COMUNALI SONDRIO (19). MOLTI I CHIAMATI (509), POCHI GLI ELETTI (34)
Gli eletti: in teoria 40, in pratica di quei 509 solo 34 entreranno nell'aula consiliare in quanto i sei candidato-Sindaco soccombenti hanno la precedenza (sempre che i voti avuti per il Consiglio siano tali da assicurare un seggio: la volta scorsa l'avv. Romualdi, pur con un successo personale, non entrò in Consiglio perché il consenso avuto dalla sua lista non era stato sufficiente per aver diritto ad un consigliere.
Premesso che la statistica fa, con Trilussa, mangiare un pollo a testa a due persone una delle quali ne ha sbafati due e l'altra zero, oppure determina in chiave moderna l'aumento della statura della popolazione terrestre allorché muore un nano, divertiamoci un po' con i numeri avendo però presenti le norme in materia.
Ammesso dunque che tutti e sette i candidati ottengano il lasciapassare avendo il voto di lista superato il quorum e ottenuto almeno un seggio, dei 509 saranno in 34 a varcare la soglia di Corso Italia. Media statistica un consigliere ogni 14,97. Siccome però i consiglieri devono andare per interi e non per loro parti diremo che per 33 aspiranti la probabilità è di uno su 15 e per uno è di una su 14 (calcoli sofisticati!).
Questa è una preziosità statistico-virtuale. Scendiamo verso terra, dove però le cose si complicano ulteriormente. Facciamo due soli casi.
a) Molteni
Se vince Molteni alle sei liste che lo sostengono vanno 24 seggi. La media statistica vede un consigliere ogni 8,75 candidati. Poi però dipende dai rapporti tra le varie liste tenendo conto che non c'è il proporzionale puro ma un sistema "dei quozienti progressivi" che di fatto premia i gruppi maggiori. Con un'approssimazione non lontana dalla realtà si puà ipotizzare per le liste minori - posto che raggiungano il quorum - un eletto ogni 15 e più candidati.
Se Molteni non vince le sei liste che lo sostengono possono avere 16 seggi solo nell'ipotesi che le altre varie liste non vincenti non prendano nessun seggio, caso improbabile. Si può stimare pertanto una media statistica che veda un consigliere ogni 16/18 candidati, rapporto che però aumenta notevolmente per le liste minori.
b) Faggi
Se vince Faggi alle quattro liste che lo sostengono vanno 24 seggi. La media statistica vede un consigliere ogni 5,75 candidati. Poi però, come detto prima, dipende dai rapporti tra liste. Si potrebbe andare da 4/5 a 20 e oltre.
Se Faggi non vince amche qui come prima le quattro liste che lo sostengono possono avere 16 seggi solo nell'ipotesi che le altre varie liste non vincenti non prendano nessun seggio, caso improbabile. Il rapporto però risulterebbe comunque più vantaggioso per i candidati anche se sempre oltre il 5/6, però come migliore.
Apparentamenti
Tutte queste considerazioni nell'ipotesi che non cambi nulla. Se però si va al ballottaggio e qualche lista decide di "apparentarsi" ossia di puntare ufficialmente per uno dei due candidati rimasti in lizza anche le statistiche cambiano.
E chi resta fuori?
Quesito interessante ma risposta ancor più interessante. Chi resta fuori cosa fa? Torna a casa sua a tuffarsi nel privato? E perché? Non c'è solo il Consiglio Comunale ove dare il proprio apporto. Per chi buole c'è lo spazio nel Comitato Cittadini Consumatori Valtellina.
Parliamone.
GdS