DIBATTITO: ANCHE IL VENETO VUOLE RIDURRE GLI SPRECHI DELLA POLITICA. MA LEGGETE COME 11 8 10 13

Di proposte assurde in merito ai tagli e ai privilegi della casta se ne sono sentite tante, tuttavia quella del governatore veneto Zaia di ridurre a 30 il numero dei consiglieri regionali ha proprio del ridicolo.

Di tale proposta, a Palazzo Ferro Fini se ne era già parlato ipotizzando di portarli sulla cinquantina dai 60 ordinari; il leader veneto del Carroccio tuttavia sembra essersi sbilanciato molto ed ha esordito lanciando un tipico slogan pleonastico e ridicolo, dal sapore populistico e tipicamente leghista e che, di certo, non risolverà la pesante situazione degli sprechi della politica.

Zaia parla di taglio agli sprechi della politica quando proprio il Veneto è stata l'unica regione a diminuire le buste paga dei consiglieri regionali del 5% ; la sforbiciata al numero dei consiglieri regionali potrebbe essere un metodo per ridurre gli sprechi ma solo se realizzata in maniera razionale, visto che in una regione di 4 milioni di abitanti, con un consiglio di 30 membri le minoranze di certo non potrebbero essere più rappresentate alla meglio.

Si era già discusso di portare i membri del consiglio a 48 in modo da trovare una via di mezzo per dare una giusta rappresentanza a tutte le province e riuscire a razionalizzare le spese.

Il taglio dei consiglieri regionali potrebbe essere - in effetti - un mezzo giusto per risolvere la situazione anche se in molti ritengono che si debba guardare anche a qualcuno all'infuori delle istituzioni e che forse guadagna proprio come uno che in queste è stato eletto dal popolo.

Presidenti e dirigenti d'oro, in Veneto sembrano esservene moltissimi , che hanno un trattamento economico uguale se non maggiore a quello degli eletti ma che di certo non hanno la stessa funzione di rappresentanza democratica.

Ebbene forse se si volesse veramente iniziare a risolvere qualcosa forse bisognerebbe ridurre i compensi proprio di questa lunga serie di dirigenti, presidenti di società e consorzi che a volte hanno anche compiti e funzioni irrilevanti ed inique.

Chi sono questi super dirigenti, super pagati ? Lo proporrò facendo una differenziazione tra presidenti degli Enti ,presidenti delle S.p.a e dei dirigenti regionali.

Non ci vuole molto per accorgersi quanto siano pagati consigli di amministrazione di Enti che si riuniscono saltuariamente e che hanno funzioni ininfluenti ed inutili. Non sembrano tuttavia lamentarsi del poco lavoro i presidenti di tali enti che pur essendo stati nominati si vedono arrivare a casa una busta paga bella succosa.

Il primo lauto compenso che salta all'occhio è quello del presidente del consiglio di amministrazione del CORECOM, un organo che controlla le comunicazioni regionali e che in sostanza è praticamente inutile: il presidente di tale comitato regionale , Alberto Cartia, già assessore a Padova, guadagna una cifra pari a 45.644 euro lordi all'anno, in sostanza 3000 euro netti al mese.

Sommando l'indennità lorda del presidente a quella dei 6 componenti il CORECOM viene a costare 185 mila euro circa all'anno, una cifra modesta ma che per il lavoro che svolge tale organismo potrebbe essere tagliata di molto, se non eliminata..

Il posto più ambito di questi enti tuttavia sembra essere la presidenza di Veneto Agricoltura, dove la Lega che è sempre in prima linea contro gli sprechi ha piazzato il suo membro Pizzolato.

Questo quasi consigliere regionale guadagna la bellezza di 154.000 euro lordi annui più un premio del 20% per il risultato finale ed il diritto al 50% della diaria di un consigliere regionale: in pratica una somma che sfiora i 175.000 euro annui lordi per il presidente di un organo che ha il compito di promuovere lo sviluppo dell'agricoltura in Veneto.

Da Veneto Agricoltura ci spostiamo all'ente Veneto Lavoro, un organo di supporto alle istituzioni regionali riguardo a tematiche lavorative, il cui presidente di Lavoro dovrebbe -in effetti- proprio intendersene guadagnando una cifra lorda pari a 91.000 euro annui a cui si aggiungono il 20% in base al risultato finale.

Sempre per rimanere nell'ambito degli enti si possono segnalare i presidenti di Arpav ( 154.000 euro annui +20% valutazione risultati), Avepa (156.000 euro + 15.600 valutazione risultati e 15.000 di diaria).

Anche i presidenti delle varie Ater provinciali di certo non possono lamentarsi percependo uno stipendio che va dai 30.000 euro annui ai 60.000 nelle province di Padova e Venezia.

Ben al di sotto di questi lauti compensi è il presidente dell'Istituto Zoo Profilattico delle due Venezie, uno dei più importanti centri di ricerca sanitaria sulle varie profilassi, che guadagna annualmente una modesta cifra di 26.000 euro.

