Bertinotti: non vedo molte novità
 Carissimo Direttore,
 Appena rientrato da 15 gg in Ucraina, ove ho trovato di che 
 scrivere parecchio (e non solo della situazione attuale, 
 peraltro assai tranquilla) ho appreso che ha premiato Bertinotti. 
 Caso vuole che, subito dopo legga, su Panorama, rivista 
 Berlusconiana ma intelligente, un lungo pezzo su Bertinotti e le 
 sue idee. Pezzo che afferma  e certo lei è d'accordo  che 
 Bertinotti ha "cambiato" il volto veterocomunista di 
 Rifondazione Comunista.
 Sarà perché ritorno da un Paese che il comunismo, quello vero, 
 l'ha  
 vissuto sulla sua pelle per molti (gli ucraini dicono troppi) 
 anni, ma 
 questi "rifondatori" non mi convincono.
 Il comunismo fu e resta un'utopia (colpevole, per sovrappiù, di 
 decine 
 di milioni di morti). Suvvia, rifondiamo qualcosa di più nobile 
 e realista.
 Ma sono le idee che non mi paiono poi tanto diverse da quelle di 
 prima:
 - Fisco e tasse: reintroduzione delle tasse di successione e 
 donazione.
 passi. Revisione al rialzo delle aliquote IRPEF per i redditi 
 non minimi.E qui non ci siamo, dato che sino ad ieri, tutti 
 hanno detto che la fiscalità, in Italia, è eccessiva. Aumento 
 dal 12,5 al 20% del prelievo sulle rendite da capitale. E qui ci 
 siamo ancora meno. Oggi le rendite coprono, in genere, poco più 
 che l'inflazione, specie quella reale. E vogliamo aumentare il 
 prelievo al 20%? Ma il ns Rifondatore pensa che i soli a 
 possedere (piccoli) capitali siano i "ricchi"? Non facciamo 
 ridere: l'Italia è piena di pensionati (lo vediamo in questi 
 giorni) che hanno investito in bond.
 Li vogliamo tassare al 20%? Pazzesco. Poche tasse sulla prima 
 casa ma forti sulla seconda. Vivo in montagna e (pur non essendo 
 affatto d'accordo) vedo gente a centinaia che investe risparmi, 
 liquidazione, ecc. in una seconda casa. Non mi va, specie per 
 l'ambiente, ma è così. E li vogliamo mazzolare?
 Solita solfa: per i (rifondati) comunisti chi possiede qualcosa 
 è un bieco capitalista! In più altre tasse e tassine varie (per 
 sostenere lo Stato sociale). E, secondo gli economisti di R.Com. 
 tutto ciò rilancerebbe i consumi. Mi pare una bufala pazzesca.
 - Lavoro e sue leggi. Parrebbe che la bestia nera sia il lavoro 
 interinale.
 Non nego non sia bello ma mi pare che un grande politico della 
 sn, ad un incontro di giovani dicesse "Vi potete scordare il 
 posto fisso".
 Personalmente  nella scuola  ho fatto il precario per 8 anni. 
 Senza che i sindacati muovessero un dito. Il che non mi ha 
 impedito di metter su famiglia e di costruirmi una vita 
 "normale". Ma il punto è un'altro. Siamo poi convinti che i 
 giovani vogliano  oggi  il posto fisso, stile operaio Cipputi? 
 Sono vecchie formule, mai realmente valide, oggi ancor meno.
