Il pallone ambu e il defibrillatore illustri sconosciuti nei piccoli comuni

di Virgilio Caivano

In quattromila piccoli comuni italiani per oltre otto milioni di
cittadini strumenti essenziali per salvare la vita delle persone
come il defibrillatore per i problemi cardiaci e il pallone ambu
per le questioni respiratorie non esistono, sono brutalmente
negati. La condizione sanitaria per i piccoli comuni italiani è
testimoniata plasticamente proprio dall'assenza di strumenti di
primo intervento in grado di salvare una vita umana dal valore
incalcolabile ma si preferisce pagare stipendi da favola ai
direttori generali della Asl e lasciare senza servizi garantiti
dalla Costituzione i cittadini. Una condizione di totale disagio
che avvicina l'Italia all'ultimo posto dei Paese europei per
quanto riguarda la qualità della vita. Una situazione
paradossale che trova condizioni migliori di noi perfino in
Grecia e Turchia. In queste settimane siamo costretti a subire
le frottole del centro sinistra che si affanna a dire in ogni
trasmissione televisiva e su tutti i giornali che la
"devolution" trasformerà i cittadini del Sud in cittadini di
serie b e omette di dire che è già così, che la differenza in
termini di servizi è già marcata all'interno delle stesse
Regioni del Nord come del Sud. Nonostante i tanti proclami nulla
si muove e la gente continua a morire perché non esistono
servizi di pronto intervento sanitario. Alla consultazione
ondine lanciata dal Coordinamento Nazionale dei piccoli comuni
italiani sul sito www.piccolicomuni.com sulla proposta di
chiudere gli enti inutili e spreconi come le Province, le
Comunità Montane e loro derivati e di dimezzare numero e
stipendi dei Parlamentari e dei consiglieri Regionali hanno
aderito migliaia di cittadini che chiedono alla politica meno
sprechi e più servizi. Un Presidente di un comunità Montana di
medie dimensioni percepisce una indennità di quattromila euro al
mese, una giunta comunitaria costa quasi 10 mila euro al mese,
somme incredibili alla fine dell'anno per non concludere niente,
mentre per i bambini che vivono nei piccoli comuni il pediatra
continua ad essere uno sconosciuto, il pronto soccorso un
fantasma e le guardie mediche restano solo sulla carta. Tutto
questo nel silenzio vergognoso di un Paese che pretende di
essere una potenza mondiale ed è invece agli ultimi posti nel
mondo per quanto riguarda i diritti alla qualità della vita. Al
Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini diciamo che sugli
illusionisti e sugli illusionismi siamo perfettamente d'accordo
Il tempo delle illusioni è scaduto e l'Italia ha bisogno di una
classe dirigente seria, competente e leale. Meno soldi ai
politici e più risorse ai servizi al cittadino, questo deve
essere il nuovo orizzonte valoriale del cambiamento che sta
nascendo dal basso, dai cittadini, ispirato e sostenuto proprio
dai piccoli comuni italiani.
Virgilio Caivano


GdS 10 XII 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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Politica