Seguono in classifica i direttori generali delle Ulss che si sono visti tagliare lo stipendio del 20%, pur essendo gli unici a venire in contatto con problemi lavorativi veri, gestendo migliaia di lavoratori e di pazienti.( stipendio: dai 106mila ai 123 mila euro annuali).

Terminato il nostro percorso negli enti ci possiamo già accorgere quanto costino alle casse della regione enti che in alcuni casi sono perfino inutili, ed altri che pur essendo utili vengono pagati in modo irrazionale.

La lista delle esagerazioni tuttavia non sembra essere finita qua e per rendersi conto di quanto si potrebbe tagliare ancora basta andare a vedere sotto la voce S.p.a.

Solitario in vetta alla classifica vi è l'ingegnere Silvano Vernizzi in quota PDL, rodigino, presidente della società Veneto Strade s.p.a.: il suo compenso annuale è di ben 160.000 euro annui a cui si va a sommare il suo primo stipendio da direttore regionale delle Infrastrutture per una cifra che si avvicina annualmente ai 320.000 euro annui. Un'autentica esagerazione.

Ai 160.000 sborsati annualmente dalla Regione per pagare il dirigente si aggiungono gli 82.000 euro per pagare i membri del cda: in sostanza questa società viene a costare 242.000 euro annui solo di compensi.

A seguire Veneto Strade di Vernizzi, c'è Veneto Sviluppo, una società che mira allo sviluppo economico del Veneto attraverso iniziative mirate e di promozione del nostro territorio. Francesco Borga, presidente sella s.p.a si fa pagare la modesta cifra di 40.000 euro annui, una cifra insignificante se paragonati ai 160.000 di Vernizzi.

Sommando a questi dati le buste paga di tutto il cda , la società costa una cifra intorno agli 85.000 euro annui.

Anche per il cda della società veneta delle Terme di Recoaro, nonostante la sua poca rilevanza, la regione Veneto sborsa annualmente 50.000 euro di compensi.

Saltano all'occhio poi gli stipendi dei membri della società Veneto Acque e del suo presidente Mazzon che porta a casa al mese una cifra intorno ai 5800 (70.000 euro annui), mentre il suo CDA , presidente incluso, arriva a superare anche Veneto Sviluppo con 95.000 euro di compensi annui lordi.

Per ultima, ma non insignificante, c'è la società Edilizia Canalgrande che con il suo presidente Domenico Gusso porta a casa la bellezza di 45.000 euro annui come componente unico del CDA.

Terminate le società si può tuttavia allungare l'elenco aggiungendo senz'altro le due figure del Tutore dei Minori e del Difensore Civico, mansioni che potrebbero essere accorpate in unica figura data la consistenza lavorativa. Il primo guadagna uno stipendio pari ai presidenti illustrati con 13.000 euro lordi mensili, il secondo ne guadagna solamente 9000.

Anche riguardo ai Dirigenti regionali si fanno notare dei segretari che di certo non si lamentano e che vengono a costare da nominati, più di ogni assessore e consigliere regionale eletti attraverso le elezioni dal popolo.

I segretari all'ambiente,infrastrutture, cultura, bilancio, sanità, di palazzo Ferro Fini percepiscono una busta paga di quasi 170.000 euro all'anno trasformandosi praticamente per compenso in dei nuovi assessori regionali e guadagnando assurdamente più degli assessori cui fanno capo.

Non si ferma a 170.000 il contatore ma schizza al massimo quando si parla della segreteria alla programmazione di Tiziano Baggio, della segreteria del consiglio regionale di Zanon Ezio.

Questi due dirigenti insieme all'avvocato dell'Avvocatura regionale portano a casa una modica cifra che va dai 189.000 ai 192.000 euro all'anno.

Con tale serie di nomi di presidenti e dirigenti super pagati ed a volte improduttivi ed inutili, Zaia propone molto furbamente di andare a tagliare la consistenza di un organo che rappresenta 4 milioni di persone eletto democraticamente dal popolo e che è stato il primo a decurtarsi del 10% la busta paga.

Se forse iniziasse a guardare a questo mondo nascosto qui illustrato forse troverebbe più di qualche voce da poter tagliare senza far venir meno la rappresentanza democratica del cittadino.

Francesco Marotta

Nota.

E poi dicono che i giovani non si interessano alla politica e che pensano solo a divertirsi…

Francesco è un giovane liceale ed ha passione per il suo Veneto: vede chiaramente gli sprechi che i politici fanno e si augura che tutti, ma proprio tutti i cittadini si interessino della Cosa pubblica ed aiutino a stabilire una giustizia economica equa. Auguri, Francesco oltre che benvenuto su queste colonne. Viste poi le prospettive schermistiche l'auspicio che in vista dei mondiali sferri il giusto affondo. Quanto al suo nume tutelare bisogna esprimerci in francese: meilleurs voeux a madame e son enfant (grandi)

NdR

Francesco Marotta
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