CASO LUSI: DIOLI E MARCHINI GIUSTAMENTE INFURIATI 12.2.10.17

La mannaia per chi il servizio intende farlo non agli altri ma a se stesso.

Furibondi, giustamente furibondi, gli ex numeri uno della Margherita in provincia Enrico Dioli e Riccardo Marchini per la vicenda dell'ex amministratore nazionale del loro Partito se, Luigi Lusi, per lungo tempo al fianco di Rutelli sino al 2009 quando scelse di restare nel PD. Per 10 anni è stato il tesoriere della Margherita avendo anche incarichi di tesoreria con altri soggetti politici (Ulivo ecc.). C'è questa vicenda dei 13 milioni di €uro che ha mosso i due esponenti politici "costernati, arrabbiati e increduli" per questa vicenda 'di malaffare'. "Defraudati sul piano umano".

Traditi sul piano dell'impegno, del disinteresse, dei valori che avevano accompagnato la confluenza nel Partito Democratico. Durissima la presa di posizione inviata ai leaders Bindi, Castagnetti, Franceschini, Enrico Letta, Rutelli. Per la verità vittime, se tutti o quasi tutti vedrà la Magistratura.

Una cosa però va detta. Non si ripeschi il teorema di Mani Pulire "non poteva non sapere". Se qualcuno sapeva allora sì catene ai piedi e vacanza forzata in qualche cella del tristemente noto bagno penale della Caienna. Agli autori dei misfatti taglio delle mani come da legge araba che andrebbe introdotta per chi runa alla o nella pubblica amministrazione.

Ancora oggi nella politica dai livelli romani all'estrema periferia c'è, ripetiamo: ancora oggi, tanta gente che considera l'impegno politico e istituzionale come un servizio da rendere alla collettività non meno meritorio di tante attività di volontariato. Anche per rispetto a loro ci vuole la mannaia per chi il servizio intende farlo non agli altri ma a se stesso.

GdS

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