No al terzo mandato dei sindaci come propaganda elettorale
 La scelta annunciata dal Premier 
 Berlusconi di un accordo 
 raggiunto all'interno della Casa delle Libertà per eliminare il 
 vincolo di mandato ai sindaci nei comuni al di sotto dei 3000 
 abitanti ha il sapore della mera propaganda elettorale. Tale 
 scelta, oltre che aprire una questione interna ai piccoli comuni 
 al di sotto dei 5000 abitanti non risolve realmente i problemi 
 dei piccoli comuni italiani. La Casa delle Libertà, anziché 
 preoccuparsi del vincolo di mandato, che contribuisce una volta 
 eliminato a cristallizzare l'azione istituzionale e dare vita a 
 forme di nepotismo, dovrebbe spiegare ai 10.000.000 di cittadini 
 che vivono nei piccoli comuni per quali oscure ragioni la legge Realacci Bocchino n. 1942 a favore delle piccole comunità è 
 inspiegabilmente ferma al Senato dopo aver ricevuto il voto 
 unanime della Camera dei Deputati. L'annuncio dato in 
 concomitanza con la scelta di Berlusconi di candidarsi alle 
 Europee la dice lunga sulla reale attenzione e sensibilità del 
 Governo e della maggioranza parlamentare sulla vicenda dei 
 Piccoli Comuni Italiani. Solo il 13% dei sindaci ha firmato la 
 richiesta per il terzo mandato a fronte di 10 000000 di persone 
 che aspettano la tutela dei propri diritti. 
Virgilio Caivano
GdS 20 II 2004 - www.gazzettadisondrio.it
