L’Unione Industriali di Sondrio e la riforma della scuola superiore

Necessario un immediato e proficuo dialogo

Il Consiglio Direttivo di Confindustria Sondrio ha
approfondito e discusso la riforma della scuola superiore
recentemente
delineata dal Ministro Moratti, ponendo in particolare
l’attenzione sul “secondo
ciclo” di studi che debutterà nell’anno scolastico 2007-2008, ma
che già a partire
dal prossimo anno potrebbe essere adottato in via sperimentale
nelle scuole
italiane.

Questa nuova articolazione dei percorsi formativi, ad avviso
della Categoria,

risponde positivamente ai bisogni delle imprese, riducendo il
gap esistente tra i
sistemi educativi e le esigenze del mondo produttivo, che sono
strettamente
collegati al tessuto economico e sociale del territorio.

Il nuovo piano di studi ed i quadri orari proposti per i licei
tecnologici, economici
ed artistici, infatti, appaiono coerenti con le esigenze delle
aziende di non
rinunciare, bensì di valorizzare l’istruzione
professionalizzante.

Il Presidente Fabi ha quindi espresso “soddisfazione per il
ruolo assegnato dalla
riforma all’istruzione tecnica, economica ed artistica
attraverso la sua

valorizzazione nei nuovi licei che, nella continuità, dovranno
migliorare la

tradizione della cultura creativa e dell’intraprendere espressa
anche dalla realtà
locale”.
Nel contempo non ha mancato di manifestare “la viva
preoccupazione per il
progressivo calo degli iscritti agli istituti tecnici che si
riscontra anche nella
nostra provincia: una tendenza che rischia, tra l’altro, di
impoverire la
competitività del sistema economico e produttivo”.

Per questo motivo, ha auspicato “un immediato e proficuo
dialogo, tra tutti i

soggetti pubblici e privati interessati, finalizzato a
contrastare questo trend,

nonché ad approfondire gli aspetti attuativi ed operativi che
questa strategica
riforma introdurrà con indubbi, positivi vantaggi sia a favore
dei giovani che del
mondo del lavoro e delle professioni”.
CS


GdS 30 X 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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