Referendum: lettera al direttore de “Il Riformista”
 Carissimo Direttore,
 I dati che giungono, freschi freschi, sul fronte referendario, 
 mi pare confermino una secca bocciatura del referendum, che 
 anche "Il Riformista" aveva voluto, devo dire senza i toni da 
 "crociata" (... strano, usare questo termine ...) laico-antipapista, utilizzati, ad es., da molti amici radicali.
 Mi permetto d'affermare d'essere del tutto d'accordo con quanto 
 ha testé affermato il suo barbuto vicedirettore, a La 7.
 A parte la naturale astensione, a parte l'influenza cattolica 
 (che non sopravvaluterei), vi è stata una parte non 
 indifferente, tra gli stessi laici, tra gli stessi riformisti, 
 che ha deciso di non votare.
 Io, lo ammetto, non ho votato e conosco persone che si 
 professano non religiose, che non l'hanno fatto.
 Sono d'accordo con chi afferma che sulla Vita e sulla Morte, non 
 si vota.
 Sbagliamo? Può darsi ma forse è anche arrivato il momento di 
 avere il coraggio d'affermare che non si può vivere sempre senza 
 valori "fissi" di riferimento. 
 Non tutto è negoziabile, non tutti i "paletti" possono essere 
 continuamente spostati. 
 Altrimenti si lascia la gente senza punti di riferimento.
 E (al di là delle affermazioni di comodo), si vede bene come, a 
 livello di giovani, tutto ciò sia devastante.
 Io spero che questo referendum rafforzi la sn riformista che 
 rifugge dalle battaglie ideologiche e pensa invece ai (veri) 
 problemi pratici. 
 Sui quali, devo dirlo e confermarlo, noto sempre più che, nella 
 gente, vi è una grande convergenza tra riformisti, a sn, e 
 moderati, a dx. Il che significa, all'ingrosso, almeno il 60/70% 
 degli italiani Anche questi ultimi dati lo confermano: le guerre 
 ideologiche non portano lontano!
 Un'ultima osservazione: credo che il metodo referendario sia 
 finito. Certo nella vicina Confederazione, funziona (...ma 
 quanto ..?).
 Da noi no. Anche perché troppe volte gli italiani si sono 
 accorti che referendum o no, poi il "Potere" (buono o cattivo 
 che sia) prende la sua strada.
 Ricorda i referendum sulla Responsabilità dei Giudici e 
 sull'Abolizione del Ministero dell'Agricoltura? 
 E poi molti temi come possono essere posti all'attenzione di un 
 pubblico che NON è assolutamente preparato?
 Troppe volte è successo (e questa volta non faceva eccezione).
 Ricorda il Nucleare?
 Abbiamo votato per non averlo (io no, francamente). Ed oggi ci 
 accorgiamo di essere pieni di centrali, a petrolio e carbone, 
 inquinanti, di dipendere, nel fondamentale settore energetico, 
 dalla buona volontà d'altri.
 Ed ho sentito molti che avevano votato "contro" il nucleare che 
 si sono pentiti ed affermano "...abbiamo votato senza nulla 
 sapere ... ci siamo lasciati manipolare dalla propaganda ...".
 Questo è il punto e forse i dati di oggi ce lo confermano. 
 Del resto non esiste un parlamento che, piaccia o no, è la 
 massima espressione della Democrazia?
 Ed allora lasciamolo legiferare.
 Con l'usuale stima.
 Nemo Canetta
 PS
 Un'aggiunta serale. Apprezzo, come sempre, anche se in questo 
 caso non concordavo, i Radicali; ammettono, senza esitazioni: 
 abbiamo perso. Dignitoso Fassino. Un po' meno Prodi, che dà 
 l'impressione di "camminare sulle uova".
 E che dire di Bertinotti, che accusa il Vaticano e di Di Pietro 
 che dice "...c'è il trucco .."?
 Ma la sinistra come pensa di governare con simili personaggi?
 A destra trovo patetico il leader maximo Fini che, mi pare, non ha 
 capito nulla ... e crede di aver ragione, a costo di sfasciare 
 AN!
 E' proprio vero: se la sinistra ha i suoi dolori, anche la 
 destra non sta 
 meglio!
 GdS 20 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it
