Crosio: "Dobbiamo affrontare il problema della cittadinanza per gli immigrati con razionalità e buon senso. Ma credo che l'Italia oggi abbia altre priorità"

A seguito delle dichiarazioni d'intenti rilasciate dal ministro Kienge sulla cittadinanza italiana agli stranieri, la Lega Nord, il movimento che, per primo, ha posto la questione legata all'immigrazione, all'integrazione e alla convivenza civile, si pone in contrasto con il principio dello ius soli, e a favore dello ius sanguinis, come sostiene il senatore valtellinese Jonny Crosio: "Il problema esiste, inutile nasconderlo, ed è già stato affrontato da altri Paesi europei, ma concedere la cittadinanza a tutti coloro che sono nati in Italia, non rappresenta la migliore soluzione. Devono diventare italiani a tutti gli effetti gli immigrati che hanno dimostrato di volerlo veramente, che hanno frequentato le nostre scuole, che conoscono il nostro territorio e la nostra lingua, che ne rispettano usi e costumi. La cittadinanza deve essere concessa solo a chi vuole vivere e lavorare in Italia".

Se altri Paesi europei hanno fatto questa scelta, preferendola al semplice diritto di nascita, ben prima di noi, evidentemente ne hanno valutato i pro e i contro. "La Lega Nord è favorevole all'integrazione, ma con regole certe: non possiamo permetterci di affrontare un problema di tale portata sull'onda dell'emozione, servono invece razionalità e buon senso - continua il senatore Crosio -. Detto questo, non ne vedo l'urgenza, in questa fase così difficile per tutti, vi sono altre priorità da affrontare con decisione, prima fra tutte l'emergenza lavoro. I nostri cittadini si attendono risposte immediate rispetto a questo problema, poi certamente anche la questione della cittadinanza italiana per gli immigrati troverà il suo spazio di discussione, ma soltanto dopo un'attenta analisi della situazione".

"Come Lega Nord - conclude il senatore Crosio - sosterremo il principio di concedere la cittadinanza a chi ha dimostrato di voler essere italiano e di essersi integrato nel nostro Paese, non a chi è magari soltanto di passaggio e ne approfitta per poi circolare liberamente in Europa e nel resto del mondo. Non dobbiamo dimenticare di essere la porta del Mediterraneo, non è scontato che ciò che funziona per altri possa avere effetti positivi anche da noi".

Gionni Crosio (x)

(x) Senatore

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