LA LISTA DEI MINISTRI C'E' GIA' MA IL PROBLEMA DEI VICEMINISTRI E DEI SOTTOSEGRETARI ? 'GOVERNO TECNICO' PER I MINISTRI E GOVERNO POLITICO PER VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI? NON NE HA PARLATO NESSUNO MA IL PROBLEMA ESISTE 11 11 10 28

13 XI 2011 ore 12

Una divertente lettera dal Tiranese, pubblicata nei 'contributi esterni', ci ha indotto a fare alcune riflessioni su un aspetto signora ignorato da tutti. Un po' tutti i giornali si sono occupati di quello che il gergo viene definito 'il totoministri'. Varie le ipotesi. Se dentro alcuni politici di garanzia. Se due Vice-Monti con i due Letta, zio del PDL e nipote del PD. Se nessun politico. Se... e se....

Allo stato sembrerebbe che si vada ad un trasferimento da molte cattedre universitarie nei diversi Ministeri anche se questo é sì garanzia di cultura non di professionalità specifica. Ci spieghiamo. Il migliore progettista, un Renzo Piano per esemplificare, non é detto che riesca a fare bene il Ministro delle Infrastrutture o l'assessore regionale all'urbanistica. Comunque al commissariamento esterno dell'Italia, da Bruxelles, corrisponde un commissariamento interno. Il senatore Monti ha la fortuna di avere un ruolo commissariale che gli consente di evitare defatiganti consultazioni per varare la squadra di governo. A qualche ora prima dell'incarico pensiamo che in cartella la lista di chi deve giurare davanti al Presidente della Repubblica ci sia già.

Ma i viceministri e i sottosegretari?

Monti non può certo saccheggiare le Università né può mettere due colleghi, titolari di cariche affini, in posizione gerarchica. Uno Ministro e l'altro viceministro o sottosegretario. E poi ofelè fa el to mestè. Chi svolge tale ruolo deve occuparsi di aspetti legislativi e altri amministrativi. Deve pure avere cognizione degli strumenti, delle procedure, financo delle prassi parlamentari. viceministro o sottosegretario non ci si improvvisa.E allora?

E allora bisogna attingere a quel che passa il convento nei due rami del Parlamento, eventualmente anche pescando nella riserva, ovvero di chi l'esperienza l'ha già fatta ma oggi é fuori.

I viceministri erano tre (1 Lega e 2 'Popolo e Territorio'. I sottosegretari 37 (23 PdL, 4 Lega, 2 Indipendenti PdL, uno per uno Popolo e Territorio, Democrazia Cristiana (DC), Grande Sud (GS), Movimento per l'Italia (MPI), Forza del Sud (FdS), La Destra, Coesione Nazionale-Io Sud (CN), Partito Repubblicano Italiano (Pri).

E' vero che l'attività di un Governo di questo genere dovrà essere mirata ai fondamentali e quindi vi sarà certamente minore impegno in e del Parlamento ma meno di così non può esservi per elementari ragioni di funzionalità (ricordiamo che il Governo Prodi II, dal 2006 al 2008, aveva 10 viceministri e 66 sottosegretari).

Come sceglierli?

Come conciliare diavolo e acqua santa all'interno di un Ministero?

Come distribuire le deleghe?

Come delineare la loro attività perché non debordi dalla sintesi e vada, se non per la tangente comunque fuori strada?

Gli architetti dei grandi sistemi rischiano di scivolare su una rampa di scale dimenticata in un progetto (vero, cosa successa un po' di anni fa e per fortuna rimediata da un ingegnere calcolatore dei cementi armati che era uno che sapeva il fatto suo.

Siamo curiosi di vedere come va a finire e soprattutto come si svolgerà l'attività quotidiana.

GdS

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