Contributi esterni: argomento proposto da Virgilio Caivano: Le banche abbandonano i piccoli comuni
Il Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani
riunito in Forum-Community, dopo aver lungamente
esaminato l'attuale situazione europea ed aver espresso
l'unanime parere di una irreversibilità della scelta di
una Europa unita anche politicamente e della
straordinaria importanza dell'Euro come argine ad una
deriva argentina, chiedendo solo di aprire una seria
discussione sulle modalità da mettere in campo per
favorire una sempre più chiara partecipazione dei
cittadini alla costruzione dal basso dell'Europa dei
popoli, su proposta dei rappresentanti dei coordinamenti
regionali della Calabria e della Basilicata ha svolto
una riflessione sul disagio e sul rischio di chiusura
degli sportelli bancari nei piccoli comuni italiani.
La
progressiva scomparsa di banche del Sud, l'utilizzo
predatorio del Mezzogiorno solo come rastrellamento di
capitali da spostare al Nord per poi rivendere il danaro
a tassi raddoppiati al Sud è stato un ulteriore motivo
di discussione. Il sistema bancario italiano appare
sempre più distante dai piccoli comuni come dimostrano
innanzitutto l'assenza reale dai processi produttivi ed
in maniera particolare, viene fuori dai piani di
ristrutturazione aziendale, soprattutto nel Sud, la
chiara volontà di chiudere sportelli bancari nei piccoli
comuni. Un esempio plastico di tale scelta sembra
emergere secondo indiscrezioni proprio dagli
intendimenti della prestigiosa Banca Popolare di Puglia
che pare voglia progressivamente disimpegnarsi con la
chiusura di sportelli bancari nei piccoli comuni dei
Monti Dauni in Provincia di Foggia. Se tale ipotesi
fosse avvalorata da fatti concreti ci troveremmo di
fronte all'ennesimo atto di spoliazione dei servizi, ma
cosa ancora più grave alla presa d'atto di una totale
assenza di prospettiva economica e futuro possibile per
quelle famiglie che vivono nei piccoli comuni. La
chiusura di uno sportello bancario da parte di soggetti
particolarmente sensibili ai flussi economici sarebbe la
chiara dimostrazione della totale assenza di interessi
imprenditoriali ed economici in quelle realtà e quindi
il destino dell'estinzione incontrovertibile. Per tutte
queste ragioni torniamo a sollecitare un dibattito
politico-parlamentare nel Paese sul tema dell'Etica del
profitto e della responsabilità sociale dell'impresa nei
piccoli comuni per capire fino in fondo la reale volontà
di invertire una tendenza politica devastante per le
piccole comunità. Un politica che si è distinta per
l'assordante silenzio sempre più assordante, nonostante
i proclami e le buone intenzioni delle più alte cariche
istituzionali che plaudono ai richiami del Presidente
della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi il vero amico dei
piccoli comuni e poi nulla fanno. E intanto assistiamo
anche all'impoverimento del sistema bancario sul
territorio nazionale e nulla si muove.
GdS 30 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it