IL VALTELLINA VETERAN CAR E L’ASI EVIDENZIANO CHE ... (PRIMO IN ITALIA IL COMUNE DI SONDRIO PER LE AUTO STORICHE)
In Valtellina ed in Valchiavenna, come in ogni provincia italiana, esiste un club federato A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano - quest’anno ricorre il 40° dalla fondazione) con tesserati i quali posseggono dei veicoli (auto e moto) iscritti nei registri storici ufficiali.
Si tratta del Valtellina Veteran Car fondato nel 1988 e che oggi conta quasi 250 soci.
I veicoli omologati e/o iscritti nei registri storici ed in possesso del documento, denominato “attestato di storicità”, che certifica questa iscrizione sono circa 130.000 in Italia e rappresentano lo 0.004 % dei mezzi attualmente circolanti. Se la loro circolazione fosse limitata alla partecipazione ai raduni, si renderebbe la loro utilizzazione impossibile, vista la necessità di un uso periodico e di una messa a punto prima dei raduni stessi e per evitare i ben noti guai dovuti alla prolungata inutilizzazione (blocco dei freni, grippaggio, gomme ovalizzate, batterie a ko ... ).
E’ fatto notorio che un veicolo, soprattutto se storico, abbandonato in un garage, si autodemolisce ed è destinato alla rottamazione.
Si deve poi tener conto che centinaia di posti di lavoro (alcuni anche in valle) ruotano attorno a tale movimento: si tratta di officine specializzate e piccole aziende artigiane, che posseggono una manualità e conoscenze tecniche uniche al mondo e che vivono del lavoro di restauro, vendita e messa a punto di questi mezzi.
Proprio in questo contesto spicca una iniziativa del comune di Sondrio, prima in Italia, con forte valenza turistica e culturale, in base alla quale i veicoli storici sono i benvenuti a Sondrio
Con una recentissima ordinanza del nuovo comandante della Polizia Locale di Sondrio, Commissario Capo Dott. Maurizio Frenquelli, la amministrazione del Comune ha recepito e ampliato una istanza avanzata tempo addietro dal Dr. Pier Luigi Tremonti, presidente del Valtellina Veteran Car (affiliato ASI).
I veicoli di interesse storico e collezionistico iscritti agli appositi registri, art. 60 del D.L.vo 30 aprile 1992, n.285°, esponendo il certificato di iscrizione e/o la apposita targa, potranno sostare negli spazi di sosta a pagamento o regolamentati da disco orario, con esenzione del pagamento e senza limiti di orario. Non solo, potranno circolare nelle zone a traffico limitato (non in quelle pedonali!) e potranno circolare in caso di provvedimenti inerenti il blocco del traffico parziale o totale dovuti ad episodi di inquinamento atmosferico.
E’ un segnale forte quello dato dal Comune di Sondrio, che prende atto innanzi tutto della valenza culturale dei veicoli storici che costituiscono un patrimonio motoristico unico, rappresentando la storia e la cultura della nostra società, l’evoluzione della tecnica e dei costumi.
I veicoli iscritti nei registri storici muniti di attestato (200 nella nostra provincia), o in possesso della targa rilasciata contestualmente al certificato di identità (30), sono tutti in perfette condizioni: non si debbono confondere con alcuni catorci semoventi usati da aspiranti approfittatori interessati solo alle facilitazioni fiscali ed assicurative..
I veicoli storici, conservati con cura maniacale dai proprietari che li sottopongono costantemente a messe a punto tecniche, sono messi in strada mediamente 1 o 2 volte al mese, e ancora meno nella stagione fredda, per cui rappresentano lo 0.0001% della circolazione ordinaria!
Solo chi è prevenuto o in malafede può non capire che il tasso di inquinamento da essi prodotto è davvero irrisorio!
Ci si augura che questa iniziativa, diffusa dalla stampa specializzata del settore e non solo, possa portare rari esemplari di veicoli provenienti da tutta Italia e, perchè no, da tutta Europa, a circolare ed a sostare tranquillamente nelle strade “per ora” di Sondrio, Berbenno, Chiesa, Caspoggio e Lanzada.
Sarebbe interessante vedere altri comuni adottare analoghe misure: ci sono tutte le premesse perché ciò si possa verificare!
pielleti