ARGOMENTO PROPOSTO DA RICERCA GROUP: GRANDI PASSI AVANTI DELLA CHIMICA ITALIANA: SPERIMENTATE NUOVE TECNOLOGIE PER L’IMPLANTOLOGIA E L’ODONTOIATRIA

Nel momento in cui l'Europarlamento approva la direttiva Reach, che metterà sotto stretto controllo circa 30.000 sostanze chimiche commercializzate all'interno dell'Unione, giungono segnali positivi di rinascita della Chimica Italiana.

Risultati concreti della Chimica Italiana che si propone come Leader Mondiale nelle tecnologie per il trattamento delle superfici metalliche di materiali particolari, tecnologie sino ad oggi ad esclusivo appannaggio dell’Industria Americana.

Fanno ben sperare i risultati ottenuti dall’Italia sulla colorazione elettrochimica e sull’Elettrolucidatura, tecnologia quest’ultima utilizzata per rendere le superfici metalliche idonee ad applicazioni dove è richiesta la massima asetticità (basso livello di carica batterica) come nei settori farmaceutico, medico ed alimentare.

“Abbiamo messo a punto una tecnologia unica nel suo genere per l’Elettrolucidatura, estremamente efficace sulle leghe Vitallium-Austenal® (lega cromo-cobalto) utilizzate per realizzare manufatti destinati all’implantologia quali “stent” (vascular grafts), protesi e valvole cardiache: una tecnologia che consentirà alle Imprese Europee del settore dell’Implantologia di essere competitive con i colossi americani” commenta Pier Luigi Barricelli, Direttore dei Laboratori di RICERCA CHIMICA GROUP ( www.ricercachimica.it ).

Per l’Implantologia Odontoiatrica i Laboratori di Ricerca hanno realizzato un processo estremamente semplice ed efficace per colorare (senza verniciare) il Titanio.

“Il colore che si ottiene è una reale colorazione, dovuta allo strato di ossido di titanio che viene prodotto sulla superficie; il nostro procedimento consente di ottenere una vasta gamma di colori, e di riprodurre un colore predeterminato con assoluta precisione. Ottima uniformità di colore, colori estremamente brillanti e resistenti al tempo e all’ambiente esterno”

Il titanio colorato elettrochimicamente presenta un’ottima biocompatibilità essendo del tutto atossico, e non andando ad interferire con le proprietà del Titanio di “formare un insieme unico perfettamente integrato con l’osso della mandibola umana”.

Un’iniezione di fiducia di cui la Chimica Italiana ha indubbiamente bisogno.

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