Elezioni politiche 2006. Decisivo il voto degli italiani all'estero?

di Daniele Marconcini

La nuova legge -
La nuova legge
elettorale approvata dal Senato il 15 dicembre 2005 dalla
maggioranza di centrodestra della Casa delle Libertà con la
netta contrarietà dell'opposizione prevede il ritorno al sistema
proporzionale senza indicazione della preferenza e con
l’abolizione del collegi: i seggi vengono attribuiti alle liste
secondo l'ordine di presentazione dei candidati deciso dai
partiti nelle diverse circoscrizioni elettorali.


E' previsto il premio di maggioranza: la ripartizione dei seggi
per la Camera riguarderà solo le coalizioni che abbiano superato
il 10% dei voti validi sul piano nazionale ed al loro interno i
partiti che abbiano superato il 2% o rappresentino minoranze
linguistiche, nonché la migliore lista sotto soglia, cioè quella
che abbia ottenuto più voti tra le liste che non sono arrivate
al 2%. I partiti che si presentano al di fuori di una coalizione
dovranno conseguire almeno il 4% per poter essere rappresentati
alla Camera. Alla coalizione (o alla singola lista) che abbia
ottenuto il maggior numero di voti validi a livello nazionale
verrà attribuito un premio di maggioranza affinché raggiunga la
quota di 340 deputati.


Per il Senato, le soglie di sbarramento (20% per le coalizioni,
3% per le liste coalizzate; 8% per le liste non coalizzate e per
le liste che si siano presentate in coalizioni che non abbiano
conseguito il 20%) ed i premi di maggioranza sono applicati
Regione per Regione.


E’ previsto anche che i partiti depositino, insieme al
contrassegno, il programma elettorale ed indichino il capo della
singola forza politica oppure della coalizione, senza che questo
pregiudichi le prerogative del Presidente della Repubblica per
quanto riguarda la nomina del futuro Presidente del Consiglio .


Infine, 6 senatori e 12 deputati saranno eletti, con il sistema
proporzionale fra liste concorrenti non bloccate (con
possibilità quindi di dare la

preferenza) nella Circoscrizione Estero, suddivisa in quattro
ripartizioni continentali

Le elezioni potrebbe essere decise dal partito degli indecisi

Fatta questa breve premessa, le prossime elezioni potrebbe
essere decise

dal partito degli indecisi, dato al 20-25% : è quanto affermano
da tutti i principali "sondaggisti" nazionali.La mobilitazione
degli incerti sarà infatti la vera chiave per la vittoria di uno
dei due schieramenti a cui potrebbe contribuire, in modo
determinante, anche il pronunciamento degli elettori italiani
all'estero,almeno per uno dei due rami del Parlamento:il Senato.


Questo è avvalorato dall'analisi del meccanismo dei premi
regionali inserito nella nuova legge elettorale.Meccanismo che a
seconda di come si incrocieranno vittorie e sconfitte di una
coalizione rispetto all'altra, potrebbe determinare maggioranze
non solo diverse tra Camera e Senato, ma non corrispondenti a
chi ha avuto piu' voti con i i due Poli separati da una minima
differenza dei seggi.


Un esempio? Nel caso in cui il centrosinistra prendesse il
premio previsto al Senato del 55% in 17 regioni su 20 - e non lo
prendesse soltanto in Lombardia, Veneto e Sicilia - in questo
ramo del Parlamento il centrosinistra avrebbe 165 seggi, su una
soglia di maggioranza di 158. Se poi - sempre riferito al Senato
- perdesse in tre regioni che si configurano come "incerte, -
quali Piemonte, Puglia e Lazio - ci sarebbe il pareggio: 155
seggi al centrosinistra, 154 al centrodestra.


Questo vorrebbe dire che tutti e due i Poli sarebbero sotto la
maggioranza di 158 e, siccome i senatori da eleggere sono 315, i
sei che mancano, e sono decisivi, sarebbero proprio quelli
eletti dagli italiani all'estero. Uniti a quelli dei senatori a
vita.


Naturalmente, se il centrosinistra vincesse nelle stesse
regioni, ma con il 75% dei voti, allora cambierebbe tutto. Ma
nessuna coalizione in Italia dal

'94 a oggi ha avuto più del 50% dei voti a livello nazionale.


La partita elettorale è quindi ancora tutta da giocare con un
attore non previsto:il voto degli italiani all'estero.
Daniele Marconcini


GdS 10 II 2006 - www.gazzettadisondrio.it

Daniele Marconcini
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