UN drecreto-legge inutile per i piccoli Comuni
 L'approvazione da parte del Senato del Decreto Legge 29 
 marzo 2004,n. 80 "Disposizioni urgenti in materia di enti 
 locali", ha il sapore della mera propaganda elettorale a qualche 
 settimana dal voto e soprattutto della beffa, perché dal Senato 
 i piccoli Comuni aspettano l'approvazione della legge 1942, che 
 avvia concretamente il rilancio dei piccoli Comuni.
 La conferma 
 del decreto sulla proroga al 31 maggio del termine per 
 l'approvazione del bilanci è la testimonianza plastica che 
 avevamo ragione quando all'indomani dell'approvazione della 
 legge Finanziaria 2004 denunciavamo il rischio reale di 
 estinzione per 700 piccoli Comuni entro la primavera del 2005. 
 Un rischio che diventa reale visto che sono migliaia i piccoli 
 Comuni che non riescono ad approvare il bilanci anche con la 
 proroga e soprattutto sono già stati tagliati inesorabilmente 
 servizi primari ai cittadini come la pubblica illuminazione, le 
 mense nelle scuole materne e l'assistenza sanitaria agli 
 anziani; ci troviamo di fronte ad una vera catastrofe ed il 
 Governo risponde con un decreto inutile, strumentale e 
 smaccatamente elettorale. Nonostante i milioni di firme, le 
 migliaia di delibere dei Consigli Comunali la legge Realacci-Bocchino resta inesorabilmente ferma in alcune 
 commissioni del Senato nonostante il voto quasi unanime della 
 Camera nell'ormai lontano gennaio del 2003.
 Per i piccoli Comuni 
 continuano le azioni inutili di questa maggioranza e della 
 colpevole e supina minoranza, come il voto illegittimo del 
 Senato sulla legge a favore del terzo mandato ai Sindaci per i 
 Comuni al disotto dei 3000 abitanti. Per la politica italiana i 
 piccoli Comuni rappresentano solo un fastidio ed un emblema da 
 esibire nelle vergognose passerelle politiche, nonostante i 
 continui richiami del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il vero amico delle nostre piccoli comunità.
 Il Senato 
 abbia una scatto di orgoglio ed approvi prima del voto europeo 
 una legge che dieci milioni di cittadini aspettano e che le 
 forze politiche nella loro interezza continuano a negare.
Virgilio Caivano
GdS 30 V 2004 - 
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