Occorre comprensione per i terroristi
 LE ATTENZIONI 
 DA USARE VERSO I TERRORISTI
 Occorre avere molta comprensione con i terroristi, quelli ultima 
 maniera che hanno preso l’abitudine di farsi saltare per aria di 
 qua o di là, non importa dove pur di trascinare oltretomba un 
 po’ di altra gente.
 Bisogna stare molto attenti con loro.
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 Visto che la loro massima aspirazione era, ed è, quella di farsi 
 saltare per aria, bisogna pure fare una prova. Intanto al posto 
 di sparare cercare di prenderli per far loro provare, anziché la 
 morte, la vita. Poi si vedrà
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 Una volta catturati si tratta di conservarli bene. E allora 
 sembra giusto ospitarli degnamente in una cella di 2x2 metri (si 
 può arrivare anche a 2x2,5). Da soli, naturalmente, per non far 
 loro correre rischi inutili.
 - Sempre per non far loro correre 
 rischi inutili due avvertenze: da un lato nessuna finestra nella 
 cella, ma solo una piccola apertura per l’aria, con una sorta di corridoietto in modo che dalla cella non si possa vedere fuori e 
 viceversa. In questo modo saremo tutti tranquilli 
 sull’incolumità del povero terrorista ospitato, dall’altro 
 nessuna uscita, quella che gli altri detenuti chiamano “l’ora 
 d’aria”, sempre nel suo bene onde evitare che nel passaggio ai 
 cortili interni della patria galera di turno possa avvenire 
 qualche avvenimento spiacevole.
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 Naturalmente non va inflitto a nessuno di loro il tormento in 
 cella della TV o di libri e giornali, siano essi quelli 
 sovversivi dell’Occidente ma anche del Gotha antioccidentale, 
 così come quello di carta, penna e calamaio, metaforicamente 
 parlando. Al massimo si potrà, ogni tanto, allungare in cella 
 qualche versetto del Corano per chi ne fosse lettore e seguace.
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 Guai a far correre rischi per il vitto a chi è in cella.
 Stabilito una volta per tutti il menu e verificata la sua 
 innocuità, sempre per il bene del prigioniero sarà quello il 
 cibo a pranzo e a cena tutti i giorni dell’anno senza nessuna 
 modifica. Una volta all’anno potrà accedere alla cella anche 
 l’on. Pannella per accertarsi, mangiando e bevendo, del perfetto riscontro alle 
 direttive dianzi e sopra indicate.
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 C’è il problema delle visite. E’ giusto consentirne una, di 
 dieci minuti con una tolleranza sino al quarto d’ora, ai soli 
 familiari stretti, anche qui per far evitare rischi al detenuto. 
 Una all’anno naturalmente.
 - L’assistenza medica deve essere 
 ineccepibile perché questi detenuti devono essere conservati a 
 lungo. Se poi ci fosse bisogno di assistenza ospedaliera in 
 qualche ospedale militare si attrezzerà una stanza con le 
 stesse, o simili, caratteristiche della cella.
 MAGISTRATURA 
 MILITARE, NON CIVILE
 Visto infine che i terroristi hanno scelto la guerra è bene che 
 si provveda di conseguenza. In caso di cattura non deve essere 
 la Magistratura ordinaria a giudicare con il Codice di pace. Il 
 Codice deve essere quello di guerra e la Magistratura quella 
 militare. Ovviamente bisognerà evitare di recare offesa ai 
 detenuti offrendo loro opportunità varie come permessi di 
 uscita, lavoro esterno al carcere, sconti di pena, affidamento 
 (?) ai Servizi Sociali ed altre anomalie ahimè erette a 
 immodificabile sistema.
Luca Alessandrini
GdS 20 IV 2004 - 
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