BERLUSCONI, BIAGI, LUTTAZZI, SANTORO

Libertà di espressione - L'errore di Berlusconi - Una analisi in perfetta obiettività - L'autogol - Candidatura



LIBERTA' DI ESPRESSIONE

Scrivo volentieri per questo giornale e per il suo direttore.Sapere
di poter scrivere, e di essere letto, in libertà, senza
pregiudizi o condizionamenti, é gratificante.

I giudizi su quanto scrivono molti giornali sono condizionati
dall'etichetta che ognuno di loro ha, di simpatizzante per
questo o per quello, di schierato con questo o con quello,
magari anche da chi ne é il proprietario. Pochi gli editori puri
in Italia, molti i giornali di questo o quel Gruppo finanziario
o industriale.

Posso dunque criticare, come questa volta, il Presidente del
Consiglio senza che qualcuno possa dire che lo faccio perchè
vicino all'opposizione, così come capiterà di criticare Rutelli
senza che qualcuno possa dire che lo faccio perchè vicino alla
maggioranza.

Sono in sintonia con il direttore-editore, ma mi accorgo di
essere in sintonia anche con i lettori.

L'ERRORE
DI BERLUSCONI


L'on. Berlusconi ha sbagliato con il suo attacco dall'estero a
Biagi, Luttazzi, Santoro.

Ha sbagliato nei confronti dei tre, della RAI, del Consiglio di
Amministrazione della RAI, dei Presidenti di Camera e Senato che
il Consiglio hanno nominato, della Commissione Parlamentare di
Vigilanza, della maggioranza, di Forza Italia, perfino di se
stesso in quanto posizioni definite contropoducenti, esclusi i
fedelissimi, persino nelle fila della maggioranza.

L'indomani ha dichiarato di essere stato frainteso, di non aver
voluto stilare una lista di epurazione ma, al contrario, di
aver voluto dire che l'opposizione ora non avrà il trattamento
che era stato usato nei confronti suoi e del suo schieramento in
precedenza ed in particolare nell'ultima campagna elettorale.

UNA
ANALISI IN PERFETTA OBIETTIVITA'


Obiettività vuole che si dica che in effetti le trasmissioni in
campagna elettorale - quando cioè la libertà di espressione che
é giusto sia garantita dalla TV pubblica negli altri periodi
rischia di confliggere con una indispensabile neutralità - hanno
offerto qualche ragionevole motivo di doglianza al Cavaliere e
all'attuale maggioranza. Né vale il ragionamento sentito più
volte sul fatto che la RAI offrisse anche le trasmissioni di
Vespa, perché queste altrettanto obiettivamente sono state e
sono molto più accorte e attente al vero pluralismo. Quanto alla
satira é anche vero che essa di solito si rivolge verso i
potenti di turno, cosa però negli anni scorsi mai successa.
Anzi, una cosa semplice come una vignetta di Forattini aveva
determinato addirittura la querela del Presidente del Consiglio
D'Alema...

Diciamo pure che ad altri autogol del centro-sinistra (come ad
esempio la mancata definizione del conflitto di interessi e la
mancata completa definizione del problema radiotelevisivo) in un
certo senso si é aggiunto anche questo. Alcune trasmissioni di
Santoro, decisamente di parte, nel mentre non hanno spostato un
voto visto che il pubblico di telespettatori era già in gran
parte del centro-sinistra cui si aggiungevano altri "schierati"
del centro-destra, hanno dato spazio allora alle protesta del
centro-destra, e occasione ancora oggi di rimuginare su quel che
é stato.


L'AUTOGOL


Insperatamente arriva per il centro-sinistra l'autogol del
centro-destra, e Santoro, che non tutte le ragioni le ha, non
perde l'occasione con un ingresso "a sensazione" iniziando la
sua trasmissione con la canzone del partigiano ...contro l'invasor,
proprio quando il Presidente della RAI ovviamente dichiara che
non caccerà via nessuno.


CANDIDATURA


In più di un'occasione il Governo in carica é scivolato su
dichiarazioni non proprio pertinenti, spesso addirittura
controproducenti. Ma cosa ci stanno a fare gli uffici stampa?


Mi candido, farei sicuramente meglio (non me ne vogliano
direttore e collaboratori se assumendo questo impegno mi
toccherebbe lasciare la Gazzetta di Sondrio).
Amarilli



GdS 18 IV 02

                                     

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Amarilli
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