Ascoltato il Volontariato italiano: soppresso l'art. 26 del D.d.L. sulla competitività
 Martedì 5 luglio la Camera dei Deputati ha votato a larghissima 
 maggioranza l’emendamento soppressivo dell’articolo 26 del 
 Disegno di Legge sulla “Competitività”.
 Infatti i relatori del DDL 5736 visto il dibattito di giovedì 
 scorso e le posizioni espresse dal volontariato si sono detti 
 favorevoli alla soppressione e il Governo ha demandato il 
 giudizio all’Aula. Il Disegno di legge sarà approvato senza 
 l’articolo 26 escludendo quindi ogni accenno ai Centri di 
 Servizio. Passerà poi al Senato dove proseguirà il suo iter. 
 «Il mio ringraziamento – afferma Marco Granelli, presidente di 
 CSV.net (Coordinamento dei Centri di servizio per il 
 volontariato) e di CIESSEVI - va per primo al mondo del 
 volontariato che in questi mesi ha con forte decisione chiesto 
 che i Centri di Servizio continuino ad essere un prezioso 
 strumento di sviluppo.
 Altro ringraziamento va ai numerosi parlamentari di maggioranza 
 e opposizione che hanno compreso le ragioni del Volontariato e 
 scelto di impedire che si cambiasse la legge del volontariato 
 fuori dalla sua naturale sede e senza la collaborazione del 
 volontariato stesso. Un grazie va anche alle associazioni di 
 volontariato di Milano che in questi mesi hanno sostenuto la 
 Campagna contro questo Disegno di legge e che hanno permesso 
 questa importante vittoria del volontariato».
 «Ora bisogna lavorare – continua Granelli - e insistere perchè 
 si giunga a una vera riforma del volontariato. Anche perché 
 rimane il problema del dimezzamento dei fondi ai CSV, confermato 
 dalla sentenza del TAR del Lazio del 1 giugno 2005 che ha 
 respinto il ricorso presentato dai Centri di Servizio contro 
 l’“Atto di indirizzo” Visco del 2001 che ha modificato il 
 calcolo dell’accantonamento dei fondi delle Fondazioni di 
 origine bancaria previsto dalla legge 266/91. Su questo tema 
 sarà importante la collaborazione con le fondazioni di origine 
 bancaria».
 Ricordiamo che giovedì 30 giugno 2005 la Camera dei Deputati 
 aveva discusso l’articolo 26 (già 18 e 17) del Disegno di Legge 
 5736, che modifica l’articolo 15 della Legge sul volontariato e 
 in particolare il tema dei Centri di Servizio per il 
 Volontariato.
 Durante il dibattito era emersa la problematicità di trattare un 
 tale e complesso tema relativo allo sviluppo del volontariato e 
 nevralgico per la riforma della legge 266/91, all’interno di un 
 Disegno di Legge che tratta molti argomenti e principalmente di 
 carattere economico.
 Molti interventi (erano iscritti 70 parlamentari), a favore 
 delle richieste del volontariato, avevano proposto la 
 soppressione dell’articolo e l’attivazione immediata dell’iter 
 di riforma della 266/91. Mentre altri hanno comunque sostenuto 
 la necessità che un tale argomento sia trattato con la dovuta 
 attenzione e in un contesto più adatto, cercando anche maggiori 
 convergenze tra gli schieramenti parlamentari e con il mondo del 
 volontariato.
 Si è invece riscontrata una forte pressione del Governo ad 
 approvare comunque il testo dell’articolo.
 Alla fine dopo numerosi interventi di parlamentari 
 dell’opposizione e la proposta del presidente della Commissione 
 Bilancio, l’on. Mastella che presiedeva la seduta, è arrivata la 
 decisione di sospendere l’esame dell’art. 26. 
 Martedì 5 luglio è stato ripreso il dibattito che ha sancito la 
 soppressione dell’articolo 26 dal Disegno di legge.
CONSULTA NAZIONALE DEL VOLONTARIATO
 La Camera dei Deputati ha soppresso l'art. 26 del disegno di 
 legge Competitività.
 E' stata così ascoltata la voce e le ragioni del volontariato 
 italiano che in questi mesi attraverso l’iniziativa e la 
 mobilitazione di migliaia di associazioni nazionali e locali ha 
 chiesto unitariamente e con forza lo stralcio dell’art. 26 (già 
 17 ed ex 18) del disegno di legge n. 5736 – Competitività che 
 toglieva alla gestione del volontariato stesso un ulteriore 50% 
 delle risorse accantonate per legge per i Centri di Servizio per 
 il volontariato.
 Non abbiamo mai smesso di credere che le nostre ragioni 
 sarebbero state accolte dalle Istituzioni democratiche.
 Diciamo grazie ai Parlamentari che hanno accolto e sostenuto 
 queste ragioni.
 Diamo atto al Governo di non aver ulteriormente insistito per 
 imporre questa norma ingiusta.
 La soppressione di questo articolo facilita ora l’avvio 
 dell’esame complessivo delle modifiche da apportare alla legge 
 266/91 secondo quanto chiesto da tutte le espressioni del 
 volontariato italiano.
 “Crea anche – dichiara Luigi Bulleri coordinatore della Consulta 
 Nazionale del volontariato - migliori condizioni per un accordo 
 e per una collaborazione fra volontariato e fondazioni bancarie 
 positiva per tutta la comunità nazionale”.
 Alla Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum 
 permanente del Terzo settore aderiscono: ActionAid 
 International, ANPAS, ANTEAS, ARCI, AUSER, AVIS, Cesiav, 
 Comitato nazionale per il telefono azzurro, Confederazione 
 Nazionale Misericordie d’Italia, CNV – Centro nazionale 
 volontariato, Feder-Italia, FOCSIV, Legambiente, Seniores 
 Italia)
Paola Scarsi
stampa@forumterzosettore.it
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