Il silenzio è d’oro, ovvero la questione degli ostaggi

di Luca Alessandrini

E' stato saggio il Presidente
Berlusconi a dichiarare che sulla questione degli ostaggi
occorreva stendere un velo di totale silenzio. Meglio tardi che
mai, dice un ben noto proverbio. Se infatti a Mosca,
nell'incontro con Putin, il Presidente Berlusconi avesse
applicato tale concetto le cose sarebbero probabilmente andate
in maniera diversa. Sulle rive della Neva infatti non é passato
in mente al Capo del Governo che il silenzio é d'oro e se ne é
uscito con la più becera, dato il momento, delle dichiarazioni:
"I nostri soldati resteranno in Irak anche oltre il 30 giugno".
Pare che non fosse proprio quello che volessero sentire coloro
che tenevano e tengono tuttora prigionieri i tre italiani, dopo
che altri, più feroci di loro, hanno ammazzato il quarto.
Persino il Vicepresidente del Consiglio Fini se ne é uscito con
una dichiarazione che primieramente era proprio diretta a
Berlusconi, quella del resto del buon senso. "bisogna fare
silenzio".

Se il Presidente é stato quantomeno improvvido nell'ignorare che
il silenzio é d'oro in genere, ma che nella situazione degli
ostaggi il silenzio é almeno di platino tempestato delle più
preziose gemme esistenti, non va dimenticato che c'é anche chi
lo batte. Quello che i nostri colleghi della carta stampata e,
molto di più ancora. della TV, hanno messo in mostra illustra
significativamente cos'é "il diritto di cronaca", sempre messo
in evidenza in ogni occasione da parte della categoria. Si
tratta di un piatto della bilancia fatto spesso valere, quello
appunto del diritto, sistematicamente dimenticando l'altro,
quello dei doveri. E' capitato addirittura di dover vedere
canali, di RAI e Mediaset, in concorrenza spietata quando
sembrava che la liberazione degli ostaggi fosse questione di
ore, per arrivare a dare la notizia magari un minuto e 32
secondi prima della concorrenza...

Noi speriamo vivamente che troppe parole al vento abbiano
comportato soltanto un prolungamento della prigionia per i tre
che speriamo di vedere presto a casa. Anche, magari, per
chiedere cosa ci facciano in Irak tanti italiani senza
autorizzazione...

Luca Alessandrini


GdS 10 V 2004 -
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Luca Alessandrini
Politica