INAUGURATA A ROMA UNA MOSTRA PERMANENTE SULLA SINDONE
Negli ultimi anni la Santa Sindone è stata al centro di un grande interesse da parte del mondo scientifico. Si tratta, forse, dell'oggetto più studiato al mondo, da diversi punti di osservazione: storico, chimico, informatico e perfino botanico e numismatico.
Papa Giovanni Paolo II, in un'omelia pronunciata nel 1998 nella Cattedrale di Torino, ha esortato ad affrontare lo studio della Sindone senza posizioni precostituite, invitando ad agire con libertà interiore e premuroso rispetto, sia della metodologia scientifica, sia della sensibilità dei credenti.
In questa linea di pensiero vuole inserirsi la mostra permanente "Chi è l'uomo della Sindone?", presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), organizzata nell'ambito delle attività del Master in Scienza e Fede.
La mostra è stata inaugurata nei giorni scorsi con un convegno che si è concluso con la benedizione del Cardinale Pio Laghi.
Potrà essere visitata, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.
La mostra ospita, fra l'altro, una copia della Sindone di Torino, una scultura di Luigi Mattei, che ha cercato di ricostruire in tre dimensioni il corpo dell'uomo sul lenzuolo, ed una riproduzione della corona di spine, secondo quanto è stato possibile rilevare dall'immagine.
Inoltre alcuni grandi pannelli ripercorrono la storia della Sindone ed illustrano le principali ricerche scientifiche degli ultimi anni, con particolare riferimento ai recenti studi nel settore della botanica.
La mostra dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum è collegata a quella esposta dal 22 luglio 2006 a Gerusalemme, presso l'Istituto Pontificio "Notre Dame of Jerusalem Center", gestito dai Legionari di Cristo. Per le visite di gruppo è necessaria la prenotazione. Sito: www.upra.org
UFFICIO STAMPA: I giornalisti possono rivolgersi a Carlo Climati, Responsabile ufficio stampa Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e Università Europea di Roma. Tel. 06 66527800.
Carlo Climati