ARGOMENTO PROPOSTO DA Stefano MAGATTI (Taxi Milano): RISPOSTA ALL’INTERVENTO DEL SIGN. PULIMANTI SUI TAXI
Vorrei rispondere al signor Mario Pulimati, per l'articolo che parla dei taxi.
Premesso che il comportamento del collega romano non è assolutamente giustificabile, tanto piu perchè trattasi di persona con difficolta di deambulazione, ma sopratutto perchè ritengo che per lasciare per strada una persona sia necessario un motivo ben piu valido che non una divergenza di opinioni politiche.
Il signore è comunque in errore, le licenze taxi di New York valgono: 200.000 Dollari la licenza singola e 240000 Dollari la licenza collettiva, quindi non sono assolutamente liberalizzate.
Inoltre è una falsa immagine quella della facilità di trovare un taxi a New York, perchè questo avviene esclusivamente a Manhattan, ma se solo si sposta a Long Iland si accorge della differenza, inoltre provi in un venerdi pomeriggio con la pioggia e si accorgerà che tutto il mondo è paese.
Quindi è come se a Roma i taxi lavorassero solo in centro e si rifiutassero di portare la gente oltre un determinato perimetro.
E' vero i taxi a New York in certe occasioni costano meno ( non sempre, controlli i loro tariffari disponibili su internet)
Ma quanto costa il carburante? Quanto pagano un autovettura, su cui in Italia noi tassisti Italiani paghiamo l'iva indetraibile? E il servizio che qualità ha ?
Ora che il servizio taxi in Italia possa e debba subire delle riforme posso anche essere d'accordo, ma inanzi tutto partiamo da delle basi reali e non dai telefilm, poi non facciamo il solito scandalo sulle licenze, perchè non solo sono tanti anni che esiste un mercato sulle licenze, quindi i tassisti attuali hanno dovuto aquistarla per poter svolgere l'attivita, non gli è piovuta dal cielo. Inoltre lo stato su ogni trapasso licenza si accaparra ben il 23% di tasse, che non sono proprio noccioline. Inoltre se si andasse a vedere il tenore di vita dei tassisti italiani, a parte qualche rara eccezzione, non mi sembra sia prova di un ampia disponibilità economica.
Quindi se davvero si vogliono fare delle riforme sarebbe opportuno che il governo vada a incidere sui costi di gestione attività in maniera tale da contenere le tariffe , quindi automaticamente ampliare la possibilità di lavoro, andando a prendere fasce sociali che attualmente non si possono permettere l'uso del taxi, quindi aumentare realmente e costantemente la necessita di autovetture. A Milano ad esempio tutti si accorgono di quando manca il taxi, ma siamo solo noi tassisti ad accorgerci dei momenti in cui manca il cliente, la maggior parte purtroppo.
Poi mi domando, pur ribadendo la mia disponibilità a delle riforme, ma è possibile che si debba partire dal trasporto taxi che coinvolge una minuscola parte della popolazione, quando in Italia non si puo certo dire che treni, aerei, e il resto dei traspori pubblici funzioni, saro di parte ma ho la sensazione che non sia la cosa piu urgente!!!!!!