Ultima seduta di Consiglio Regionale - i ringraziamenti del Presidente Fontana
 "Il bilancio di questi cinque anni è 
 positivo.
 Abbiamo ben operato. Voglio ringraziare tutti i consiglieri 
 perché se ho potuto svolgere il mio ruolo con serenità e' anche 
 perché ho trovato in tutti una forte disponibilità al dialogo" . 
 Sono parole di soddisfazione quelle che Attilio Fontana, 
 Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, pronuncia 
 poco dopo le 19,30 di mercoledì 16 febbraio a conclusione dei 
 lavori del parlamento regionale e con essi della VII 
 legislatura.
 "Abbiamo fatto un buon lavoro - osserva Fontana - rispondendo in 
 modo efficace alle esigenze della gente. L'unica cosa di cui non 
 possiamo essere orgogliosi e' la mancata approvazione dello 
 Statuto. Sono però convinto che quando ci sarà un quadro di 
 riforme statali chiaro, quello lombardo sarà il primo statuto ad 
 assomigliare più a una costituzione che a un regolamento".
 La VII legislatura si chiude dunque con l'emanazione di leggi 
 importanti.
 Fontana elenca le più importanti: la legge sulla polizia locale 
 (che ora si può servire di bastoni retrattili e spray al 
 peperoncino), quella sui piccoli comuni, la nuova legge sulle 
 comunità montane, sul turismo e il commercio, la nuova legge 
 urbanistica e quella sull'accesso alle graduatorie per 
 l'assegnazione delle case popolari che privilegia i residenti da 
 almeno cinque anni in regione. ''Credo che l'assegnazione delle 
 case ai lombardi sia davvero importante - osserva Fontana- 
 perché sancisce un principio sacrosanto: che a parità di disagio 
 devono essere privilegiati i cittadini che con il loro lavoro 
 hanno contribuito alla ricchezza della Regione. Non 
 dimentichiamo poi - dice ancora il Presidente del Consiglio 
 regionale lombardo - l'importante lavoro fatto sulla 
 semplificazione amministrativa. Che in soldoni vuol dire avere 
 tagliato leggi inutili - quasi 900 - perché recepite da altre 
 normative o superate.
 Abbiamo abrogato ed eliminato in questo modo gli adempimenti 
 amministrativi che rappresentavano per la società lombarda un 
 vero e proprio freno per il suo sviluppo. Convinti che leggi 
 chiare, certezza delle regole e una pubblica amministrazione 
 sentita come amica e non come nemica siano la risposta che i 
 lombardi si aspettano".
 Dal giugno 2000, quando si è aperta la VII legislatura, ad oggi, 
 il parlamento regionale si è riunito 171 volte, ha approvato 153 
 leggi, 15 regolamenti, 548 atti amministrativi e 450 atti di 
 indirizzo come mozioni, ordini del giorno e risoluzioni.
Daniele Marconcini
 GdS 28 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it
