Ultima seduta di Consiglio Regionale - i ringraziamenti del Presidente Fontana

di Daniele Marconcini

"Il bilancio di questi cinque anni è
positivo.

Abbiamo ben operato. Voglio ringraziare tutti i consiglieri
perché se ho potuto svolgere il mio ruolo con serenità e' anche
perché ho trovato in tutti una forte disponibilità al dialogo" .
Sono parole di soddisfazione quelle che Attilio Fontana,
Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, pronuncia
poco dopo le 19,30 di mercoledì 16 febbraio a conclusione dei
lavori del parlamento regionale e con essi della VII
legislatura.

"Abbiamo fatto un buon lavoro - osserva Fontana - rispondendo in
modo efficace alle esigenze della gente. L'unica cosa di cui non
possiamo essere orgogliosi e' la mancata approvazione dello
Statuto. Sono però convinto che quando ci sarà un quadro di
riforme statali chiaro, quello lombardo sarà il primo statuto ad
assomigliare più a una costituzione che a un regolamento".

La VII legislatura si chiude dunque con l'emanazione di leggi
importanti.

Fontana elenca le più importanti: la legge sulla polizia locale
(che ora si può servire di bastoni retrattili e spray al
peperoncino), quella sui piccoli comuni, la nuova legge sulle
comunità montane, sul turismo e il commercio, la nuova legge
urbanistica e quella sull'accesso alle graduatorie per
l'assegnazione delle case popolari che privilegia i residenti da
almeno cinque anni in regione. ''Credo che l'assegnazione delle
case ai lombardi sia davvero importante - osserva Fontana-
perché sancisce un principio sacrosanto: che a parità di disagio
devono essere privilegiati i cittadini che con il loro lavoro
hanno contribuito alla ricchezza della Regione. Non
dimentichiamo poi - dice ancora il Presidente del Consiglio
regionale lombardo - l'importante lavoro fatto sulla
semplificazione amministrativa. Che in soldoni vuol dire avere
tagliato leggi inutili - quasi 900 - perché recepite da altre
normative o superate.

Abbiamo abrogato ed eliminato in questo modo gli adempimenti
amministrativi che rappresentavano per la società lombarda un
vero e proprio freno per il suo sviluppo. Convinti che leggi
chiare, certezza delle regole e una pubblica amministrazione
sentita come amica e non come nemica siano la risposta che i
lombardi si aspettano".

Dal giugno 2000, quando si è aperta la VII legislatura, ad oggi,
il parlamento regionale si è riunito 171 volte, ha approvato 153
leggi, 15 regolamenti, 548 atti amministrativi e 450 atti di
indirizzo come mozioni, ordini del giorno e risoluzioni.
Daniele Marconcini


GdS 28 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Daniele Marconcini
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