 I rifondaroli affermano, non senza qualche ragione: non potremo 
 mai battere la concorrenza orientale sul costo del lavoro, 
 dobbiamo puntare sulla qualità. Vero. Almeno ad un primo 
 sguardo, ma in realtà le cose vanno ancor peggio. Perché, 
 Giappone insegna, nel giro di 10 anni al massimo, i prodotti 
 cinesi ed orientali saranno MIGLIORI di quelli EU: vedi foto, 
 cine, informatica, auto, ecc. Ed ancora perché non c'è bisogno 
 d'andare in Cina. Basta andare in Romania od in Ucraina. In 
 Romania un operaio (ben preparato e buon lavoratore) guadagno 
 150$ al mese. In Ucraina un perito informatico, a livello 
 italiano, 200 Euro. E pensate che se togliete l'elasticità, per 
 ingessare il mercato in nome di un'astratta giustizia sociale 
 gli industriali e gli imprenditori non colgano l'occasione? Del 
 resto lo fanno di già: la Romania è piena di industriotte del 
 NE, emigrate. Ed i governi locali sono ben felici d'accogliere 
 imprenditori e capitali italiani. Così i ns giovani non faranno 
 né lavoro interinale né altro lavoro! Ma il ns Bertinotti ha la 
 ricetta: intervento pubblico! In un mondo che  piaccia o no  
 crede 
 all'intervento pubblico solo a Cuba e giù di lì, noi vogliamo 
 rimetter n moto dei carrozzoni (l'Europa dell'Est insegna, ma 
 l'Italia pure) quasi mai sono concorrenziali e che servono solo 
 a dar lavoro (in genere mal pagato) ma che non producono nulla 
 ed alla fine, debbono 
 ssere chiusi Insomma, viene da pensare che il Berlusca abbia 
 ragione: 
 più tasse per tutti per un ritorno allo statalismo. E questa 
 sarebbe una ricetta nuova"?
 - Politica Estera: qui si arriva, a mio modestissimo parere, al 
 delirio.
 Ritiro immediato dall'Irak, stile Zapatero, insomma. E gli 
 irakeni che hanno creduto in un minimo di democrazia? Credo per 
 il ns Bertinotti siano una quantità di nessun peso. Interventi 
 armati solo sotto l'egida ONU e senza azioni "offensive". A 
 parte che l'ONU è un carrozzone (lo ha ampiamente dimostrato, 
 per 10 anni, nei Balcani, ma pure in Somalia, Medio Oriente, 
 ecc.) che in genere non funziona, se un operazione è NATO che si 
 fa? Si 
 interviene, come fece D'Alema in Kossovo o si resta a casa? 
 Quindi fuori dalla NATO. Curioso: gli ex-comunisti orientali 
 (Polonia, Ungheria, ecc.) fanno a pugni per entrarci ed i 
 rifondaroli auspicano l'uscita. Cose da Guerra Fredda. Altro che 
 novità! E poi, immagino che Bertinotti si guardi bene di leggere 
 "testi militari". Se lo facesse apprenderebbe che le truppe ONU, 
 in Bosnia, non riuscirono a fermare la mattanza (la bazzecola di 
 300.000 morti!) proprio per l'impossibilità di fare "azioni 
 offensive".
 Mi spiego: i serbi, attorno a Sarajevo, sparavano e cecchinavano 
 e le 
 truppe ONU non potevano (né avevano i mezzi) intervenire. Quando 
 USA, 
 Francia, hanno perso la pazienza hanno BOMBARDATO le postazioni 
 serbe e la guerra, in pochi giorni è finita. Ma un bombardamento 
 è un'azione "offensiva". Quindi non si fa, per i rifondaroli. 
 Come, ovviamente, non si sarebbero bombardati i serbi nel 
 Kossovo. Come permise e fece il mai troppo lodato D'Alema per 
 fermare la  sicura  mattanza degli albanesi. L'ONU non era 
 d'accordo, l'azione era "offensiva" ma il ns CentroSn di allora 
 intervenne, al fianco degli alleati. Col Bertinotti sarebbe 
 stato impossibile!
 Insomma, caro Direttore, io non vedo molte novità: di facciata, 
 forse 
 si, ma non di sostanza. Sono idee veteromarxiste riverniciate da 
 una 
 patina iridata di pacifismo e giustizia sociale. Tutte cose già 
 viste: 
 ero bambino ma mi pare che, negli anni '50, in Italia ci fossero 
 i 
 "partigiani della pace".
 Con questo non dico che non vi siano molte cose da raddrizzare, 
 diritti
 da preservare, correzioni da fare, anche in politica estera. Ma, 
 per 
 favore, non dietro il carro dei rifondaroli ed associati!
 Con l'usuale stima.
Nemo Canetta
 GdS 30 I 2005 - www.gazzettadisondrio.it
