CIVILTÀ CATTOLICA - IL QUADERNO n. 3787
ARTICOLI
Giovanni Sale S.I., LA LIBERTÀ RELIGIOSA NEI PROGETTI DI COSTITUZIONE REDATTI DALLA «CIVILTÀ CATTOLICA» - L'articolo, facendo riferimento ai tre progetti di Costituzione redatti nell'ottobre del 1946 dai gesuiti della Civiltà Cattolica, indica quale era la posizione dottrinale più condivisa dalla «scuola romana» sulla libertà di coscienza e di religione. La tesi affermava che soltanto la «verità cattolica», in uno Stato confessionale, ha diritto di cittadinanza, mentre l'«errore» dev'essere soltanto tollerato e, in ogni caso, non incoraggiato o aiutato attraverso la libertà di stampa e di propaganda. Tale tesi non era però seguita da molti cattolici che si erano formati sulle opere di intellettuali come Daniélou, Maritain, Mounier. Non si può ottenere interamente - disse De Gasperi al Nunzio - tutto ciò che la Chiesa chiede in materia di religione.
Giandomenico Mucci S.I., DALL'OPPIO ALLA DINAMITE - L'articolo nega l'identificazione stabilita dai saggisti laicisti tra monoteismo e violenza, quasi che la violenza debba essere una componente essenziale della fede in un Dio unico. E si sofferma sul monoteismo biblico prendendo in esame le critiche a quelle sezioni del Pentateuco che sembrano contenere il comando di Dio a Israele di sterminare i popoli nemici. La violenza non appartiene all'essenza del monoteismo, quasi che essa debba necessariamente promanare dalla fede in una verità rivelata, come, ad esempio, quella cristiana. Inoltre non sembra sostenibile la tesi della coincidenza tra religione veterotestamentaria e politica, una tesi che risente della sensibilità attuale.
Donath Hercsik S.I., QUALE SPERANZA SALVERÀ IL MONDO? RIFLESSIONI IN MARGINE ALL'ENCICLICA «SPE SALVI» - La speranza, argomento della seconda enciclica di Benedetto XVI, si collega alle altre due virtù teologali, ma si può considerare quella che contraddistingue il cristiano. L'enciclica rileva con san Tommaso il suo legame con la fede, e con il teologo Henri de Lubac il suo legame con la carità. Oggetto della speranza è la beatitudine eterna: in proposito, l'articolo ricorda e confuta l'antica credenza che non ci sia visione beatifica prima della fine dei tempi e della seconda venuta di Cristo, in nome della solidarietà fra tutti i credenti e dell'unità della persona umana, destinata alla gloria, che si raggiungerà soltanto con la risurrezione finale. L'Autore è professore di Teologia all'Università Gregoriana (Roma).
Piersandro Vanzan S.I., SAN GIOVANNI LEONARDI, CATECHETA E RIFORMATORE - Nel quarto centenario di quella che sarebbe diventata la Congregazione de Propaganda Fide l'articolo ricorda Giovanni Leonardi (Diecimo [Lu] 1541 - Roma 1609), che non solo ebbe tanta parte in quella istituzione, ma fondò anche l'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, particolarmente dedicato a catechizzare il popolo. Il testo ne traccia il profilo spirituale e apostolico, ricordando fra l'altro che nel 2006 Benedetto XVI lo ha proclamato patrono dei «farmacisti moderni».
RIVISTA DELLA STAMPA
Ferdinando Castelli S.I., LETTERE DEL P. DE CLORIVIÈRE AD ADELAIDE DE CICÉ - Nella Francia della seconda metà del Settecento, la figura del gesuita p. Pierre-Joseph Picot de Clorivière * ha un particolare rilievo, perché, fra l'altro, fondatore dei «Preti del Cuore di Gesù» e ispiratore delle «Figlie del Cuore di Maria».
* D. ALBORGHETTI (ed.), Lettere di Pietro Giuseppe de Clorivière ad Adelaide de Cicé, Roma, Adp, 2007, 591, € 20,00.
