DIBATTITO: CERCASI DESTRA, AFFANNOSAMENTE. 11 10 10 22

Che la sinistra in Italia non esistesse più lo si aveva già capito nel 2008 quando i "comunisti", per la prima volta nella storia politica italiana, non avevano potuto nemmeno annusare l'odore di qualche seggio in Parlamento .

Adesso, mentre una specie di coalizione di anti-berlusconiani si identifica con l'appellativo di centro sinistra, quello che da anni ormai manca in questo paese è la vera Destra.

La destra bisogna dire che non è mai propriamente esistita in Italia , se non con il liberale Giolitti e con qualche partitino che si è avvicinato all'ideologia conservatrice e liberare nella prima repubblica oltre agli schieramenti di destra estrema come l'ex MSI di Almirante poi divenuta ALLEANZA NAZIONALE di Gianfranco Fini.

Definire tuttavia con la parola "centro-destra" questa specie di accozzaglia che ci governa è un falso storico ma soprattutto politico senza precedenti.

Quando i partiti di uno pseudo centro sinistra si riconoscono di fatto in uno schieramento che raccoglie gli anti-berlusconiani, allo stesso tempo a destra dell'emiciclo parlamentare si sono collocati coloro che non si definiscono né di "sinistra", né di quel miscuglio che è oggi il grande centro di Casini.

Diversamente da altri paesi europei dunque, in Parlamento siedono a destra ed a sinistra non più i parlamentari che credono negli ideali della loro parte politica ma semplicemente si collocano in questa stessa parte o con il metodo dell'esclusione o seguendo tenacemente un loro leader o naturalmente per fare i propri interessi.

Il comunismo in Italia non ha mai avuto successo e i governi di centrosinistra hanno fallito la maggior parte delle volte, solo un governo di vera destra, quella che punta alla modernizzazione dello Stato, allo sviluppo economico al progresso scientifico potrebbe far superare oggi una crisi che non è solo italiana ma europea. Tutto quello che non fa il nostro governo.

Dove sono finiti allora i veri ideali della destra?

Come fa oggi il centro destra a rimanere impassibile di fronte allo spettacolo che la Lega sta dando, continuando a minacciare la secessione di una regione che nemmeno geograficamente esiste, quando uno dei principi fondamentali dell'ideologia conservatrice e liberale è la difesa dell'unità dello Stato.

Unità d'Italia sudata sangue alla nazione da Nord a Sud e che oggi viene spesso lasciata insultare con vergognosi vilipendi alla nostra bandiera da parte di esponenti di un governo che teoricamente dovrebbe avere come tema centrale la visione unitaria dello Stato.

Allo stesso tempo la stessa destra che teneva all'Unità e faceva della legalità e della giustizia un punto cardine del programma di governo, vede salvare le poltrone in parlamento a plurimi condannati, mafiosi, corruttori , assicurandogli uno stipendio non da fame pagato gentilmente dalle tasche degli italiani; e mentre questi vergognosi approfittatori siedono in Parlamento e a volte ci rappresentano anche all'estero, il governo ed il Presidente del consiglio si scagliano più volte contro i magistrati che hanno indagato su di loro, presumendo dunque una loro scarsa serietà.

E se la Destra Storica oltre che sulla legalità e sulla giustizia statale aveva tentato di puntare sul rinnovamento dell'economia e sulla modernizzazione dello Stato in questi anni di governo berlusconiano il nostro paese non ha mai conosciuto crisi più profonda, mai affrontata seriamente dalla maggioranza parlamentare che sembra far regredire ogni giorno di più il nostro sistema economico, troppo presa dal risolvere in Parlamento qualche bega processuale.

E il progresso economico dovrebbe essere fondamentale ai giorni nostri, ma come si può pensare di progredire con un sistema che premia i disonesti, che permette a chi ha evaso le tasse continuare a girare per strada con le Porsche e per mare con gli Yacht?

L 'innovazione economica e statale secondo il programma di un vero centro destra dovrebbe essere basata essenzialmente sul metodo meritocratico che oggi viene calpestato dalla preponderanza di un sistema che non tiene più conto del merito ma di altre doti, tra le quali quelle di aver partecipato a festini nei palazzi del potere, affidando poi per premio posti di rappresentanza politica o di responsabilità a dei perfetti incapaci.

Ce ne sarebbero tanti di punti interessanti in un vero programma conservatore-liberale e solo un anno fa Gianfranco Fini aveva esposto gli ideali di quella che doveva essere secondo lui la destra alla trasmissione in onda di Fazio.

Non si può dire tuttavia che lo stesso Fini abbia sempre portato avanti queste ideologie di destra, anzi per anni è stato complice del loro calpestamento ed adesso è passato da, anni di militanza in un partito ultra conservatore come l'MSI ,a una coalizione di centro molto aperta, che raggruppa un insieme di scontenti delle due parti, di cerca posti della Prima Repubblica: un minestrone che non si sa dove inizi e dove finisca e che riesce sempre a racimolare un certo posto comportandosi un po' come la prostituta della politica,alleandosi sempre con il candidato vincente.

Fini è ormai una delle tante verdure di quel minestrone che è il centro, Berlusconi è tutto tranne che di destra, la Lega è l'anti-destra . Dov'è finita dunque la destra vera?

LA STIAMO ANCORA CERCANDO

Francesco Marotta

Francesco Marotta
Politica