LA FAVOLA DELLO SPREAD

Viste le attuali vicissitudini politiche italiane lo spread dovrebbe essere almeno a 1000 se le cose stessero come gran parte degli analisti ci dice. Ogni giorno, ogni telegiornale c'é una spiegazione per le variazioni degli indici di borsa. Le citazioni sono innumerevoli. Oggi é l'Europgruppo, domani la Federal Reserve, dopodomani la Banca Europea, e poi Wall Street, l'OCSE, l'OECE, l'Istat, la CGIA di Mestre, i dati sulla disoccupazione negli USA, l'inflazione in Europa, i provvedimenti di Cipro e via, via, via. Manca solo, per completare l'opera il ben noto UCAS (x)

Certe spiegazioni addirittura sono dirompemti, tali da far pensare a chissà quale diluvio borsistico l'indomani, e poi invece l'indomani c'é invece il recupero.

Lo spread a oltre 500 aveva reso popolare il Premier Monti perché molti avevano accreditato che fosse stata la sua immagine salvifica a determinare il rimaneggiamento sostanziale della quotazione e quindi degli interessi a dover pagare perlomeno per la quota di titoli di Stato in scadenza e quindi in rinnovo. Ci aveva creduto anche lui, illudendosi, non tenendo cioé conto che i mercati erano stati attenti non già a chi era il Premier ma a cosa aveva alle spalle, oltre cioé 500 dein 630 deputati della Camera.

In più di un'occasione abbiamo visto lo spread restare immobile nonostante fatti economici rilevanti. In più di un'occasione abbiamo visto lo spread muoversi, talora all'insù e talora all'ingiù, in assenza di fatti economici rilevanti.

In questi giorni nei dibattiti televisivi abbiamo sentito persone insospettabili di vicinanza a Berlusconi o al suo ex Ministro dell'Economia puntualizzare la tragica situazione di un mondo nel quale la massa finanziaria in circolazione é venti volte il PIL mondiale di un anno come sosteneva Tremonti (i cui libri anticipatori meriterebbero di essere riletti..!).

Vediamo, guardando dalle torri eburnee delle varie borse mondiali, come vanno le cose in quel Paese che pur non essendo la terza potenza economica mondiale ha il terzo maggiore debito del pianeta. Fibrillazione solo al pensare a quest'aspetto ma poi c'è il resto, tanto resto. Quello che era stato salutato come il Messia arrivando dopo quel satrapo di Cavaliere, il volto dell'Italia che cambia, il professore gradito alla governance europea, é finito clamorosamente in un angolo con una percentuale lontana da quella ipotizzata dai suoi, cattivi, consiglieri. Non ha neppure centrato quello che alla vigilia sembrava uno scontato obiettivo, il leader del PD Bersani. E' esploso Grillo facendo capire a qualcuno su in Europa che così non si può andare avanti con gli euroburosauri ciechi e sordi di fronte all'insofferenza di tanti nel nostro Continente ma anche al gap creato rispetto ad USA, Giappone e BRICS. L'impressionante reticolo di lacci e lacciuolivincola il tessuto produttivo mentre non lo é per niente o quasi quello nei Paesi citati come, per fare un solo esempio, lo smog di Pechino dimostra. Iattura delle iatture per certuni di lassù. Dal sepolcro troppo presto, e male, sigillato é uscito apo redivivo ottenendo un triplice successo. Risollevare il PdL da una situazione pre-agonica, quindi congelare la situazione in Senato, infine grazie alla fortuna che premia gli audaci, dandogli sostanzialmente pari forza del PD ma restando sotto di un soffio. Avesse ottenuto il primato sarebbe rimasto lui con il cerino in mano e senza la minima possibilità di ulteriori sviluppi mentre adesso, salvo improbabili implosioni e ammutinamenti nel M5S, cavalca la tigre e i sondaggi lo premiano.

Alla ingarbugliatissima situazione politica si associa quella sorta di quotidiano bollettino di guerra in cui si é trasformata la TV collaborando così a rendere psicologicamente catastrofica una situazione comunque grave anche perché le notizie buone non fanno notizia e quindi passano non in secondo piano come di solito ma oggi in ultimissimo piano. Il 26 marzo scorso dalla fabbrica Ansaldo - Breda é uscito il primo, dei 50 ordinati, Freccia Rossa ETR 1000. Si tratta del treno migliore al mondo e non solo per la velocità, 400 km/h, commerciale 360, ma per tutte le altre caratteristiche, compresa quella di poter girare per tutte Europa nonostante la diversità dei sistemi di alimentazione energetica. La vicenda indiana ha portato all'attenzione di tutti

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(x) UCAS, Ufficio Complicazioni Affari Semplici

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