IL FILM DI GIBSON CLAMOROSAMENTE “PER TUTTI” SECONDO I QUATTRO DELLA COMMISSIONE. MENO MALE CHE CI HA PENSATO IL TAR. SE VERRA’ LA CONFERMA IL 17 I QUATTRO A CASA!

Negli altri Paesi ci si è preoccupati di tutelare i ragazzi. Per “i quattro” non ce n’era bisogno. Ondata di proteste e sdegno per la decisione

E’ proprio vero che ogni giorno ce n’è una. Una di quelle, intendiamo, che fanno cascare le braccia.

L’ultima è quella della decisione della quarta commissione di revisione cinematografica che ha incredibilmente deciso che l’ultimo film di Mel Gibson, Apocalypto, potesse essere classificato “per tutti”. I principali Paesi occidentali hanno escluso che il film potesse essere visibile dai ragazzi per obbrobriose scene di violenza su esseri umani e animali. L’Italia no. Quando la censura interveniva per scene di sesso troppo esplicite c’era il coro “in difesa della libertà di espressione” che additava invece come censurabili tutti quei film di cui la violenza costituiva un ingrediente. Vediamo che per qualcuno la violenza non è un problema neppure per i più piccoli. Nella fattispecie hanno deciso così i due esperti di cinema e i due rappresentanti di categoria. Passi per questi che ovviamente devono difendere le ragioni (sostanzialmente gli interessi) dei produttori e distributori ma che diventino determinanti gli “uomini di cultura” è il colmo.

Inutilmente le due rappresentanti dei genitori Claudia Caneva, docente di Antropologia filosofica alla Pontificia Università Lateranense di Roma e Marida Monaco del Coordinamento Genitori Democratici, si sono opposte oltre a tutto facendo presente che mancava lo psicologo, importantissimo in una decisione di tal fatta. “C’era il numero legale” la risposta e quindi la seduta si doveva tenere comunque con l’esito scontato. Sollevazione quasi generale contro questa decisione, e fa piacere che almeno in questo non ci sono state distinzioni politiche. Ricorso d' urgenza del Codacons, al Tribunale Amministrativo, per ottenere che il film non fosse permesso ai minori di 14 anni. Il presidente della seconda sezione del TAR del Lazio Raggio, convenendo con il ricorso del Codacons in merito alle scene di estrema violenza che si susseguono incessantemente per tutta la durata dello spettacolo ha ritenuto vietato cautelativamente la visione del film ai minori di 14 anni. fino alla seduta della camera di consiglio del TAR del17 gennaio prossimo. Si spera che il TAR confermi. In questo caso i quattro che hanno votato il “per tutti” devono andarsene a casa. Subito.

GdS

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