convenzioni, alle regole, era un borghese nel senso migliore del 
 termine. Inventava, abbelliva, nascondeva, ma sempre entro certe 
 regole. Comunque, poiché possedeva una fantasia scatenata, il 
 numero delle amanti può essere smagliato abbondantemente. 
 Era molto intelligente, aveva conoscenze enciclopediche, ma era 
 un superficiale. 
 Però la sua storia è famosa nel mondo e una tale popolarità ogni 
 tanto, viene rinfrescata da film, come quello di Lasse Hallstrom, 
 godibilissimo per costumi, colori, bella gioventù.
 Maria De Falco Marotta & Elisa, 
 Enrico
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