NOTE E COMMENTI
GianPaolo Salvini S.I., LO SVILUPPO OGGI - Cogliendo l'occasione dell'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, seguita da un Congresso, dedicati al tema dello sviluppo a 40 anni dalla Populorum progressio, la Nota esamina alcune riflessioni emerse nelle relazioni per fare il punto sulle tematiche relative allo sviluppo, tuttora non realizzato per molti popoli del pianeta.
RUBRICA DELLO SPETTACOLO
Giuseppe Zito S.I., ANDERSON E IL CINEMA DELLE RELAZIONI FERITE - La rubrica passa in rassegna alcuni film del regista statunitense Paul Thomas Anderson cercando di individuarne un filo conduttore. Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d'amore partono da situazioni di ordinaria infelicità familiare. Alla fine di questi film si apre uno spiraglio di speranza nella possibilità che le cose possano migliorare. Tale speranza però non arride ai protagonisti de Il petroliere, film attualmente in programmazione, il cui orizzonte è chiuso in un nero pessimismo.
CRONACHE
CHIESA: Giuseppe De Rosa S.I., LA SCIENZA NON PUÒ ESSERE L'UNICO CRITERIO DEL BENE - Nel suo intervento su La scienza non può divenire il criterio del bene il Papa rileva che i progressi delle scienze possono far nascere la tentazione di circoscrivere in esse l'identità dell'essere umano. Invece per definire chi è l'uomo bisogna fare appello alla ricerca antropologica, filosofica e teologica. Nel suo discorso su Rispettare la dignità dei malati gravi e dei morenti, Benedetto XVI segnala il pericolo che i malati gravi e morenti siano lasciati «soli» di fronte alla malattia e alla morte.
Giuseppe De Rosa S.I., OGGI SI MUORE ANCORA DI LEBBRA? - In occasione della 55a Giornata mondiale della lebbra se ne ricorda il dramma: essa esiste ancora e colpisce milioni di persone, senza che si abbia la volontà di combatterla.
Giuseppe De Rosa S.I., LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA E LE ELEZIONI POLITICHE - Il presidente della Cei, cardinale A. Bagnasco, ha ribadito la linea di non coinvolgimento della Chiesa italiana in alcuna scelta di schieramento politico o di partito, precisando che ciò non comporta una «diaspora culturale» dei cattolici, come se ogni idea o visione del mondo fosse compatibile con la fede.
ITALIA: Francesco Occhetta S.I., LA RIFORMA DELLA LEGITTIMA DIFESA - La cronaca esamina le norme che regolano la legittima difesa a più di due anni dalla loro approvazione e analizza le posizioni della teologia morale, della dottrina e della giurisprudenza sul tema. Alcune sentenze della Corte di Cassazione ridimensionano le indicazioni del legislatore, che avevano ampliato le possibilità dell'uso delle armi. Infatti la loro applicazione sembra paradossalmente criminogena: non ha diminuito i furti e le rapine, incentiva la detenzione di armi, rischia di rendere i malviventi ancora più violenti. La Stato è chiamato a investire nella cultura della vita e a scoraggiare ogni forma di violenza e di vendetta.
ESTERO: Antoine Audo S.I., STORIA E PROSPETTIVE DEI CRISTIANI IN IRAQ - L'Autore, vescovo di Alep dei Caldei, dopo aver tracciato la storia secolare del cristianesimo nell'Iraq, presenta la difficile situazione attuale dei cristiani, che, a causa delle guerre e delle persecuzioni, ha spinto molti a emigrare. La loro scomparsa sarebbe una sventura, perché i fedeli della Chiesa caldea, fieri della propria identità di cristiani e di iracheni, si sforzano di vivere in pace con tutte le etnie presenti nel Paese, e con la loro presenza, come è avvenuto in passato, possono essere anche oggi un segno di speranza e un ponte di dialogo tra il mondo occidentale e l'islàm.
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Benedetto XVI 94 - Desiato L. 96 - Fallica T. 99 - Léon-Dufour X. 103 - McKevitt G. 101 - Passarelli G. 99 - Ratzinger J. 94 - Sacchi D. 102 - Sacino G. 97 - Spila C. 104 - Spreafico S. 95 - Vespucci A. 104